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Serie TV - Hall of Series » Gotham » Da Ian Gallagher a Jerome Valeska: una storia di ordinaria follia

Da Ian Gallagher a Jerome Valeska: una storia di ordinaria follia

Ormai voi tutti conoscete bene noi di Hall of Series e, soprattutto, avete avuto spesso a che fare con i nostri deliri. Oggi voglio cimentarmi, per la seconda volta, in un articolo senza capo né coda. Vi parlerò di Ian Gallagher, uno dei protagonisti della tanto discussa Serie Tv Shameless, e di Jerome Valeska, un villain che è apparso in poche puntate di Gotham ma che ci ha lasciati particolarmente affascinati.

Il modo in cui vi racconterò la storia di questi personaggi, tuttavia, è un po’ fuori dal comune: dovrete pensare ai due come se fossero un’unica persona.

Seguitemi ancora una volta in un altro folle delirio!

Ian è il terzo dei fratelli Gallagher, figlio biologico di uno dei fratelli di Frank e nato, dunque, da un rapporto extraconiugale. Nonostante ciò, dopo aver saputo di essere soltanto il “fratellastro” degli altri cinque Gallagher, Ian viene comunque trattato come un fratello a tutti gli effetti. Infatti, nessuno fa mai caso al fatto che Frank non sia il suo vero padre. In fondo, chi dei Gallagher potrebbe davvero considerarlo un padre?

ian gallagher I problemi psicologici di Ian derivano, con molta probabilità, da sua madre. Tralasciando per un momento (se è possibile) il fatto che Monica sia fuggita via quando i suoi figli erano ancora dei ragazzini e, soprattutto, che né lei né suo marito si siano mai realmente curati dei loro bisogni, l’aspetto a cui faccio riferimento ora è proprio il bipolarismo della donna.

A quanto pare, infatti, il gene “sbagliato” è stato tramandato dalla madre al figlio facendo di Ian Gallagher un ragazzo bipolare. Abbiamo dunque modo di vederlo cimentarsi in azioni non propriamente comuni; rapire il figlio del proprio ragazzo pensando di essere inseguiti da chissà chi e tentare di rubare un elicottero appartenente all’esercito, in effetti, non sono proprio cose che la gente fa quotidianamente.

Vogliamo ricordare, però, il motivo per cui Ian Gallagher decide di arruolarsi nell’esercito, ancora minorenne, utilizzando il nome di suo fratello maggiore? Mickey Milkovich. Il dolore che Ian prova a causa della loro relazione segreta, infatti, è così forte che il ragazzo preferisce fuggire via lasciandosi tutto alle spalle. Ecco, in realtà già da questo momento i Gallagher dovrebbero allarmarsi, e invece la loro reazione è pressappoco: “Ian è sparito da mesi… beh, sarà in giro da qualche parte, tornerà”. Come, prego?! Ma andiamo avanti.

ian gallagher

Quando Ian torna a casa dopo molto tempo capiamo subito che c’è decisamente qualcosa che non va: nessun Gallagher è mai stato l’emblema della purezza, ma mai avremmo immaginato di vedere Ian lavorare come “ballerino” in una discoteca ed arrotondare il proprio stipendio facendo compagnia a tanti vecchietti arzilli e pieni di voglia di vivere. Successivamente lo vediamo attraversare un periodo di iperattività, ed anche qui nessuno fa particolarmente caso all’atteggiamento di Ian. D’altra parte non è strano che tuo fratello sia tornato dopo mesi da chissà dove e, soprattutto, che pare abbia una tarantola sempre attaccata addosso. Giusto? Ah, Gallagher, Gallagher.

Mickey e i Gallagher, tuttavia, comprendono realmente la gravità della situazione quando Ian cade nella depressione più profonda e rimane disteso a letto per giorni interi. A questo punto la famiglia di Ian decide di prendere in mano la situazione e lo fa ricoverare per ricevere un aiuto psicologico. Come ben sappiamo, però, Ian inizialmente non è particolarmente contento di prendere le proprie medicine…

E se, pur di non prendere i medicinali ed allontanarsi dalla sua famiglia e da Mickey, decidesse di fuggire in un’altra città? A Gotham, per esempio?

ian gallagher jerome valeska

Ian Gallagher decide di cambiare vita. Chi lo dice che un bipolare, per stare bene, debba necessariamente ricevere un aiuto psicologico? Monica ha infatti detto a suo figlio di accettarsi per com’è, pregi e difetti compresi, e Ian ha preso le sue parole fin troppo alla lettera, finendo per… aumentare i propri difetti.

Decide di cambiare nome: da questo momento in poi sarà Jerome Valeska ed inizierà a lavorare in un circo, dove troverà una donna che considererà come una seconda madre. Avere un’altra madre, per un ragazzo che già ha avuto una brutta esperienza con quella biologica, però, non si rivela essere una buona idea: Ian/Jerome, infatti, arriva ad ucciderla e finisce per essere interrogato dalla polizia di Gotham, alla quale confessa tutto rivelando di essere anche molto divertito da quanto sta accadendo. La sua risata sembra anche “leggermente” diversa da quella a cui eravamo abituati.

Ma insomma, quando uno è pazzo…

Viene quindi rinchiuso ad Arkahm, dove dimentica completamente di essere stato il dolce Ian Gallagher e, insieme ad altri psicopatici, forma il gruppo dei Maniax (mai nome fu più azzeccato) ed evade dal manicomio iniziando a seminare il panico tra le vie di Gotham.

ian gallagher jerome valeska

Ricordate il vecchio Ian costantemente iperattivo e con tanta voglia di fare? Ecco, è proprio lo stesso personaggio che troviamo in Gotham: sempre sorridente (fin troppo, forse) e, beh… alla ricerca di qualcuno da assassinare. Alla fine viene ucciso proprio da colui che lo aveva aiutato ad evadere, ma sul suo viso resterà sempre stampato un sorriso a dir poco inquietante.

Ora, come ben sappiamo, in realtà a Gotham nessuno muore mai davvero (sia benedetto Hugo Strange!); abbiamo la possibilità di rivedere il nostro caro Jerome Valeska? O magari ritornerà “guarito” e ci ritroveremo con Jim Gordon che dà la caccia ad un povero Gallagher?

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