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Mammone, impacciato, nerd stereotipato: Howard Wolowitz, puoi ammetterlo, non si può dire che tu sia la rappresentazione della sicurezza e del successo, sicuramente non nel momento in cui abbiamo fatto la tua conoscenza. Con quello stile che alle tendenze della moda non si avvicina neanche per sbaglio, un approccio con le donne che definirlo fallimentare sarebbe riduttivo e un inquietante attaccamento al grembo materno, devo dirlo, sei esattamente il tipo di persona dalla quale mi terrei alla larga senza pensarci due volte. Ciò non significa ovviamente che non ti abbiamo amato fin dal primo episodio di The Big Bang Theory, quel pilot che ha fuso lo strano mondo tuo e dei tuoi amici a quello di Penny e anche un po’ al nostro. Forse però, in quel momento, eri tu a non amarti. Ma per fortuna, Howard, a un certo punto ha smesso di piovere.

L’ironia che sfida l’inadeguatezza

Che cosa caratterizza la vera essenza di una persona? Quali sono quei dettagli, quelle sfaccettature che sono davvero proprie di ognuno di noi e quelle che invece, con il passare del tempo e delle esperienze, si possono limare, modificare o addirittura perdere del tutto? Se dovessi pensare a qualcosa di te che credo ti descriva nel profondo, ti rappresenti davvero, questo qualcosa sarebbe di certo l’ironia. Un’ironia poco convenzionale, a volte poco comprensibile e spesso poco appropriata, ma che è estremamente tua e che nessun altro personaggio al pari tuo riuscirebbe a reggere. La usavi – la usi – perché ti rappresenta ma anche un po’ per proteggerti, per schivare i colpi della vita, perché è più facile ripararsi quando sei il primo a non prendersi sul serio.

The Big Bang Theory (640x360)
Howard in The Big Bang Theory

E i colpi nella vita sono tanti, Howard, questo tu lo sai benissimo. Nel tuo caso il primo è stato l’abbandono da parte di tuo padre quando eri ancora un bambino e tante cose non potevi ancora nemmeno immaginarle, come il fatto che nella vita le persone possono fare davvero schifo. Cose come questa, è banale dirlo, segnano. Ma da quel colpo non hai imparato solo che la natura umana è complessa e a volte dolorosa: hai imparato anche che tipo di persona proprio non volevi essere e ti sei ripromesso di diventare un giorno il padre amorevole e presente che non avevi avuto. E ci sei riuscito.

Sei diventato per Halley e Neil Michael un padre pronto e maturo, e ce l’hai fatta anche grazie a Bernadette, la donna che ti sta accanto ormai da tanto tempo e che, diciamolo, ha un po’ cambiato le carte nella tavola della tua vita.

The Big Bang Theory: l’incontro che cambia le cose

Il fatto è che il primo raggio di sole durante il temporale può arrivare quando, e nel modo in cui, meno te lo aspetti. Nel tuo caso il raggio di sole ha il nome e le sembianze di Bernadette Maryann Rostenkowski, e il primo incontro è stato imbarazzante e strano esattamente come tutti quelli che avevi avuto con altre donne prima di lei. In fondo, però, lo sapevi anche tu che in qualche modo quello era diverso. Bernadette è arrivata con la sua vocina stridula e una personalità che non può assolutamente essere contenuta nella sua statura, rivoluzionando la tua vita ma soprattutto la tua percezione di te stesso.

Sei passato dall’essere un uomo che credeva – senza alcuna ragione evidente – di avere successo con le donne a farcela con l’unica donna con la quale contava, scoprendo forse per la prima volta nella tua vita adulta cosa significa amare ed essere amati profondamente. E quando provi una cosa del genere cambia tutto, anche ciò che dalla vita sentimentale sembra essere ben distante.

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Howard in The Big Bang Theory

Prima di conoscere Bernadette eri l’unico dei tuoi amici a non avere un dottorato e a vivere ancora a casa di tua madre.

Dopo sei diventato un astronauta, realizzando un sogno che era in buona parte condiviso, e per primo sei diventato marito e padre (anche se per uscire dalla tua stanzetta ci hai messo comunque un bel po’). Sarebbe stupido negare il ruolo di Bernadette in tutto questo. Il punto è che quando una persona ci ama, quando vede in noi ciò che proprio non riusciamo a vedere in noi stessi, la percezione che abbiamo di noi comincia a cambiare, la sicurezza a farsi strada tra le incertezze. E ci sentiamo meglio. Abbiamo il coraggio di entrare in una navicella spaziale e volare fino alla Stazione Spaziale Internazionale, di fare le valigie e spiccare il volo – anche se in questo caso non letteralmente – da quella che è sempre stata la nostra base. Insomma, di prendere la nostra vita in mano. Essere amati, amare, ci fa crescere. E tu sei cresciuto, Howard Wolowitz.

Un personaggio nuovo e più maturo

Il tempo, le esperienze e le stagioni di The Big Bang Theory (qui una classifica dalla peggiore alla migliore) ti hanno cambiato, facendoti maturare forse più di quanto abbiano fatto i tuoi amici. In un gruppo di persone adulte che però sembrano troppo spesso dei bambini all’inizio tu eri forse il più immaturo, il più inconsapevole, ma sei diventato colui che per primo ha avuto il coraggio di crescere. Il tuo primo raggio di sole ne ha portati con sé tanti altri: la fiducia in te stesso, la consapevolezza di poter raggiungere i tuoi obiettivi e soprattutto quella di poter essere l’uomo che, per quanto non sembrasse, volevi essere anche prima di incontrare Bernadette.

No, l’ironia non l’hai persa, quella è lì intatta insieme alla passione per la scienza, per i fumetti e per le fibbie per cinture, perché queste cose sono parte di te. Ma tu sei un uomo diverso, sei una persona fatta e formata più di quanto fossi all’inizio un mammone, impacciato, nerd stereotipato. E forse sarai più Froot Loops che Rocket Man, ma il cielo sopra di te è libero come non mai.