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10 curiosità su Francesco Pannofino, lo”zeniale” René Ferretti di Boris

La sua voce inconfondibile è sicuramente il suo punto di forza, ma il personaggio di cui andremo a parlare oggi riserva tantissime altre sorprese di cui, forse, alcuni di voi non erano ancora al corrente. Parliamo di Francesco Pannofino, illustre doppiatore, nonché voce ufficiale di alcuni tra i più grandi e noti attori della nostra epoca, come Denzel Washington e George Clooney, ma anche artista a 360 gradi. Se infatti in passato il pubblico faticava a dare un volto alla sua voce unica, grazie al grandissimo successo di Boris, in cui l’uomo interpreta il protagonista morale René Ferretti, la popolarità di Francesco Pannofino è schizzata alle stelle. Oggi vogliamo pertanto approfondire la conoscenza di questo irresistibile artista, che con le sue varie interpretazioni ha accompagnato le diverse fasi delle nostre vite.

Ecco a voi 10 piccole curiosità sul fantastico Francesco Pannofino: buona lettura!

1) Ha realizzato tutti gli audiolibri della saga di Harry Potter, spin-off compresi

Hagrid (640×360)

Forse per molti di voi questa non sarà una novità, ma vi stupireste nel sapere che ancora in tanti ignorano la possibilità di potersi fare accompagnare nel magico mondo di Harry Potter dalla calda e confortante voce di Francesco Pannofino. Ascoltare gli audiobook raccontati dall’attore non ha davvero prezzo, soprattutto se pensiamo che il doppiatore in questione è stato anche colui che ha dato voce in tutti i film della saga all’amatissimo personaggio di Rubeus Hagrid (il cui interprete è di recente tristemente scomparso), cosa che rende ancora più immersiva e particolare la lettura. Oltre ad aver letto tutti i libri di Harry Potter, Pannofino si è prestato anche come narratore di Animali Fantastici e dove trovarli e Il Quidditch attraverso i secoli, libri scritti da J.K. Rowling a scopo di beneficienza. E pensare che inizialmente l’attore si era mostrato poco interessato al mondo di Harry Potter: è stato solo leggendo i libri che l’uomo si è veramente appassionato alla saga riconoscendone la portata e il valore.

2) Francesco Pannofino tifa Lazio

Francesco Pannofino
Francesco Pannofino è René Ferretti in Boris (640×360)

Passiamo ora a una curiosità prettamente calcistica. Il famoso doppiatore ha infatti ha dichiarato, durante un’intervista di Radio Incontro Olympia, di essere sin da giovane un grande tifoso della Lazio. L’attore non è nato con addosso la tanto amata maglia azzurra, ma si è convertito alla “causa” quando era ancora molto giovane dopo il trasferimento a Roma, rimanendo per sempre un tifoso fedele.

Con il mio compagno di scuola andai allo stadio per lavorare sugli spalti. La questione era piuttosto divertente, perché vedevo la partita gratis e in più portavo qualche soldo a casa. Ricordo che partecipai alla festa scudetto, un’emozione incredibile.

3) Fu testimone diretto del caso Aldo Moro

Sissignori, quella di cui vi parleremo poi è una curiosità davvero particolare: Francesco Pannofino fu un testimone diretto del rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, verificatosi il 16 marzo del 1978 a Roma in via Fani. All’epoca l’attore aveva vent’anni e frequentava il primo anno di Università, che avrebbe lasciato poco dopo. L’attore ha ricordato quel terribile giorno ricordando che quella mattina stava andando a prendere l’autobus per andare all’università (quella mattina la moto non partiva) e di essere passato all’incrocio dove poi sarebbe successo il terribile fatto. L’uomo era andato in edicola per prendere il giornale: mentre stava guardando la prima pagina sono partite delle raffiche di mitra. Inutile dire che tuttora l’uomo ricorda perfettamente ogni particolare di quella terribile strage che sconvolse l’Italia.

4) Ha sposato due volte Emanuela Rossi

Emanuela Rossi e Pannofino (640×360)

Fatto particolarmente curioso questo: Francesco Pannofino si è sposato per ben due volte con la stessa persona, la madre di suo figlio Andrea, ossia la bravissima Emanuela Rossi, anche lei grande doppiatrice e attrice di successo, voce ufficiale di Emma Thompson e Michelle Pfeiffer. Pannofino e Rossi si erano infatti sposati una prima volta per poi divorziare nel 2006, in seguito a un periodo di crisi, tuttavia, dopo un riavvicinamento, i due hanno deciso di convolare nuovamente a nozze nel 2011. Attualmente, i due sono molto felici e hanno svelato di vivere in case diverse per evitare di ripetere nuovamente gli stessi errori che un tempo li avevano separati, trovando un nuovo e personale equilibrio.

“Siamo un nucleo familiare molto affettuoso e molto coeso, anche se non viviamo nella stessa casa.

Emanuela Rossi

5) George Clooney lo ha contattato da ubriaco

Francesco Pannofino
George Clooney (640×360)

Francesco Pannofino, durante un’intervista sul canale Twitch di Dario Moccia, ha parlato di alcuni divertenti aneddoti sul doppiaggio. Curioso è il fatto che in più di un’occasione il doppiatore sia stato contattato in strambe circostanze da alcuni degli attori a cui aveva prestato la voce in italiano, come successo nel caso di Michael Madsen (attore-feticcio del regista Quentin Tarantino noto per film come Le Iene, Kill Bill e The Hateful Eight) o del già citato George Clooney. Pare infatti che entrambi, in occasioni diverse, gli abbiano fatto i complimenti per l’ottimo lavoro da lui svolto nel doppiarli: gli attori, però, in ambo i casi hanno detto all’attore di essere ubriachi in quel momento: una coincidenza che di certo fa sorridere.

6) Francesco Pannofino è romano solo di adozione

boris 4
Boris (640×360)

Per molti sarà difficile crederci, ma Pannofino non è originario di Roma e dintorni come potrebbero pensare in molti, quanto invece ligure. Nato a Pieve di Teco, in provincia di Imperia da genitori pugliesi, l’uomo di per sé non ha origini laziali. Fu solo dopo aver terminato la scuola media a Imperia che l’uomo si trasferì a Roma con la sua famiglia, acquisendo in questo modo il tipico accento che abbiamo imparato ad amare durante gli sfoghi di René Ferretti in Boris. Roma è il suo grande amore e proprio questa città gli ha permesso di lavorare presso un sindacato di attori che gli fece poi frequentare per la prima volta il mondo dello spettacolo, in un’epoca di grande sviluppo nel mondo del doppiaggio grazie al quale ebbe rapidamente successo.

7) Francesco Pannofino è stato riconfermato come doppiatore di Goblin per acclamazione

Francesco Pannofino

Tra i grandi ruoli che hanno consacrato Pannofino, troviamo senza dubbio anche il doppiaggio del personaggio di Norman Osborn (il Goblin) del primo film di Spider-Man (e di un cameo nel secondo capitolo) di Sam Raimi. Un lavoro straordinario ricordato con grande affetto dai fan a vent’anni di distanza. Quando il trailer del terzo film sull’Uomo-Ragno della Sony Marvel, Spider-Man: No Way Home, fu diffuso, il pubblico italiano si allarmò non poco non sentendo la voce di Pannofino sul personaggio di Osborn. Si gridò subito allo scandalo e, soprattutto sui social, il fandom impazzì, protestando a gran voce e pretendendo il reintegro del doppiatore originale finché ciò, effettivamente, non avvenne. Pannofino spiegò poi che avrebbe accettato sin da subito la parte ma che, a causa di sovrapposizioni e di vari impegni, il distributore del film in Italia (la Warner Brothers) aveva inizialmente deciso di ripiegare su un’altra voce.

8) La sua scena preferita di Boris

Corinna Negri in Boris (640×360)

No, la scena preferita di Boris di Francesco Pannofino non è quella che potreste aspettarvi, ma coinvolge René Ferretti assieme a uno tra personaggi più iconici di tutta la serie, quello di Corinna Negri. Sì, proprio la “cagna maledetta “che, nella Fuori Serie italiana, ci ha fatto tanto divertire con le sue manie di protagonismo e con la sua pessima recitazione. In particolare, la scena in questione vede l’attrice parlare con enfasi e orgoglio del suo prossimo ruolo, quello di Madre Teresa di Calcutta. Il dialogo tra René Ferretti e Corinna a tal proposito è davvero esilarante: ve lo riportiamo per farvi ridere a crepapelle ancora una volta.

Ti rendi conto? Madre Teresa da giovane e dicono che fosse una gran bella donna da giovane, eh? E poi era una che… che credeva da morire in Dio. È una bella cosa, no? E poi ho scoperto un sacco di cose su di lei. Per esempio, lei si chiamava Teresa ma non era italiana. E poi ho fatto delle altre ricerche e ho scoperto che purtroppo è… deceduta. (…) ‘Na tragedia assurda. Però ho scoperto anche un’altra cosa: nonostante il suo simpatico appellativo, lei non era madre, nun c’aveva i figli, cioè era una tipa piena di misteri, questa!

Corinna, 2×01 Boris

9) i suoi doppiaggi preferiti

George Clooney (640×360)

Lo abbiamo già detto, Pannofino ha fatto davvero la storia del doppiaggio e, nel corso della sua carriera, ha potuto dare voce ad attori di fama incredibile. Quando gli viene chiesto quali siano gli interpreti che ama più doppiare, l’uomo non ha alcun dubbio e finisce sempre per citare due nomi sopra tutti: quello di Denzel Washington e quello di George Clooney. L’uomo, infatti, ha potuto seguire la crescita di tali attori nel tempo, in una carriera pluri-trentennale, che li ha visti diventare gli idoli cinematografici che sono ora.

Da un certo punto di vista, diventi quasi come un amico, più un cugino, come se fossero amici, cresci con loro. (…)Preghi che restino in salute… E poi, come ho detto a George al telefono, ho chiesto di non imparare l’italiano, perché se no mi rubano il lavoro

10) I doppiaggi più difficili

Francesco Pannofino
Forrest Gump (640×360)

A tal riguardo, Francesco Pannofino non ha davvero dubbi, ricordando in più interviste come il doppiaggio più difficile che gli sia mai capitato sia stato quello di Tom Hanks per il ruolo dell’iconico Forrest Gump nell’omonimo film di Robert Zemeckis. L’attore infatti ha trovato molto difficoltoso cercare di restituire la bravura di Hanks nel far sì che Forrest parlasse con un handicap fisico e contemporaneamente con l’accento dell’Alabama senza risultare troppo macchiettistico. “E’ difficile riportarlo in italiano, come lo fai? Non puoi scegliere un dialetto, te lo immagini Forrest Gump che parla genovese? Inutile dire che il doppiatore è riuscito a svolgere un lavoro eccezionale, con la giusta sensibilità e con un tocco personale. Tra gli altri doppiaggi difficili, inoltre, Francesco Pannofino ai microfoni di Radio 2 ha citato anche, curiosamente, Mucca e Pollo, dove doppiava il trasformista Rosso Senzabraghe.