1. Interstellar

È il 2014 e Christopher Nolan decide di cimentarsi in una delle imprese più complicate della sua carriera, che gli varrà comunque un Oscar e cinque candidature. Interstellar è un film complicato, pieno di termini scientifici e la trama non risulta subito comprensibile. I viaggi nel tempo, nel 2014, non sono ancora sdoganati come possono esserli oggi e per questo il regista inglese si affida a Kip Thorne, grande fisico teorico, per la consultazione degli studi intorno alla teoria della relatività (qualche dettaglio sul tempo nei film di Nolan). Interstellar è la storia di Cooper e di sua figlia Murph, uno un ex pilota della NASA e l’altra una bambina che ha il padre come unico riferimento in un futuro distopico in cui alla Terra sono rimasti qualche centinaio di anni.
Da qui parte una missione interstellare e quasi suicida per cercare di salvare l’umanità e trovare un posto alternativo alla Terra, come base per la fondazione di una nuova civiltà. Di nuovo, Christopher Nolan gioca con i piani temporali e spaziali ma questa volta lo fa sul serio, inserendo nella sua stessa trama degli elementi scientifici (che pure sono stati criticati) che aiutano ad ingarbugliare ulteriormente una narrazione tutt’altro che lineare. Sicuramente vedere Interstellar può definirsi, in tutto e per tutto, un’esperienza (talmente tale da suscitare più livelli di realtà).






