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I 9 migliori Easter egg di Black Mirror 7 alle stagioni precedenti

3) Hotel Reverie e il riferimento a Streamberry di Black Mirror

Un frame da uno dei nuovi episodi della serie

Passiamo poi al terzo episodio della settima stagione di Black Mirror, intitolato Hotel Reverie, dove compare un riferimento molto chiaro alla piattaforma di streaming fittizia Streamberry, introdotta per la prima volta nella sesta stagione con l’episodio Joan Is Awful. In Hotel Reverie, un film horror dimenticato degli anni ’40 viene misteriosamente ricreato e riadattato grazie alla tecnologia moderna, e alla fine dell’episodio viene lanciato ufficialmente sulla piattaforma Streamberry. Questo dettaglio, apparentemente secondario, ha in realtà una grande importanza nel consolidare l’universo narrativo condiviso di Black Mirror. La presenza ricorrente di Streamberry dimostra che, almeno alcuni episodi, si svolgono nello stesso mondo diegetico.

Il ritorno di Streamberry può anche essere letto come una critica metanarrativa all’industria dell’intrattenimento. Il fatto che la piattaforma distribuisca contenuti generati dall’IA, come accadeva anche in Joan Is Awful, pone interrogativi sull’autenticità, l’etica della produzione e il controllo sulle storie personali. In Hotel Reverie, Streamberry diventa il veicolo finale di una vicenda che fonde finzione, realtà aumentata e manipolazione della memoria (la Recensione della nuova attesissima stagione).

4) Bête Noire e il mistero di “Barnie’s” vs “Bernie’s”

Uno degli episodi più contorti di Black Mirror

Nel secondo episodio della settima stagione, Bête Noire, uno degli elementi più inquietanti e destabilizzanti per la protagonista Maria è il ricordo di un fast food chiamato “Barnie’s”, dove lavorava il suo ex compagno. Tuttavia, quando nomina il locale ad altre persone, tutti la correggono: il fast food, secondo loro, si è sempre chiamato “Bernie’s”. Anche online non vi è alcuna traccia di “Barnie’s”, alimentando il dubbio nella mente di Maria su cosa sia reale e cosa no.

La particolarità risiede nel fatto che Netflix ha distribuito due versioni differenti dell’episodio (Bandersnatch vi ricorda qualcosa?), in cui il nome del ristorante varia tra “Bernie’s” e “Barnie’s” a seconda dell’utente. Alcuni spettatori hanno notato questa discrepanza confrontando le proprie visioni con quelle di amici o familiari, rendendosi conto di aver visto versioni diverse dello stesso episodio. Questo stratagemma narrativo estende il concetto di gaslighting oltre lo schermo, coinvolgendo direttamente il pubblico e facendolo dubitare della propria memoria e percezione, in perfetto stile Black Mirror.

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