6) Il Pilot di Twin Peaks ha gettato le basi di una rivoluzione epocale

Nonostante non sia torbido nel senso convenzionale, l’episodio è destabilizzante per l’inquietante atmosfera, il mistero di Laura Palmer e la rivelazione di una truce realtà che si nasconde dietro la facciata di una cittadina apparentemente idilliaca. Pertanto, ha inizio con una delle scene più memorabili della storia: il corpo di Laura Palmer, la giovane ragazza amata da tutti, viene trovato sulla riva di un lago. Laura, figura di bellezza e purezza, è immediatamente presentata come una vittima, in quanto il suo corpo è avvolto in un telo bianco, quasi angelico, ma esanime. Questa introduzione rompe l’idea di perfezione della cittadina di Twin Peaks, portando subito l’orrore nella vita di tutti i suoi abitanti.
Di fatto, mentre l’intera comunità è sconvolta dalla morte, viene subito sottolineato che Laura era una ragazza adorata ma misteriosa, e con una vita segreta che nessuno conosceva. La sua morte, dunque, dà il via a una realtà ben più oscura. Il vero trauma, di fatto, inizia a svilupparsi quando viene chiesto al pubblico di affrontare il mistero di Laura Palmer: chi l’ha uccisa? Tuttavia, la serie va oltre la semplice indagine poliziesca. La sua morte diventa una porta verso un altro mondo e Laura non è solo una vittima, ma una simbolo di qualcosa di molto più malvagio che si nasconde dietro la cittadina.
Il sogno di Cooper è simbolo di un mondo parallelo dalle leggi sovvertite
La sua interazione con il misterioso “Man from Another Place” e le inquietanti parole di Laura Palmer, che dice “Io sono morta, ma sono qui”, creano una sensazione di frattura psicologica. Notiamo, dunque, comportamenti bizzarri, come quello di Ben Horne, che inizialmente sembra il ricco imprenditore, ma si rivela una persona fortemente instabile. Poi ci sono la disperazione e la rabbia di Sarah Palmer, che sembra percepire la morte della figlia come un trauma che va oltre la semplice perdita. Infine, anche BOB, il male primordiale, è già presente nell’ombra o attraverso presagi, seppur poco tangibile.
E l’idea che Laura stessa possa essere stata una vittima del male, crea una sorta di rivelazione traumatica: l’oscurità è dentro di noi, nascosta sotto la superficie di ogni vita apparentemente normale. Così, la sensazione che tutto potrebbe essere qualcosa di diverso da ciò che sembra, genera una profonda inquietudine. Anche qui, pertanto, la musica è ipnotica e rilassante, ma allo stesso tempo crea una sensazione di tensione costante, come se qualcosa di terribile stesse per accadere in ogni momento.
5) Coma (02×02) è una potente escalation sovrannaturale e visiva

Qui Lynch alza il tiro sia sul piano emotivo che simbolico, mostrando come il trauma non sia solo individuale ma sistemico e contagioso. È un episodio dove la morte, la possessione e l’incapacità di proteggere gli innocenti convergono in modi profondamente brutali. Non a caso, uno dei momenti più spaventosi dell’intera serie accade proprio in questa battuta. Di fatto, Sarah Palmer è sola in casa, con lo sguardo perso in un semi-trance. Improvvisamente vede BOB, il demone che perseguitava sua figlia, uscire lentamente da dietro una sedia e fissarla. L’inquadratura è statica, la scena silenziosa e la camminata di BOB verso la telecamera è una delle immagini più scioccanti dell’intero show. A tal proposito, si tratta del Male che si avvicina lentamente, in modo inevitabile, mentre la persona osserva impotente. Non c’è musica, non c’è fuga, solo una presenza ineluttabile.
Dopo questa kermesse, pertanto, lo spettatore capisce che BOB può apparire in qualsiasi momento, non solo nei sogni o nei boschi, ma anche nelle case, nella realtà quotidiana. Così, in “Coma”, la cittadina di Twin Peaks comincia a interiorizzare la tragedia. E, tra gli altri avvenimento, Donna visita la casa della signora Tremond e incontra suo nipote, un bambino inquietante che fa sparire cose e parla in modo criptico. Harold Smith, l’eremita sensibile, viene introdotto come custode del diario segreto di Laura Palmer.
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Tutti questi personaggi di Twin Peaks sono segni viventi del turbamento
Sono infatti rotti, isolati, colpiti dalla morte e dalla paura. Infine, l’intera vicenda mostra quanto Laura fosse al centro di una rete di dolore e per questo scrive nel suo diario: “Una volta ho avuto questo sogno… C’era un uomo nel mio sogno. Il suo nome era BOB… E mi ha detto che, se io glielo avessi permesso, lui mi avrebbe posseduta per sempre.” Non a caso, si tratta di una svolta emotivamente devastante. La giovane era consapevole che qualcosa di malvagio la stava lentamente divorando dall’interno. E non era solo vittima di qualcuno, ma intrappolata in una spirale di terrore psicologico e spirituale.
Contemporaneamente, Cooper riceve un messaggio enigmatico attraverso il sogno e la Loggia Nera: “The owls are not what they seem”. Questa frase, apparentemente innocua, è diventata una delle più inquietanti della serie, perché suggerisce che forze oscure si nascondono nella natura stessa. Gli animali, i simboli, gli amici: nulla è più affidabile. In conclusione, il titolo stesso richiama lo stato di Ronette Pulaski, testimone sopravvissuta dell’omicidio di Laura. Lei, difatti, è manifesto di una tragedia che è intrappolata dentro di lei. Per questo, Badalamenti utilizza qui alcuni dei temi più cupamente ipnotici della serie. I suoni sono quindi più spettrali, mentre la musica accentua il senso di vuoto e perdita.