4. Stolen: il furto del secolo
Siamo ad Anversa, in Belgio, il cuore pulsante del commercio mondiale dei diamanti. Qui, nel 2003, una banda italiana riesce a fare l’impensabile: penetrare nel caveau blindatissimo del Diamond Center, un bunker considerato impenetrabile, e svuotarlo completamente. Rubano diamanti, oro, contanti, gioielli, per un valore che potrebbe superare i 500 milioni di dollari. E lo fanno senza lasciare nemmeno un allarme attivo. Scompaiono nel nulla, come fantasmi.
A guidare il colpo c’è Leonardo Notarbartolo, un ladro torinese che sembra uscito da un romanzo noir. È nella docuserie crime Stolen: il furto del secolo che Netflix lo fa parlare in prima persona. Ed è proprio lui a condurci dietro le quinte del colpo: spiega come hanno studiato il caveau per mesi, installato microcamere, testato serrature.
Il tono della docuserie crime è sottile, quasi ironico a tratti, ma sempre attento a non romanticizzare troppo. C’è tensione, ma c’è anche una certa dose di umanità. Notarbartolo non viene mai dipinto come un mostro, ma neppure come un eroe. Sì, lui verrà catturato, ma il bello è che la maggior parte del bottino non è mai stata ritrovata. E molti dei complici rimangono un mistero. Stolen: Il furto del secolo è un racconto avvincente, magnetico, costruito con ritmo, eleganza e intelligenza.
