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Charlie Runkle, l’uomo più grottesco di ogni epoca

Charlie Runkle è Il migliore amico e agente di Hank Moody, il Bukowski contemporaneo, protagonista della gloriosa serie tv “Californication” trasmessa dal 2007 al 2014 da Showtime. Sembra passato un secolo da quando Hank Moody scorrazzava con la sua Porsche tra le strade di Los Angeles alla ricerca della prossima storia da raccontare, della prossima sbronza, del prossimo rapporto occasionale, ma ancora vividi sono i ricordi di alcune scene che hanno Charlie come protagonista.

Sempre al fianco del “poeta maledetto, nella gioia e nel dolore, uno dei personaggi più memorabili di ogni epoca, protagonista di alcune scene di culto e sempre dalla parte sbagliata, del “loser“: l’agente letterario inadeguato e arrapato Charlie Runkle, interpretato da un Evan Handler in stato di grazia.

Nonostante le premesse, Charlie Runkle non è un personaggio totalmente negativo, di sicuro non è dalla parte dei cattivi; nonostante la rabbia repressa e il suo complesso di inferiorità nei confronti del mondo, è dotato di un cuore immenso per i suoi amici, con Moody ovviamente in testa.

Charlie Runkle è alla ricerca costante della felicità e prova a trovarla all’ombra di Mr. Moody, ma la vita non è facile con un cliente così difficile ed anche la sua, come quella del bff, è alquanto complicata.

Premesso ciò, chi non conoscesse Californication, può trovare qui informazioni utili, chi invece è un fan sfegatato della serie converrà facilmente con il tema di questo articolo.

Senza scomodare scene epiche ma vietate ai minori di 18 anni (chi ha visto Californication ha già capito a cosa ci stiamo riferendo), oggi vogliamo ricordare le gesta di Charlie Runkle, quelle per cui vince sicuramente il premio come personaggio più grottesco di ogni epoca.

Iniziamo: Charlie Runkle è un personaggio principale nella prima, seconda, terza, quarta, quinta, sesta e settima stagione di Californication. È un ex agente di talenti di Hollywood, in particolare di Hank Moody.

Partiamo dall’aspetto fisico: non è bello e in lui è presente un divertente connubio: occhi a palla spalancati verso la consapevolezza di una coscienza sporca. Fuori forma, non alto, insomma non è certo il tipo cool che ti giri a guardare per strada, anzi incarna perfettamente, anche esteticamente, l’immagine del loser; anche se poi, nonostante ciò, riesce incredibilmente ad avere un certo successo.

Charlie si mette spesso nei guai ma poi, tra un piantarello ed un altro, riesce cavarsela nonostante un obiettivo spesso dipinto sulla sua testa calva.

L’amico di Hank Moody è un venditore nato fin dalla tenera età; ha venduto BMW nella Valley dall’età di 21 anni; un lavoro a cui deve tornare quando perde il lavoro di agente. e come ogni venditore è abile nell’arte della negoziazione.

Charlie mostra anche le caratteristiche di un uomo un po’ adulatore; lo è soprattutto con Marcy, sua moglie, donna alfa, spesso insoddisfatta del suo rapporto coniugale, specialmente perchè il marito non sembra essere fortunato nemmeno sotto le lenzuola ; Charlie è anche remissivo con gli altri; lo è con il suo migliore amico/cliente Hank Moody e la sua capa Sue Collini. Nonostante appaia piuttosto mite con queste persone, Charlie sa come affermarsi quando necessario. L’assertività e la capacità di controllare una situazione, in un batter d’occhio, sono tratti che rendono Runkle un grande agente.

Quando Charlie si trova di fronte a una situazione in cui è vittorioso, spesso si eccita e prende decisioni piuttosto discutibili. Un esempio potrebbe essere la sua tendenza a dormire con donne diverse da sua moglie.

Poiché Marcy spesso non è presente durante i successi di Charlie, quest’ultimo è noto per cedere alle palesi molestie sessuali del suo capo Sue Collini o alle moine della sua aspirante cliente pornostar Daisy .

Charlie e il suo migliore amico Hank Moody spesso assecondano il comportamento deviante dell’altro mentre sono insieme, specialmente se c’è di mezzo l’alcool (c’è sempre). Una serata tipo dei due amici consiste in: uscita al bar per qualche drink, strip club, rissa o notte con spogliarellista.

Nonostante tutto ciò, Charlie ha ancora un altro difetto che è apparentemente peggiore (ma più divertente) del suddetto. Nei momenti di stress, Runkle ha un modo particolare di rilassarsi; il nostro eroe è ossessionato dalle pratiche di autocompiacimento fisico, a cui non rinuncia nemmeno quando è in ufficio; sarà proprio questa ossessione, scovata dalla telecamere, a costargli il posto di lavoro da agente di Hollywood.

Dalla storia si capisce anche che Charlie ha avuto dipendenza da cocaina; ed è anche incline ad avere dei piccoli crolli psicologici. Insomma, i problemi non mancano.

Charlie Runkle, in ogni stagione affronta crisi: o perde il lavoro (ha tre lavori come agente e viene riassunto nella sua vecchia agenzia nella seconda stagione) o perde il suo vero amore Marcy.

Può bastare tutto questo per conferirgli il premio di uomo più grottesco di ogni epoca?

Anche il fatto che lo premiamo così è l’emblema di quanto sia un perdente per cui, però, tendiamo a simpatizzare tutti, perchè in fin dei conti Charlie Runkle non è un personaggio cattivo, tende solo a far male a sé stesso, perdendosi nei suoi mille vizi e nelle sue numerose ossessioni.

Al netto di ogni giudizio morale: “quanto ci ha fatto ridere il buon vecchio Charlie?” Tanto, tantissimo.


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