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The Gilded Age 3×02 – L’amore (in tutte le sue forme) è il tema di questo secondo episodio

The Gilded Age 3x02

ATTENZIONE: la recensione contiene spoiler su The Gilded Age 3×02!

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L’episodio della settimana scorsa ha riportato sul piccolo schermo The Gilded Age, la creatura di Julian Fellowes, il padre di Downton Abbey, un must del genere. Lo show della HBO (la classe è proprio quella delle serie targate HBO) è ambientato nella New York degli anni ’80 del XIX secolo, un periodo di grandi trasformazioni sociali che segna il passaggio da un’epoca all’altra. Questi sconvolgimenti sono assorbiti dalla trama degli episodi di The Gilded Age, che, attraverso il racconto delle vite dei suoi protagonisti, ci immerge nel tessuto sociale e culturale di fine secolo.

Già nella recensione alla premiere della terza stagione, avevamo sottolineato come lo scontro generazionale e le differenze di vedute tra la vecchia aristocrazia e i nuovi nobili avrebbero rappresentato il fulcro della trama della serie. The Gilded Age 3×02, andata in onda in prima visione su Sky e disponibile su NOW da lunedì 30, si apre con la fuga notturna di Gladys e il prevedibile cataclisma che ne è conseguito per la famiglia. I Russell rappresentano il nuovo che avanza, la borghesia moderna che soppianta la vecchia e rigida aristocrazia, che si insinua nei suoi affari e viene invitata ai suoi esclusivi ricevimenti.

Aurora Fane sconvolta dalle intenzioni del marito in The Gilded Age 3x02

Già dalla prima stagione di The Gilded Age abbiamo assistito alla lenta e dirompente scalata sociale della famiglia Russell, conquistata grazie alla caparbietà di George negli affari e all’ostinazione con cui sua moglie Bertha ha curato le relazioni con l’alta aristocrazia cittadina.

Questo binomio, che finora è stato quasi sempre vincente, inizia ad avvertire i primi scricchiolii. In The Gilded Age 3×02, gli equilibri della famiglia vengono stravolti dal comportamento di Gladys, innamorata del giovane Billy Carlton e disposta a tutto pur di ottenere la sua promessa di matrimonio. Il sentimentalismo non rientra però nei piani di Mrs Russell, già pronta a predisporre l’unione di sua figlia con il duca di Buckingham. Il matrimonio con un nobile di alto lignaggio rappresenterebbe per Gladys un enorme balzo in avanti nelle gerarchie sociali. Lei, figlia di una ricca famiglia in ascesa di New York, diventerebbe una delle dame più influenti del pianeta, garantendosi una vita di agi, privilegi e ricchezze.

Bertha Russell non capisce proprio come sua figlia possa scartare una proposta del genere per un semplice invaghimento giovanile. Non è della stessa opinione George, che invece aveva promesso alla figlia un matrimonio d’amore. È sulla gestione dei rapporti familiari che iniziano i primi screzi tra i coniugi Russell. Bertha tesse le sue trame con l’accanimento e la premeditazione di una vera stratega. Ogni pedina piazzata nel posto giusto potrebbe garantire più potere alla sua famiglia. L’ambizione di George e Bertha Russell è una dei temi di The Gilded Age. Ma mentre la visione di Mr Russell è orientata alla realizzazione di un sogno quasi chimerico, la prospettiva di Bertha è molto più spicciola e concreta.

È attraverso i legami familiari e i rapporti con l’aristocrazia locale che Mrs Russell vuole piantare le radici del suo potere.

Billy Carlton e Gladys in una scena di The Gilded Age 3x02
HBO

Immaginiamo che la terza stagione dello show ci riserverà momenti di grande tensione nella coppia. Anche perché Gladys, al pari dei suoi genitori, non è una donna disposta ad accettare un no come risposta. In The Gilded Age 3×02 intanto, è Bertha a ottenere un punto. Facendo pressioni sulla madre di Billy, la donna ottiene i dubbi di lui e la titubanza della sua famiglia. Billy Carlton, che sembrava disposto a tutto pur di avere Gladys come moglie, perde tutto il suo ardore difronte all’esibizione di potere dei Russell. Gladys ne è ovviamente uscita sconvolta, ma è improbabile che il suo personaggio si rassegni allo stato dei fatti senza ribellarsi.

L’altro grande pettegolezzo sulla bocca di tutti è invece la relazione di Aurora Fane con suo marito Charles. Nel primo episodio della terza stagione abbiamo visto come Charles abbia chiesto il divorzio a sua moglie. Alla fine dell’Ottocento, divorziare dal proprio marito (con delle modalità che penalizzavano la donna) era visto come un’onta sociale. Il terrore di Aurora non è tanto perdere suo marito, per il quale inizia a provare un feroce disprezzo, quanto piuttosto l’essere guardata con compassione dalle altre dame dell’aristocrazia cittadina. L’evento mondano organizzato in casa sua è uno dei primi test per capire l’impatto che una notizia del genere possa avere nella vetrina sociale.

Un test che ovviamente fallisce, con i primi commenti malevoli delle invitate in casa Fane.

Gladys Russell
HBO

Aurora avrà il suo bel daffare con Charles, pronto a mostrare con spavalderia e disprezzo la sua nuova amante al mondo. La povera (quasi ex) Mrs Fane avrà dalla sua parte solo Agnes e Ada? Anche sul fronte della 61ª strada le cose sono piuttosto frenetiche. Il nuovo capo della casa è Ada, da sempre la sorella più remissiva e messa in ombra. Il suo guilty pleasure della terza stagione sembra essere quello della Temperanza, un movimento piuttosto bigotto e conservatore che si scagliava contro il consumo di alcolici.

Non è tanto per convinzione, quanto piuttosto per onorare la memoria di Luke Forte (venuto a mancare nella seconda stagione) che Ada ha preso a cuore la causa della Temperanza. È la prima volta che combatte per qualcosa in cui crede, la prima volta che ha una causa tutta sua da portare avanti. E stavolta non basterà il sarcasmo sagace di sua sorella Agnes a rovinare tutto. Ma mentre le due sorelle sono alle prese con le rispettive cause di principio, in casa Forte-van Rhjin sta sbocciando un nuovo amore. Anzi due.

Marian Brook cede alle lusinghe (e ai baci) sempre più insistenti di Larry Russell, seguendo una linea romantica destinata sicuramente a scontrarsi con degli intoppi che ne ostacoleranno la completa realizzazione.

Ma sembra esserci spazio per l’amore anche per la giovane Peggy, un po’ più defilata in questi primi episodi di The Gilded Age, ma comunque uno dei personaggi centrali della serie. La sua malattia ha fatto emergere il tema del razzismo che, in un period drama ambientato negli Stati Uniti di fine Ottocento, non poteva essere ignorato. Con il medico della famiglia van Rhjin che si rifiuta di curarla e i genitori che incespicano su quale ingresso debbano utilizzare per accedere all’abitazione, capiamo che Julian Fellowes voglia soffermarsi anche su questo tema nella terza stagione di The Gilded Age.

George Russell a colloquio con sua figlia Gladys in The Gilded Age 3x02
HBO

È un topos che, almeno per adesso, viene trattato senza particolare verve e senza nessuna slancio politico.

Anche la polemica razziale viene infatti addolcita dai toni eleganti della serie. Il realismo e la crudezza di certe sequenze di The Knick, per esempio, un’altra serie tv ambientata sempre a New York più o meno nello stesso periodo, non avranno spazio in The Gilded Age, se non in maniera molto edulcorata. Come abbiamo già detto, è nei dialoghi e nelle cerimonie che è concentrata l’azione di The Gilded Age. In una scenografia sempre impeccabile, sono le parole e i gesti a essere taglienti. La convalescenza di Miss Scott, ad ogni modo, dovrebbe essere più piacevole del previsto considerando la presenza al suo capezzale del giovane medico chiamato dai genitori.

Amore, intrighi di potere, pettegolezzi, solidarietà e piccoli sotterfugi saranno il massimo comun denominatore della terza stagione di The Gilded Age, che rispetto alle precedenti, ci mostrerà quante più crepe possibili negli equilibri statuari stabilizzatisi nel corso del tempo. L’accoppiata George-Bertha Russell non sarà l’unica a subire degli scossoni. A giudicare dalle premesse, i prossimi episodi di The Gilded Age saranno un fermentoso susseguirsi di imprevisti, tradimenti, eleganti ipocrisie e piccoli dispiaceri.

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