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La classifica dei 10 anime seinen più interessanti in circolazione

Piccoli Dragon Ball Kids crescono. O, meglio, sono cresciuti. Ne hanno fatta di strada dalla programmazione su MTV che ha segnato l’adolescenza di molti. Gli anime seinen sono adulte e nel pieno della loro maturità. Sono spesso prodotti a sé rispetto all’origine manga grazie anche alla tecnica di animazione.

Tra serie storiche e più recenti, un bignami in 10 punti più che una classifica degli anime seinen che si possono considerare tra le più stimolanti in circolazione.

10) Berserk

Berserk (640×350)

A distanza di 25 anni dalla prima trasposizione anime dal manga originale, Berserk resta ancora nell’Olimpo degli anime seinen. Un posto che è stato purtroppo rafforzato dalla perdita prematura del suo creatore Kentaro Miura. Sembra un racconto militare, ma di fatto è un dark fantasy. Il demone interiore, l’alien di Gatsu che si materializza con l’armatura, il suo passato doloroso sin dalla nascita che fuoriesce, la caratterizzazione di tutti i personaggi che acquistano le quattro dimensioni tramite la narrazione: questi sono tra i punti di forza dell’opera anime che può stimolare alla lettura del manga originale, considerato di qualità superiore (nettamente) rispetto all’anime. La sua trasposizione anime rimane comunque, nel bene o nel male, un’icona.

9) Code Geass: Lelouch of the Rebellion

Code-Geass (1024×563)

La trama è la carta vincente di questo anime. Un racconto fantapolitico di Ichiro Okouchi. Un mondo e una storia alternativi alla geografia politica che conosciamo. Il Sacro Impero di Britannia, un Commonwealth distopico che occupa le Americhie, l’Oceania e il Giappone, conosciuto come Area 11. La storia segue lo scontro tra il Giappone che si ribella al Sacro Impero. Questo è solo il pretesto per una trama molto coinvolgente, carica di colpi di scena. La storia alternativa del mondo che è all’origine ricorda The Man in the High Castle di Philip K. Dick e il suo mondo distopico tra Reich e Giappone. L’altra particolarità di Code Geass è legato agli autori, il gruppo artistico Clamp formato, attualmente, da quattro artiste donne.

8) Monster

Monster (640×360)

Dal pennello originale di Naoki Urusawa nasce Monster, un dramma psicologico che non può non evocare le migliori serie sugli omicidi seriali. La storia è ambientata a Düsseldorf dove opera il neurochirurgo Kenzou Tenma, che si troverà a scegliere di salvare un bambino operandolo d’urgenza a discapito del sindaco della città. Questa decisione non gli verrà perdonata e si ritroverà senza lavoro e affetti. Anni dopo scoprirà che la sua è stata una scelta maledetta perché il bambino salvato è diventato un cruento omicida. Parte così la caccia al mostro che ha inconsapevolmente salvato per fermare la sua follia omicida. L’anime segue con molta cura l’opera originale, ne esalta la vena cinematografica e diventa opera indipendente con un peso emotivo e psicologico notevole.

7) Vinland Saga

Vinland Saga (1024×576)

La cultura e i miti nordici, tradotti in un manga, sono già sulla carta un’operazione rischiosa, ma il risultato è vincente per il creatore di Vinland Saga, Makoto Yukimura. L’ambientazione vichinga è un pretesto per una storia che è quasi un romanzo di formazione. Il giovane protagonista Thorfinn, perseguendo il suo obiettivo di vendetta per la morte del padre, giunge alla svolta di vita nel suo brutale percorso. Capirà quanto la violenza non sia la strada giusta. Si riconcilierà con la sua vera natura di uomo buono. La seconda stagione che è attesa per gennaio 2023 potrà riservare anche altre svolte narrative inaspettate.

6) Parasyte

Parasyte (1024X581)

La creatura aliena che s’impossessa degli umani fa parte della storia della fantascienza da sempre. Succede anche in questo anime: parassiti che invadono il cervello degli umani causando un’impennata di omicidi e violenza. Lo studente Shinizi Izumi riesce a bloccare l’ospite indesiderato che albergherà nella sua sola mano destra. Convivenza difficile, aggravata dalla lotta dello studente contro tutti gli altri parassiti che hanno invaso buona parte della popolazione. La parte psicologica dei personaggi è estremamente curata e approfondita. Non solo horror e splatter, ma anche critica sociale.

5) Cowboy Bebop

Cowboy Bebop (1296X730)

Come per Beserk, anche per Cowboy Bebop parliamo di anime storici con più di 20 anni dalla prima messa in onda, eppure anche quest’ultimo mantiene lo smalto della prima ora. Ambientato in quello che alla sua origine era un futuro lontano e ora si è trasformato in un futuro prossimo, la seconda metà del 21mo secolo, con la terra che ha colonizzato altri pianeti e la crescita non solo degli abitanti ma anche di criminali e trafficanti. I nostri Space Cowboy sono i cacciatori di taglie fuorilegge, Spike Spiegel è uno di loro nonché protagonista principale di questo classico anime seinen pieno di azione e combattimenti.

4) Steins; Gate

steins gate
Steins-Gate (640×367)

Da videogioco ad anime. Viaggio nel tempo e nello spazio, in questo caso. La trasposizione in anime di Steins: Gate risulta farraginosa per i primi episodi, che non sono riusciti a calibrare i due diversi mezzi di narrazione. Ambientato in Giappone ha come protagonisti un gruppo di amici che è riuscito a creare un congegno capace d’inviare messaggi al passato. Punto di partenza per una macchina del tempo che fa gola a un’organizzazione che non ha scopi benefici e che insegue il gruppo tra le pieghe del tempo, con tutte le immaginabili storture che si possono creare. Non c’è il libretto di istruzioni per poter contenere l’effetto farfalla, quello che si tocca nel passato si ripercuoterà nel presente, nel futuro e in tutti i tempi del mondo.

3) Samurai Champloo

Samurai Champloo (720×408)

Un anime ambientato in “casa”, il Giappone dei Ronin, dei guerrieri vagabondi e di fanciulle delle case del thé. Questa è la composizione del terzetto che si crea grazie a un salvataggio reciproco e che va alla ricerca del Samurai che profuma di girasole. Shinichiro Watanabe è lo stesso regista di Cowboy Bebop e in questo successivo anime si contorna di artisti di qualità che si occupano della sceneggiatura e del design. La regia è frenetica e d’impatto. Nella trama c’è una trasposizione di molti tratti del Giappone moderno. Per sottolinearlo la musica hip-hop fa da colonna sonora all’ambientazione Edo di questo anime.

2) Psyco-Pass

Psycho Pass (640×360)

Un grande fratello che va oltre il controllo delle nostre azioni reali e ci esamina le intenzioni, i nostri “e se”, la probabilità che quel malsano pensiero si possa tramutare in realtà. Un processo alle intenzioni in piena regola. La storia di Psyco-Pass ruota attorno alla squadra speciale di polizia che persegue e arresta chi supera la soglia di sicurezza delle intenzioni considerate criminali. Soggetto rubato in blocco da Minority Report e reso in versione Cyberpunk. L’ambientazione in una Tokyo futuristica e i personaggi ben delineati sono il punto di forza che perdona il soggetto “non originale” di questo anime seinen.

1) One-Punch Man

One Punch Man
One-Punch Man (780×405)

Poter sconfiggere chiunque con un solo pugno: questo è l’obiettivo di Saitama che raggiunge il suo scopo dopo tre anni di duro allenamento. E poi? Subentra la noia che sfiora la depressione, fino a quando One-Punch Man incontra il cyborg Genos che lo introdurrà all’Associazione Eroi che raccoglie tutti gli Eroi della terra. L’ambizione di Saitama risorge a nuova vita e il suo nuovo obiettivo è diventare l’eroe più popolare. Un anime satirico, parodistico, del genere supereroe che tanto piace agli adolescenti. One-Punch Man non ha neanche il fisico del ruolo, non particolarmente alto e senza capelli mentre per tutti gli anime che si rispettano la chioma dei vari personaggi è sempre fluente. Un Sansone al contrario, un eroe piccolo piccolo, schiacciato dai suoi eroi comprimari.