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NCIS: Tony & Ziva 1×05 – Prigioni, colpi di scena e un pizzico di esitazione

Tony e Ziva in disparte mentre è in atto una evasione da un carcere di massima sicurezza

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ATTENZIONE: proseguendo nella lettura potreste incappare in spoiler su NCIS: Tony & Ziva.

Dopo quattro appuntamenti che avevano quasi trasformato il revival in una celebrazione della chimica tra protagonisti, NCIS: Tony & Ziva arriva al giro di boa. Il quinto episodio si prefigge l’intento di spingere ancora più in alto la posta in gioco. Una prigione ad alta sicurezza, rivelazioni a catena, un colpo emotivo che scuote le certezze e, naturalmente, quel bacio che continua a far parlare i fan.

L’episodio è ambizioso: prova a intrecciare spionaggio, dramma e una buona dose di cuore, mantenendo quella leggerezza che è diventata il marchio della serie. Ci sono momenti davvero riusciti, e un’energia che conferma quanto il format possa ancora sorprendere.
È vero. Alcune sequenze d’azione non hanno la brillantezza degli episodi precedenti, e la trama della prigione a volte sembra un po’ intricata, ma l’insieme resta piacevole e coinvolgente.

NCIS: Tony & Ziva, un’impresa complessa

Tony alle prese con le due donne più importanti della sua vita, in NCI: Tony & Ziva
Credits: Paramount+

La regia cerca il passo giusto tra tensione e leggerezza, e su più fronti ci riesce. I flashback, già apprezzati nelle puntate precedenti, qui funzionano come cortocircuito emotivo senza rallentare il ritmo: ci riportano al passato dei protagonisti e arricchiscono il presente con una profondità che rende più godibile ogni scelta narrativa. La fotografia, sempre curata, riesce a mantenere l’atmosfera sospesa tra spy story e commedia romantica. Mentre lo scorso episodio si era chiuso sul Danubio con un colpo d’effetto elegante, questo quinto episodio riporta tutti con i piedi per terra. Sistemando i nostri eroi all’interno di una spazio angusto e soffocante.

Le scene ambientate nella prigione mostrano qualche piccola incertezza, soprattutto nella gestione dello spazio e del montaggio, ma non compromettono il piacere complessivo dell’episodio. Più che un difetto vero e proprio, sembrano il prezzo pagato per l’ambizione di costruire un set complesso e di far muovere i protagonisti in un contesto insolito. La creatività c’è, e anche se la resa non è sempre fluida, è interessante vedere la produzione tentare strade nuove pur mantenendo il cuore della serie ben saldo.

Ambizione maggiore con risultati un po’ contrastanti

La volontà narrativa è chiara: dare alla trama un respiro più ampio, complicando la rete di intrighi e facendo crescere la posta in gioco emotiva. L’idea di infilare Jonah (Julian Ovenden) in prigione come parte di un piano più grande è intrigante. così come il suo rapporto con l’hacker serbo, che aggiunge un tocco da thriller internazionale. C’è un fascino innegabile nel modo in cui l’episodio cerca di intrecciare più linee: azione, rivelazioni, e il rapporto sempre sospeso tra Tony e Ziva dopo il bacio.

È vero che la dinamica della prigione appare un po’ ingarbugliata, con Jonah che cambia ruolo e costume con eccessiva facilità e un direttore che resta volutamente ambiguo, ma queste scelte testimoniano il desiderio degli autori di sorprendere lo spettatore, di tenere aperti più percorsi narrativi. La morte di Henry (James D’Arcy), per quanto prevedibile, riesce comunque a colpire emotivamente, donando gravità e spingendo i personaggi verso nuove responsabilità. Il percorso che porta a quel sacrificio avrebbe potuto essere meno esplosivo dando un respiro maggiore, ma resta apprezzabile lo sforzo di dare spessore drammatico a un episodio che non si limita a essere puro intrattenimento.

Weatherly e de Pablo reggono il palco (e non solo)

Qui non c’è storia: la forza di NCIS: Tony & Ziva continua a essere la coppia. Michael Weatherly porta in scena un Tony che sa essere giullare e compagno premuroso allo stesso tempo. La sua difficoltà a esprimere ciò che prova dopo il bacio, alternata a sguardi e battute che alleggeriscono la tensione, rende il personaggio tridimensionale e vicino al pubblico. Più di lui, sicuramente lei! Cote de Pablo offre una Ziva, per certi versi inimmaginabile. Che non rinnega il proprio passato ma lo mette a servizio del presente: una donna che non ha paura di lavorare su se stessa (la terapia è un dettaglio prezioso, davvero ben riuscito!) e che, quando serve, può ancora mostrare il lato di guerriera che i fan amano.

Il cast di contorno resta un punto di forza. Boris e Fruzsi, ai quali si aggiunge Claudette portano freschezza e ironia, senza cadere nella caricatura: sono personaggi che “funzionano” perché mantengono la loro dignità narrativa, contribuendo alla storia invece di ridursi alla linea comica.
Discorso a parte lo merita Henry. Idea nostra: nelle prossime puntate verrà ricordato da Tony attraverso dei flashback. Perché altrimenti è un peccato averlo perso per strada. Il suo infausto destino non ci permette di conoscerlo a fondo. Certo, il suo ruolo è il più classico tra quelli sacrificabili, e la sua uscita di scena lascia un segno emotivo autentico. Proprio per questo speriamo gli venga fatta giustizia. Soprattutto dal punto di vista narrativo.

NCIS: Tony & Ziva, a che punto siamo?

un brainstorming in viaggio per meglio riuscire a entra e uscire dal carcere
Credits: Paramount+

Se guardiamo al quadro complessivo, NCIS: Tony & Ziva continua a mostrare una stagione di qualità che lo rendono un prodotto fresco e piacevole. I flashback, probabilmente la parte più interessante perché riguarda i due protagonisti, restano ben dosati. Non solo riempiono i vuoti narrativi, ma regalano spessore emotivo e ci aiutano a capire meglio cosa muove Tony e Ziva oggi. La chimica tra Michael Weatherly e Cote de Pablo è ancora il cuore pulsante della serie. Anche quando la trama non è al massimo della brillantezza, il loro scambio mantiene viva la curiosità e il sorriso.

Il contorno, poi, funziona. I comprimari sono frizzanti e mai invadenti, personaggi secondari capaci di essere accattivanti senza rubare la scena. E, soprattutto, l’episodio sa regalare momenti emotivi veri, dal sacrificio di Henry alle esitazioni post-bacio, dimostrando di saper parlare al cuore dello spettatore. Il tono generale, anche nei passaggi più intricati, resta fedele a quel mix di azione e leggerezza che è ormai il marchio di fabbrica dello show. Insomma, fedele a se stesso.

Eppure, a cinque episodi dalla fine… A forza di sottolineare sempre le stesse cose che funzionano, ci accorgiamo che certi giudizi rischiano di diventare ripetitivi. Quasi che gli autori abbiano iniziato a esaurire gli espedienti narrativi. Questo episodio, pur godibile, lascia intravedere il bisogno di una nuova linfa creativa. La storyline di Tali, appena rilanciata, potrebbe portare quella ventata d’aria fresca di cui lo show ha bisogno. Ma, ed è un “ma” che aleggia con discrezione, servirà una particolare cura per evitare di appoggiarsi solo sui punti di forza consolidati, rischiando di rallentare l’evoluzione della storia proprio quando la posta emotiva si fa più alta.

Un piccolo inciampo che apre a nuove possibilità

Nel complesso, NCIS: Tony & Ziva conferma di essere una delle operazioni più riuscite del franchise. Una serie capace di rinnovarsi senza snaturarsi, che prende il meglio del passato e lo mette al servizio di un presente divertente e sorprendentemente tenero. Il quinto episodio, con i suoi alti e bassi, ha l’aria di essere una sorta di esperimento. Un momento in cui lo show misura i propri limiti mentre tenta di alzare l’asticella.

Se alcune scelte nella trama della prigione o nella gestione del sacrificio di Henry lasciano spazio a riflessioni su come affinare meglio il ritmo, il nucleo della serie resta saldo. La chimica tra Weatherly e de Pablo, i comprimari che funzionano, e quella leggerezza che impedisce anche alle scene più tese di diventare cupe.

Adesso che la questione di Tali entra nel vivo, c’è l’occasione perfetta per rinfrescare il racconto e dare nuova linfa a un intreccio che rischierebbe, altrimenti, di ripiegarsi su se stesso. Più che un presagio funesto il “ma” che aleggia risulta uno stimolo. Gli autori hanno tra le mani un materiale che può, e deve, ancora sorprendere. Purché non ci si adagi troppo sui punti di forza ormai chiari e consolidati rischiando di renderli pesanti e ripetitivi.
Per ora, la stagione resta più che convincente. Soprattutto ci lascia con la voglia di vedere come Tony e Ziva porteranno avanti questa avventura che continua a farci sorridere e tifare per loro.