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La classifica dei 10 migliori film italiani presenti attualmente nel catalogo di Amazon Prime Video

Quante volte ci capita di vagare nei cataloghi delle nostre piattaforme streaming preferite alla ricerca del contenuto che faccia proprio al caso nostro? Ammettiamolo, forse fin troppe. Per questo motivo, siamo qui a fornirvi alcuni utili consigli, tra cui i migliori film Amazon Prime Video (tra cui non mancano di certo quelli romantici), che possano guidarvi in una scelta meno dispendiosa di tempo e soprattutto riescano a soddisfarvi.

Amazon Prime Video, ad esempio, con la sua abbondante offerta di serie tv e film viene in nostro aiuto. Per tutte quelle volte che ci viene voglia di goderci il cinema italiano, sappiate che l’offerta di questo catalogo spazia dai grandi e intramontabili capolavori fino alle più recenti produzioni. Perciò direi che non avete nessuna scusa per cambiare idea e scegliere altro!

Ecco la classifica dei 10 migliori film Amazon Prime Video italiani attualmente presenti nel catalogo:

10) Sul più bello

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Siamo alle prese con un’opera prima, quella di Alice Filippi che esordisce dietro la macchina da presa con Sul più bello, tratto dall’omonimo romanzo di Eleonora Gaggero, la quale è parte anche del cast del film.
Al centro della storia c’è Marta, una ragazza diciannovenne rimasta orfana sin da piccola che convive con una grave malattia, la fibrosi cistica. Al suo fianco, come due ombre fedeli, i suoi due migliori amici Jacopo e Federica.

Questa situazione però non la inibisce. Marta è energica, vitale, piena di forze, sogni e una buona dose di autoironia. La sua patologia non è causa di afflizione o rassegnazione, al contrario, la aiuta ad assecondare il suo spirito combattivo. Inaspettatamente, un giorno, il suo incontro con Arturo rappresenterà un punto di svolta nella sua vita, dopo il quale nulla sarà più uguale a prima e che la travolgerà in un inaspettato turbinio di emozioni.

Collocandosi sulla scia di molti altri film in cui la commedia romantica incrocia una dolorosa malattia, Sul più bello si carica di ironia, rifiuta la banalità e sceglie la leggerezza, ma al tempo stesso non si racconta con superficialità. Al contrario, Marta sa cosa vuole, lotta per averlo, non aspetta di essere salvata, anzi, non smette neanche un istante di cercare motivi per colorare e riempire la sua esistenza, specie con l’amore.

9) Il ladro dei giorni

Diretto da Guido Lombardi, Il ladro dei giorni ha ottenuto un importante riconoscimento come il premio Solinas per il suo soggetto, mentre il romanzo omonimo è stato pubblicato da Feltrinelli nel 2019. La sua complessa e sfaccettata storia narra di Vincenzo (Riccardo Scamarcio) e Salvo, padre e figlio, che dopo sette anni di lontananza, a causa dell’arresto dell’uomo, hanno l’occasione di trascorrere alcuni giorni insieme.

Ci troviamo davanti a un film che si presta poco ad etichette e catalogazioni, anzi, mischia generi, codici stilistici e atmosfere diverse dando forma a un viaggio interiore che possiamo, in altre parole, definire un racconto di formazione a doppio senso, in cui non è solo il padre a dimostrare di voler insegnare qualcosa a suo figlio quanto piuttosto il più piccolo a mostrargli un modo differente di guardare la realtà, fuori dagli schemi abitudinari legati alla malavita.

Il ladro dei giorni racconta di un’assurda educazione criminale capace di sposare una paradossalmente e profonda riscoperta: quella degli affetti, delle responsabilità e dei valori morali. Inoltre, ad arricchire l’itinerario dei due, che avvicina il racconto di Lombardi alla lunga tradizione del road movie, sono le immagini che fanno da sfondo alle vicende dei protagonisti che, come cartoline, riescono a mettere in scena e restituire suggestivi paesaggi popolati da tradizioni, luoghi comuni e folclore.

8) Figli

Figli, regia di Giuseppe Bonito, vanta la sceneggiatura di Mattia Torre tratta dal suo suo monologo I figli invecchiano, interpretato da Valerio Mastandrea, protagonista del film, con Paola Cortellesi.

Nicola e Sara hanno una figlia di sei anni e sono una coppia innamorata e felice. Il loro perfetto nido d’amore viene presto sconvolto dall’arrivo di un secondo figlio che sembra minare le solide basi della famiglia, travolta da un imprevedibile serie di contrasti, scontri e litigi. Come si può mantenere il proprio equilibrio quando l’arrivo di qualcosa di così straordinario non fa che stravolgere completamente tutto il resto?

Il racconto di Figli è coinvolgente perché realistico, genuino e limpido. Non edulcora la realtà, semplicemente la mette in scena sotto ogni punto di vista ma soprattutto dimostra come, spesso, i rapporti che costruiamo e viviamo, anche quelli all’interno di una coppia, risentano di condizioni socio-culturali, politiche ed economiche e ne portino i segni delle relative conseguenze.

È un film in cui riconoscere un pezzo di noi, delle nostre ordinarie esperienze, e che ci aiuta a scoprire di non essere stati i soli, in certi momenti della vita, ad essere sopraffatti al punto da sentirci cedere.

7) Lovers

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Parliamo di un film italiano indipendente diretto da Matteo Vicino che ha ottenuto più riconoscimenti esteri che apprezzamenti italiani. Lovers è una commedia intelligente la cui trama è costruita su quattro microstorie intrecciate di cui sono protagoniste due coppie e un sornione terzo incomodo interpretato da Ivano Marescotti.

Come a tutti almeno una volta sarà capitato di pensare, il mondo è piccolo e ciò che è all’apparenza lontano e irraggiungibile all’improvviso può piombare nelle nostre vite e travolgerle per sempre. Questo è più o meno ciò che accade in Lovers: le distanze sono solo illusorie e tutto è destinato a collegarsi in un unico grande cerchio, sempre più piccolo, fino a diventare una spirale di incontrollabili eventi.

I personaggi della storia, interpretati dagli stessi attori, riescono a connotare di volta in volta uomini e donne differenti, con caratteri antitetici e psicologie incompatibili. Insieme rappresentano un piccolo campione di società, comuni esseri umani con debolezze, qualità, vizi e valori. Ad avvicinarli ancor di più è un unico filo, quel sentimento universale e mai univoco: l’amore.

Eppure c’è un’ulteriore critica che il film di Vicino fa sollecitando la riflessione di chi segue la storia, ossia la perdita totale di familiarità con la cultura e la scomparsa del profondo valore della conoscenza a cui fa da contraltare la diffusione dell’ignoranza, sempre più difficile da estirpare.

6) Diaz

È senza ombra di dubbio uno dei docufilm italiani più apprezzati e distribuiti fuori dai confini nazionali per questo immancabile nella classifica dei migliori film Amazon Prime Video. Diaz – Don’t Clean Up This Blood, regia di Daniele Vicari, incentra il proprio racconto sugli eventi del G8 di Genova del 2001.

Diaz è il nome della scuola del capoluogo ligure, resa celebre per la violenta irruzione della polizia, avvenuta la sera del 21 luglio 2001, al termine dei lavori della conferenza del G8 e di cui questo film si propone di raccontare i relativi avvenimenti. Tuttavia, raccontare un evento così oscuro significa fare i conti con una pluralità di punti di vista e non poterne in nessun caso restituire una visione univoca.

Per poter immaginare ciò che è accaduto in quei drammatici giorni ed essere in grado di raccontarlo, Vicari si è sottoposto alla visione di centinaia di reportage amatoriali che avevano registrato ogni cosa tramite migliaia di videocamere diverse. Diaz, con il suo prestigioso cast italiano tra cui Claudio Santamaria ed Elio Germano, riesce a catturare non un solo frame bensì un’intera sequenza di fotogrammi di questo frangente di Storia, congelandola e sottoponendola alla nostra attenzione e alimentando un sentimento di inequivocabile accusa nei confronti degli abusi di potere e della violenza ingiustificata.

5) 18 regali

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Scritto e diretto da Francesco Amato, 18 regali è il racconto di una storia vera, quella di Elisa Girotto, a cui ha fornito un prezioso contributo, in fase di sceneggiatura, il marito della donna, Alessio Vicenzotto.

Elisa (Vittoria Puccini) ha 35 anni, conduce felicemente la sua vita con suo marito Alessio (Edoardo Leo) e aspetta una bambina. Tutto sembra procedere per il meglio ma durante una visita ginecologica, la donna scopre di essere gravemente malata di tumore al seno e dopo aver messo al mondo sua figlia, Anna, muore. Prima di andarsene però, Elisa ha scritto una lista di 18 regali di compleanno da farle ricevere ogni anno affinchè possa sentirla sempre vicina.

Anna (Benedetta Porcaroli) adesso però è cresciuta e non sopporta più la sua assenza, per questo si ribella a suo padre, fugge di casa ma rimane coinvolta in un incidente. Paradossalmente, proprio attraverso questo evento, la giovane ragazza potrà vivere un’esperienza assurda travolgente, destinata a cambiare il suo modo di vedere le cose.

La narrazione di questa pellicola è delicata e allo stesso tempo intensa. Si plasma perfettamente sui sentimenti contrastanti che dominano i suoi personaggi, divisi fra dolore, mancanze e un’irrefrenabile voglia di vivere. E se potessimo avere un’altra occasione per vivere intensamente ciò che ci è stato brutalmente tolto, come lo affronteremmo? 18 regali dona un’altra possibilità ai protagonisti di questa storia per immaginarlo.

4) La Stanza

Nonostante il suo recente ingresso nel catalogo, La Stanza, diretto e sceneggiato da Stefano Lodovichi, ha attirato su di sé l’attenzione del pubblico e riteniamo possa rientrare a pieno titolo tra i migliori film Amazon Prime Video. L’autore, durante la pandemia causata dal Covid-19, ha maturato interesse per fenomeno degli hikikomori, individui che scelgono di ritirarsi dalla vita sociale e precludersi ogni forma di contatto.

Il documentario delle iniziali intenzioni ha preso la forma di un film di finzione capace, allo stesso modo, di dimostrare in che modo gli stimoli e le circostanze vissute all’interno della famiglia contemporanea, possano condurre a una così drastica scelta.

Stella (Camilla Filippi) ha addosso il suo abito da sposa, è ferita e decisa a porre fine alla sua vita gettandosi da una finestra. A impedirle di compiere questo disperato gesto è il suono del campanello della sua casa. Alla porta c’è uno sconosciuto che dice di chiamarsi Giulio e di conoscere Sandro, il suo ex marito. A chi la donna avrà aperto le porte della sua casa? Ma soprattutto, qual è il motivo del suo arrivo?

I pochi ma essenziali ambienti claustrofobici de La Stanza riescono inoltre ad intensificare fortemente le atmosfere dense di misteri e segreti che trasformano ogni circostanza in un’asfissiante spirale di pensieri, inquietudini e assilli.

3) Padri e figlie

Padri e figlie è un film del 2015 con regia Gabriele Muccino ma che vanta un cast internazionale composto da Russell Crowe, Amanda Seyfried, Aaron Paul e Jane Fonda.

Jake Davis è un affermato scrittore di New York dove vive con sua moglie Patricia e sua figlia Katie. Un tragico incidente gli porta via la sua donna mentre lui inizia a soffrire di gravi attacchi epilettici e frequenti crisi che gli rendono impossibile prendersi adeguatamente cura della loro piccola figlia. Dopo il ricovero all’interno di un centro specializzato, Jake torna a casa per poterla riprendere con sé ma le cose però non vanno come previsto.

Il vero punto di forza e coinvolgimento di questo film sta nella scelta di sdoppiare il filone narrativo e in questo modo procedere avanti e indietro nel tempo intrecciando racconti, circostanze e sentimenti. Da un lato, la vita di Jake continua tra sofferenze e scontri costanti per potersi tenere al proprio fianco sua figlia e dall’altro, invece, conosciamo una Katie ormai adulta, con una vita complicata, reduce del suo travagliato e doloroso passato.

Muccino riesce proprio attraverso questo espediente a costruire e a farci ricostruire questa storia pezzo dopo pezzo, spingendoci a percepire il viscerale ed esclusivo legame tra un padre e sua figlia. E oltre questo, a farci immaginare gli intricati fili rossi che possono spiegare i diversi modi che il passato ha di tornare a influenzare le nostre vite, portandoci a intraprendere percorsi alternativi senza possibilità di tornare indietro.

2) Favolacce

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È uno dei più importanti fra i successi cinematografici di questo 2020 appena conclusosi e tra i migliori film Amazon Prime Video. Favolacce, scritto e diretto da Damiano e Fabio D’Innocenzo, è una storia intensa e folgorante davanti alla quale rimanere inermi è lecito e al tempo stesso impensabile.

Ad accompagnarci per tutto il racconto è la voce del narratore (Max Tortora) che accende le luci su una degradata periferia di Roma dove vive una comunità di famiglie all’apparenza (presto smentita) normale ma che cova mostruose e grottesche inclinazioni. Esploriamo la paradossale vita di alcuni membri di questo eterogeneo gruppo di individui, tutti connotati da comportamenti deviati, oltre che alienati.

L’atmosfera che si respira è cupa e densa di malsana mediocrità e a pagarne le spese sono proprio i più piccoli, i bambini nati e cresciuti in questo squallido mondo che non prospetta una plausibile via d’uscita.

Costantemente sballottati in quello che sembra un tempo sospeso, un luogo distante dall’ordinario eppure fortemente intriso di umane debolezze e brutture, Favolacce trasforma la spensieratezza e la leggerezza delle favole raccontate ai più piccoli in episodi di pura angoscia e implacabili tormenti in cui i veri antagonisti e cattivi sono proprio gli adulti.

1) Call Me by Your Name

Non abbiamo avuto alcuna esitazione pensando al film da collocare in cima alla classifica dei migliori film Amazon Prime Video: Call Me by Your Name, tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman e diretto di Luca Guadagnino, si è ampiamente meritato questo primo posto.

Elio (Timothée Chalamet) ha diciassette anni, è un amante di letteratura e musica e trascorre le sue estati nella campagna del Nord Italia, nel Cremasco, con i suoi genitori. Ogni anno, suo padre, un professore di archeologia, ospita uno studente straniero impegnato nella redazione della sua tesi di dottorato. É l’estate del 1983 e nella vita di Elio irrompe Oliver (Armie Hammer), un giovane attraente che arriva dall’America.
Il tempo trascorso insieme, tra vagabondaggi, pedalate e silenzi intreccerà fatalmente le loro vite e la loro passionale e sorprendente alchimia presto non potrà più essere trattenuta o ignorata.

Call Me by Your Name è una storia d’Amore universale raccontata con estrema delicatezza e poesia. Affronta con genuina semplicità il percorso che segna la nascita di un sentimento puro, qualcosa in grado di stravolgere e che cresce giorno dopo giorno, di attimo in attimo. Spesso non servono eccezionali circostanze per vivere un’inaspettata sensazione di ebbrezza di Vita ed è ciò che Elio ci dimostra innamorandosi per la prima volta.

Senza dubbio, le idilliache ambientazioni italiane e le musiche di Sufjan Stevens meritano di essere celebrate per la loro straordinaria bellezza poiché capaci di trasportarci in un non-luogo, fuori da ogni contestualizzazione storica e di far nascere in noi il solo desiderio di celebrare l’Amore, in ogni sua forma.

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