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Dark 2×08 – Un altro mondo è possibile?

La domanda non è dove, e non è nemmeno quando. La domanda in Dark 2×08, sontuoso finale di stagione per la serie campione di gradimento, è da quale mondo.

Dark chiude in maniera speculare alla prima questa seconda, adrenalinica, stagione. Con un colpo di scena che, più che in faccia, colpisce dritto allo stomaco lo spettatore. Facendogli capire che, nella terza stagione, ripartiremo probabilmente da zero. Non più tentativi di cambiare il passato, non più giochi di specchi tra futuro e presente.

Il mondo per come lo conosciamo è stato cancellato, è nato un nuovo mondo. Come fanno pensare anche le prime foto dal set della terza stagione, Dark si giocherà tutto sulle dimensioni alternative. Mondi diversi, in cui non siamo più noi stessi, perché una singola particella è stata cambiata. Perché, magari, i nostri genitori non sono gli stessi del nostro Universo. O forse perché i paradossi temporali non ci hanno mai fatto nascere.

Jonas si avvia con Martha verso un nuovo Universo da scoprire. Che sia il mondo di cui parlava Claudia, il mondo senza Jonas? In cui nulla di ciò che abbiamo visto nelle prime due stagioni è mai accaduto? Dark 2×08 è un proiettile dritto al cuore, che frantuma la nostra speranza di cambiare le cose. Tutto è già irrimediabilmente accaduto, perché abbiamo cercato di cambiarlo… è questo il doloroso, e imprescindibile, principio primo dell’universo di Dark.

dark

Spendiamo due parole su questo episodio, prima di lasciare spazio alle considerazioni generali su questa stagione.

Iniziamo dicendo subito che Dark 2×08 è un episodio che destabilizza. Tutta la seconda stagione sembra creata per demolire le nostre certezze. Claudia era la “buona”: scopriamo che non solo ha manovrato tutti, ma ha ucciso suo padre. Egon era “l’avversario”, il cieco e inetto persecutore di Ulrich: è invece un uomo buono e sfortunato, intrappolato senza scampo in un gioco più grande di lui.

Noah era il “cattivo”, l’uccisore di bambini: qui ci è mostrato come un padre e un compagno amorevole, che esegue gli ordini di Adam nel disperato tentativo di ritrovare sua figlia. Quando capisce di essere stato manovrato per tutto il tempo, è troppo tardi: non resta che istruire il suo futuro io su ciò che va fatto, in un ultimo disperato tentativo di cambiare le cose.

O una rassegnata presa di consapevolezza che tutti gli sforzi fatti per cambiare il futuro, in realtà, portano alla realizzazione dello stesso.

Consapevolezza che sta iniziando a intaccare anche l’incrollabile fede di The Stranger nella necessità di non diventare mai e poi mai quell’Adam che tanto lo spaventa. Eppure, portando con sé Bartosz, Franziska e Magnus, farà sì che ciò accada.

La misteriosa lettera di Martha (dal futuro? Ma quale futuro, poi? O dall’altra dimensione?) funge da trigger alla serie di eventi che seguono. Con tutte le porte temporali aperte, il flusso di particelle scorre indisturbato tra passato e futuro, che si osservano. Le scorie radioattive sono libere di fondersi con esse, creando quella materia oscura che, alla fine di ogni cosa, è l’origine di tutto.

Un paradosso. L’ennesimo, e il più sontuoso, di Dark 2×08.

dark 2x08

Ma niente a che vedere con il dramma che si consuma alla soglia dell’eternità. Elizabeth e Charlotte, madre e figlia l’una dell’altra, si sfiorano attraverso il portale in una sublime citazione della creazione dell’uomo. Chi ha creato prima chi? Viene prima Elizabeth o Charlotte? L’uovo o la gallina? La madre o la figlia?

Che mal di testa. Ma che goduria. Siamo qui, davanti all’apocalisse, eppure non riusciamo a smettere di pensare a quanto Dark abbia saputo stupirci (abitudine ormai di Netflix, come con queste serie di cui vi parliamo). Ogni momento è uno spettacolo, ogni punto di svolta è studiato al millimetro per confermare eppure smentire tutto quello in cui crediamo.

Il paradosso dei paradossi. Non c’è bene, non c’è male. Ogni personaggio è quello che è perché ha vissuto qualcosa di diverso, anche dal suo stesso io. Dark 2×08 ci insegna a non ragionare in maniera dicotomica, ma ad accettare la complessità e l’indistricabile intrigo della vita. Incomprensibile, come la materia oscura. Capace di generare luce e tenebra, vita e morte.

Il finale di Dark 2×08 ci fa intravedere, con i suoi ultimi secondi, il tema della terza stagione. Basta rincorrersi la coda: se il tempo non si può cambiare, forse si può cambiare il mondo. Un modo per sfuggire al proprio destino, o forse, in pieno stile Dark, l’ennesimo modo per andarci incontro.

La sfida che gli showrunner di Dark ci hanno lanciato con questo finale di stagione non è semplice. Dopo due stagioni di intrighi temporali, la carta delle dimensioni alternative è pericolosa e insieme intrigante da giocare. Ma secondo noi è necessaria per chiudere il cerchio in bellezza: un’altra stagione trascorsa a cercare di slegare un nodo che non si può sciogliere perché non porterebbe da nessuna parte.

Dark sceglie di compiere il grande salto, e noi saltiamo con lei in esplorazione di un mondo sconosciuto. Qualunque sia il vostro giudizio su questa stagione, non si può negare il coraggio di Dark nel superare se stessa e proporre questa sfida allo spettatore.

Il nostro giudizio su Dark 2×08, e sull’intera seconda stagione, è più che positivo.

Dark 2x08

Ci aspettavamo una seconda stagione se non altro all’altezza della spettacolare prima. Ci siamo trovati di fronte a un lavoro mastodontico, che ha tenuto impegnati per un anno e mezzo decine di persone. Un lavoro che, però, ci ha consegnato un risultato eccezionale. Un approfondimento maggiore dei personaggi, la promessa di coerenza e linearità con la prima stagione mantenuta. Si vede che gli showrunner avevano in mente tutto dall’inizio, e di questi tempi non si può che ringraziarli.

Alcune prove attoriali, poi, smentiscono anche le ultime voci fuori dal coro riguardo la presunta incapacità recitativa degli attori tedeschi. Che possiamo dire, di fronte alle interpretazioni da brividi di Oliver Masucci (Ulrich Nielsen), Christian Pätzold (Egon Tiedemann), Mark Waschke (Noah) e Lisa Kreuzer (Claudia Tiedemann)?

La seconda stagione di Dark mantiene intatta l’atmosfera inquietante, struggente e malinconica della prima, e insieme cresce di complessità, mostrando l’altra faccia di ogni cosa. Non siamo in grado di fare alcuna previsione circa gli sviluppi che ci saranno nella terza (anche se abbiamo le dichiarazioni della showrunner). Ma siamo pronti, e fiduciosi, per saltare verso questo nuovo mondo.

Sicuri che non saremo delusi da Dark, neanche questa volta.

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