Che siano pensati per un pomeriggio in famiglia o per una visione tra adulti, con copertina e the caldo, cartoni immortali come Il Re Leone o altri classici dell’animazione sono sempre la scelta giusta. Ancora meglio se sono ambientati in location che valorizzano e mettono al centro la dimensione più pura e incontaminata del nostro pianeta.
Abbiamo selezionato dieci stupendi film d’animazione pensati per chi vuole evadere dalle brutture della città e illudersi di ritrovarsi in un mondo (animato) in cui la natura è di nuovo al centro.
1. Epic
Epic (640×320)
Prodotto dall’ormai defunto Blue Sky Studio, Epic è uno dei titoli di punta e vanta la partecipazione di alcune star di tutto rispetto del cinema, che hanno prestato la loro voce ai personaggi. Dopo la morte della madre, Mary Katherine (Amanda Seyfried) va a vivere con il suo eccentrico padre, che ha dedicato la sua vita a trovare i mitici Leafmen. Mary incontra la loro regina, Tara (Beyoncé Knowles), che viene ferita mortalmente in seguito a un attacco del re dei Boggins, Mandrake (Christoph Waltz). La regina riduce Mary Katherine alle sue dimensioni e la implora di proteggere uno speciale baccello di semi, che sceglierà la prossima regina.
L’animazione mozzafiato e i paesaggi incredibili di Epic trasportano il pubblico all’interno di una vera foresta magica. La bellezza e il terrore della vita quando si è delle dimensioni di una lumaca sono mostrati in parti uguali, proprio come la natura ha sia un lato luminoso che oscuro.
2. Happy Feet
Happy Feet (640×320)
Titolo assolutamente da non perdere per chi ha un debole per i pinguini, adorabili e iconici abitanti di alcune delle zone più remote e inospitali del pianeta (nonché una delle specie più minacciate dal cambiamento climatico).
Mumbo (Elijah Wood) è un pinguino imperatore che, in una famiglia in cui i pinguini sembrano prediligere il canto, si esprime attraverso il tip tap e ha una fascinazione per gli “alieni”, personaggi misteriosi che lasciano tracce del loro passaggio un po’ ovunque. Quando il pesce inizierà a scarseggiare, Mumbo parte dalla sua colonia per trovare la fonte del problema. Molti hanno osservato che l’utilizzo della CGI per far cantare i pinguini può fare un effetto un po’ strano, ma i paesaggi dell’Antartide con la loro bellezza compensano alla grande. Il messaggio ambientalista del film è rappresentato piuttosto bene e, a differenza di molti altri film, gli esseri umani non sono trattati come malvagi ma piuttosto sono visti dagli animali come esseri ultraterreni. Questo è stato anche l’ultimo film con la partecipazione del famoso ambientalista Steve Irwin.
3. Oltre la siepe
Oltre la siepe (640×320)
Quando una comunità di animali in cerca di cibo si risveglia dal letargo, scoprono che la maggior parte della loro foresta è stata demolita e sostituita da complessi suburbani. Un procione di nome RJ (Bruce Willis), che deve raccogliere cibo per un orso, si offre di insegnare loro come avere la meglio sugli umani. Mentre iniziano a rubare cibo, il presidente dell’associazione dei proprietari di case dichiara guerra agli animali.
Il tema classico degli animali che si ribellano alla prepotenza dell’uomo viene affrontato con ironia e leggerezza, senza dimenticare di mostrare quanto la natura possa essere resiliente e trovare sempre un modo per spuntarla. Nel cast sono presenti, in qualità di doppiatori, star come William Shatner, Steve Carell e Wanda Sykes.
4. Koda Fratello Orso
Koda Fratello Orso (640×320)
Insieme a Il Re Leone, Koda Fratello Orso è uno dei cartoni animati che hanno fatto piangere generazioni di bambini (e continuano a commuovere gli adulti). Una potente storia che mette al centro l’amore tra fratelli e la difficile convivenza tra animali e uomo, qui messa alla prova da uno dei plot twist più memorabili e strazianti della storia dell’animazione.
Kenai (Joaquin Phoenix) è ansioso di ricevere il totem che lo guiderà nell’età adulta, solo per scoprire che è un orso, animale che disprezza. Il suo odio per gli orsi è accentuato quando suo fratello, Sitca (DB Sweeney), muore proteggendo Kenai da un orso che lo ha attaccato. Per punizione, Kenai viene trasformato in orso e si ritroverà a scoprire l’altra faccia della medaglia di una lotta, quella tra uomo e natura, vecchia di millenni e mai risolta.
5. Spirit Cavallo Selvaggio
Spirit Cavallo Selvaggio (640×320)
Spirit (Matt Damon) è un cavallo selvaggio che cresce fino a diventare lo stallone più bello della sua mandria. Un giorno, viene catturato dai cavalieri americani durante la loro espansione occidentale, che cercano invano di domarlo. Spirit riuscirà a fuggire grazie all’aiuto di un guerriero Lakota di nome Little Creek (Daniel Studi) e si imbarca in un’avventura epica per tornare a casa e sfuggire al colonnello che è sulle sue tracce (James Cromwell).
Siamo di fronte a uno tra i film animati più unici mai realizzati. Ad eccezione delle narrazioni della voce fuori di Damon, gli animali non parlano, quindi le loro emozioni sono trasmesse attraverso un’animazione incredibile. Questo lavoro si estende anche alle scenografie, ricreando le splendide vedute del West americano, dai campi erbosi ondulati ai deserti dorati.
Una straordinaria immersione nella natura selvaggia, senza l’antropomorfizzazione che caratterizza molti film d’animazione con protagonisti gli animali.
6. Il Re Leone
Il Re Leone (640×320)
Che dire? Il Re Leone è semplicemente uno dei film d’animazione più belli, struggenti ed educativi di tutti i tempi. Insegna che si può essere allevati anche da famiglie non tradizionali, l’importanza dell’amicizia, anche quando i tuoi amici sono molti diversi da te, che il male può arrivare da molto vicino e assumere il volto delle persone che dovrebbero amarti.
Una tragedia shakespeariana tagliata e cucita a dimensione di bambino: questo è Il Re Leone.
La rappresentazione Disney della savana africana è uno dei migliori esempi di animazione naturalistica della storia del cinema. Molti degli scatti provengono direttamente da fotografie scattate dai disegnatori durante un viaggio in Africa e riportano sullo schermo la bellezza della natura africana attraverso colori vibranti e sfumature. Senza parlare poi della colonna sonora, a cura di pezzi da 90 come Hans Zimmer ed Elton John.
7. Alla ricerca di Nemo
Alla Ricerca di Nemo (640×320)
Dopo la morte di sua moglie e di tutti i suoi figli tranne uno, Marlin (Albert Brooks), un pesce pagliaccio ansioso e protettivo si dedica a crescere il figlio sopravvissuto, Nemo (Alexander Gould) al sicuro dai pericoli. Purtroppo, l’iperprotettività di Marlin spinge Nemo a un atto di ribellione portandolo a nuotare in acque libere, dove verrà catturato da un subacqueo. Con l’aiuto di un pesce smemorato di nome Dory (Ellen DeGeneres), Marlin sfiderà tutti i pericoli dell’oceano per trovare suo figlio, diventando una vera celebrità e conquistando l’ammirazione di tutti i pesci del reef.
Alla ricerca di Nemo ha permesso al pubblico di vedere la bellezza dell’oceano come mai prima d’ora. Dai colori vivaci delle barriere coralline all’infinita distesa di acque aperte, sembra di entrare in un mondo che è allo stesso tempo alieno e familiare. Ha anche un forte messaggio di denuncia sugli effetti della pesca eccessiva e sulla crudeltà di tenere i pesci negli acquari, raccontato attraverso personaggi secondari memorabili.
8. Bambi
Bambi (640×320)
Pronti al trauma? Sì perché insieme alla morte di Mufasa ne Il Re Leone un altro grande trauma dell’infanzia di tutti coloro che sono cresciuti a cartoni Disney è l’uccisione della mamma di Bambi. Anche in questo caso siamo di fronte a un classico assoluto, un racconto di iniziazione che coniuga tenerezza e dolore ritratto in tinte pastello.
Bambi è stato il primo tentativo della Disney di proporre sullo schermi personaggi di animali più realistici, e il risultato è a dir poco magico. Come molti di voi sapranno gli addetti all’animazione utilizzavano animali reali come riferimento, potendo così catturare perfettamente i miracoli della natura, inclusi i movimenti degli animali in tempo reale. Gli sfondi di Tyrus Wong ritraggono la foresta come un luogo mistico di bellezza, meraviglia e pericolo.
9. Wall-E
Wall-E (640×320)
In un lontano futuro, la Terra è diventata così inabitabile che l’umanità ha preso la via dello spazio, lasciando dietro di sé un esercito di robot per ripulire il pianeta. Ne è rimasto solo uno, chiamato Wall-E, che gironzolando tra i nostri reperti sviluppa un fascino per la cultura umana. Un giorno, incontra un nuovo robot chiamato Eve, e dopo aver scoperto una pianta vivente, finisce per portare Wall-E con sé nello spazio.
Nonostante nel film non compaiano distese verdi, foreste incantate né fondali incontaminati, si tratta comunque di un potente inno alla natura. Wall-E ci mostra come potrebbe diventare il pianeta tra non poche decine d’anni, oltre a tracciare un ritratto decisamente poco ottimista sul futuro dell’umanità, ormai obesa e imbruttita e completamente schiava delle macchine.
10. FernGully – Le avventure di Zak e Crysta
FernGully (640×320)
Krista (Samantha Mathis) è una fata che vive nelle foreste pluviali incontaminate dell’Australia con un fascino per gli umani. Dopo aver incontrato un pipistrello da laboratorio fuggito di nome Batty (Robin Williams), incontra un umano di nome Zak (Jonathan Ward) che lavora come taglialegna. La sua squadra rilascia accidentalmente uno spirito maligno chiamato Hexxus (Tim Curry), che vuole distruggere Ferngully, la foresta pluviale australiana.
Ferngully è uno dei film animati dal messaggio più fortemente ambientalista uscito dagli anni Novanta. Il suo stile artistico cattura brillantemente la magia della foresta pluviale con colori vivaci e vedute bellissime, soprattutto dal punto di vista delle piccole fate. La storia è efficace nel raccontare l’importanza della consapevolezza ambientale.