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NCIS: Tony & Ziva 1×04 – Tra selfie, azione e un abbraccio da Titanic

Il quartetto di protagonisti in NCIS: Tony & Ziva

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ATTENZIONE: proseguendo nella lettura potreste incappare in spoiler su NCIS: Tony & Ziva.

Dopo aver visto il quarto episodio su Paramount+, possiamo dire che NCIS: Tony & Ziva continua a confermarsi per quello che è. Un mix scanzonato di azione, spionaggio e romanticismo maturo. Se nelle prime tre puntate il motore era la nostalgia, fortissima come il piacere di ritrovare Tony DiNozzo e Ziva David dopo anni di assenza, con il quarto episodio il gioco cambia. La serie smette di essere un semplice bentornato e diventa una commedia d’avventura che non si prende mai troppo sul serio, ma che lavora con attenzione su personaggi e dettagli.

Questa volta non basta emozionarsi al pensiero di “Tiva”: bisogna guardare come lo show riesce a raccontarli oggi, tra soluzioni improbabili a problemi apparentemente insormontabili, gadget bizzarri e un’intesa che non ha bisogno di effetti speciali per funzionare. È un episodio che mostra quanto NCIS: Tony & Ziva sia costruito con cura, pur restando un intrattenimento leggero.

Regia e messa in scena: flashback agili e una prua sul Danubio

La quarta puntata sorprende soprattutto per l’uso dei flashback. Spesso, in prodotti di questo tipo, il rischio è quello di appesantire la narrazione con sequenze retrospettive che spezzano il ritmo. Qui accade l’opposto: i ricordi del passato di Tony e Ziva sono inseriti con naturalezza, illuminano il presente e offrono contesto emotivo. Non c’è mai il senso di una pausa forzata: i flashback arricchiscono senza togliere slancio.

La regia trova anche il coraggio di giocare con il romanticismo senza scadere nel melenso. Il finale, con Tony e Ziva abbracciati sulla prua di un’imbarcazione che solca il Danubio, è un omaggio dichiarato a Titanic, ma calibrato: niente pose esagerate, solo un gesto tenero, reso ancora più elegante dal dettaglio della giacca che Tony poggia sulle spalle di Ziva. È un’immagine che comunica dolcezza e maturità, un modo elegante per chiudere un episodio che aveva alternato tensione, humor e sentimento.

NCIS: Tony & Ziva, spie, selfie e consapevolezza

Fruzsi si fa un selfie sotto lo sguardo perplesso di Boris
Credits: Paramount+

Dal punto di vista narrativo, il quarto episodio conferma la formula della serie: un caso spionistico condito da battute e piccole rivelazioni sulla vita privata dei protagonisti. Il pretesto dell’azione (una trappola ambientata in un matrimonio che serve a incastrare i cattivi) è brillante senza prendersi troppo sul serio.
Boris (Maximilian Osinski) e Fruzsi, i due hacker ormai ricorrenti, vengono trascinati nella vicenda con un ruolo che mescola imprevisti e simpatia.

La sequenza in cui Fruzsi (Anne-Marie Waldeck) decide di farsi il selfie che dà il la all’operazione salvando la situazione è emblematica: un gesto apparentemente frivolo (e contemporaneo) che diventa mossa decisiva. È il segno che la serie sa divertirsi con i cliché dello spionaggio, ma anche dare dignità ai personaggi secondari, senza relegarli a semplici spalle comiche.

Sul fronte dei protagonisti, la trama lavora soprattutto sui loro equilibri emotivi. Claudette (Amita Suman), l’efficientissima spalla destra di Tony, osserva che “le parole sono gratis”: un invito per Tony a parlare di più con Ziva. Il loro rapporto non è il classico tira e molla urlato tipico di tante coppie tv. Semmai quello di due adulti che affrontano frustrazioni e silenzi con i loro tempi, evitando la trappola dei belli e maledetti.

I protagonisti: così uguali eppure così diversi

Michael Weatherly continua a divertirsi nel ruolo di Tony DiNozzo. Qui riesce a unire il lato ironico che lo ha sempre caratterizzato a una maturità nuova. Tony è un padre capace, attento, presente: conosce Tali in ogni dettaglio. Questa dimensione domestica non toglie nulla al fascino avventuroso del personaggio, anzi lo arricchisce.

Cote de Pablo, dal canto suo, conferma che Ziva David è molto più di un archetipo d’azione. È ancora la guerriera del Mossad quando serve, ma non è prigioniera dei suoi traumi. Il fatto che vada in terapia, che sappia mostrarsi vulnerabile, che cerchi consapevolmente di cambiare, la rende tridimensionale. È un ritratto raro, soprattutto in serie che puntano spesso su protagoniste dure e pure incapaci di adattarsi, ancor meno rinnovarsi.

Tra i comprimari, l’abbiamo già detto, spiccano Boris e Fruzsi. I due attori riescono a costruire una coppia frizzante e credibile, lontana anni luce da quella dei protagonisti. Non sono supereroi sprezzanti, ma alleati concreti, capaci di prendersi rischi senza rubare la scena. Il loro equilibrio tra serietà e ironia è uno dei segreti del buon ritmo della puntata.

NCIS: Tony & Ziva, è già riuscita a cambiare rotta

Claudette, Ziva e Tony sbigottiti da Fruzsi
Credits: Paramount+

Nella scorsa recensione avevano sottolineato quelle criticità che sarebbero potute diventare un problema, capace di rovinare un prodotto più che buono. La principale legata all’aspetto relazionale tra Tony e Ziva. In questa puntata invece gli autori hanno dimostrato di sapere chiaramente dove vogliono andare a parare evitando di appesantire la storia con la situazione romantica dei protagonisti.

Il pregio principale di questo episodio di NCIS: Tony & Ziva è la leggerezza intelligente. Tutto è trattato con un tono scanzonato, ma dietro si avverte una cura sincera. I dialoghi sono scritti con attenzione: anche quando il ritmo è veloce, le battute non scivolano nel banale. La regia lavora su piccoli dettagli (lo scambio di sguardi durante i flashback, il modo in cui Tony sistema la giacca sulle spalle di Ziva) che danno spessore emotivo.

La serie riesce a bilanciare umorismo e tensione: alcune scene sono “spassose” nel senso migliore del termine, perché mostrano che il divertimento non è sinonimo di superficialità. E la capacità di inserire momenti romantici senza appesantire la storia è un ulteriore segno di maturità narrativa.

Il ritorno che sa di presente

Con la quarta puntata, NCIS: Tony & Ziva conferma di essere solo un revival nostalgico e diventa un prodotto che vive nell’oggi. Sa di avere alle spalle un’eredità gigantesca, ma non ne è prigioniero. Preferisce usare l’esperienza passata come strumento narrativo, non come zavorra. I flashback, l’intesa tra i protagonisti, i comprimari ben calibrati e l’equilibrio tra spionaggio e leggerezza dimostrano che la serie non si limita a compiacere i fan: vuole offrire un intrattenimento di qualità.

Non è un thriller cupo né un procedurale tradizionale. È una spy-comedy romantica che sceglie la via dell’eleganza sorridente. Funziona perché Weatherly e de Pablo hanno ancora la scintilla, ma anche perché la produzione sembra consapevole che il pubblico non vuole solo citazioni: vuole divertirsi e, magari, lasciarsi sorprendere da un po’ di emozione genuina.

NCIS: Tony & Ziva non è solo uno specchietto per allodole

Un trio affiatato osserva portare via Fruzsi, in arresto, in NCIS: Tony & Ziva
Credits: Paramount+

Dopo quattro episodi, possiamo dirlo senza remore: NCIS: Tony & Ziva è una serie che merita il suo posto nel catalogo Paramount+. Non pretende di cambiare il volto della tv, ma si guadagna ogni minuto di simpatia con professionalità e una spruzzata di romanticismo.

Tony e Ziva non sono più due agenti in preda a tensioni infinite: sono adulti che sanno ridere, riflettere, prendersi cura di una figlia e, se necessario, affrontare spie e sfide impossibili. Sono protagonisti che vivono un presente fatto di azione e consapevolezza, senza perdere quel fascino da vecchi amici che aveva fatto innamorare il pubblico.

Il quarto episodio di NCIS: Tony & Ziva ha spazzato via ogni dubbio dimostrandosi una serie capace di camminare con le proprie gambe e non un prodotto pensato solo per sfruttare milioni di fan. Con la sua leggerezza ben calibrata è in grado di conquistare chiunque perché merita davvero.

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