Vai al contenuto
Home » Recensioni

Dexter: Resurrection 1×07 – Una delle puntate più adrenaliniche viste fin adesso

Ogni giorno proviamo a raccontare le serie TV con la stessa cura e passione che ci hanno fatto nascere. Se sei qui, probabilmente condividi la stessa passione anche tu. E se quello che facciamo è diventato parte delle tue giornate, allora Discover è un modo per farci sentire il tuo supporto.

Con il tuo abbonamento ci aiuti a rimanere indipendenti, liberi di scegliere cosa raccontare e come farlo. In cambio ricevi consigli personalizzati e contenuti che trovi solo qui, tutto senza pubblicità e su una sola pagina. Grazie: il tuo supporto fa davvero la differenza.

➡️ Scopri Hall of Series Discover

È meraviglioso scoprire, episodio dopo episodio, quanto possa essere coinvolgente guardare Dexter: Resurrection. Ogni puntata vista finora – a eccezione di una quinta leggermente più sottotono ma comunque di buonissimo livello – è stata un puro spasso, un concentrato di colpi di scena, scelte imprevedibili e decisioni che confermano, ancora una volta e dopo 19 anni, la mente brillantemente calcolatrice del protagonista. E, come da copione, anche in questo episodio la regola non ha conosciuto eccezioni: nessun tentennamento, nessuna esitazione. Al contrario, più le situazioni si complicano, più Dexter riesce a venirne a capo nel modo più ingegnoso possibile.

E puntualmente, noi spettatori tremiamo. Il secondo prima di una decisione urliamo alla televisione di non farlo, che è un errore, che così si esporrà troppo. E puntualmente, Dexter ci dimostra il contrario, piegando a suo favore situazioni che sembravano comprometterlo irrimediabilmente. Anche in questo settimo episodio, Dexter: Resurrection ha superato la prova, regalandoci una puntata che ha ricomposto i frammenti narrativi senza mai forzare gli eventi. Si è limitata a farci intravedere la catastrofe imminente, unendo i tasselli di un puzzle che promette un finale di altissimo livello.

In soli 55 minuti Dexter è stato ospite di Leon, ha eliminato il gemello di Gareth, neutralizzato i sospetti del ricco imprenditore, ha incontrato all’improvviso la detective e, nella stessa sera, Batista. Ma ha resistito. Ha tenuto testa a tutto, riuscendo a rimandare il momento della resa dei conti, se mai questa dovesse davvero arrivare.

La settima puntata di Dexter: Resurrection agita un po’ le acque ma senza provocare alcuno tsunami, facendoci vedere più chiaro il futuro e il significato di alcuni personaggi

Dexter e Leon in una scena di Dexter: Resurrection
Credits: Showtime/ Paramount+

Con il passare degli episodi i nodi iniziano lentamente a sciogliersi. E non parliamo soltanto di verità legate alla trama o di possibili colpi di scena futuri: ciò che viene a galla è anche il significato più profondo di alcuni personaggi all’interno di Dexter: Resurrection. Tra questi, uno su tutti sta assumendo un ruolo sempre più centrale: Leon, il ricco imprenditore che episodio dopo episodio si rivela essere molto più di una semplice figura di contorno. Il suo personaggio, infatti, finisce per incarnare qualcosa di ben più grande, diventando una chiave fondamentale per interpretare l’intera narrazione.

Più andiamo avanti, più riconosciamo in Leon un ponte evidente tra Dexter: Resurrection e la realtà che ci circonda. Attraverso Leon, infatti, la serie mette a fuoco la freddezza con cui la società contemporanea si rapporta al crimine: non più come qualcosa soltanto da condannare, ma come una fonte di intrattenimento morboso, fatta di teorie, ipotesi e discussioni online. Come se il delitto fosse solo un pretesto per vivere, in modo indiretto e sicuro, storie estreme e oscure senza mai soffermarsi davvero sull’orrore che esse trascinano con sé.

Ed è proprio su di lui che, in questo settimo episodio, Dexter: Resurrection spalanca uno spiraglio sul passato, raccontando l’origine dell’ossessione per i serial killer che oggi per Leon rappresentano l’intero universo della sua infanzia: la sintesi delle sue radici e la chiave che spiega ciò che è diventato. Come accennavamo anche nella scorsa recensione (che trovate qui), potrebbe essere proprio lui l’ultimo ostacolo, il piatto finale di quel menù che Dexter sta servendo con meticolosa determinazione. E anche in questa puntata, come ormai da tradizione, un altro piatto è stato consumato.

Dopo aver eliminato Gareth, Morgan ha risolto il problema del fratello gemello orchestrando un tentato omicidio seguito da una legittima difesa. Nonostante la fiducia guadagnata da Leon, la strada resta in salita: da quando è arrivato il club si è decimato, e Charley sembra nutrire sospetti sulla sua identità fin dal loro primo incontro. Il vero ostacolo, col passare del tempo, potrebbe dunque rivelarsi proprio lei. Ma prima di arrivare a quel punto, Dexter sembra intenzionato – nella prossima puntata – a sistemare Al / Raperonzolo, chiudendo così in modo definitivo il cerchio dei serial killer del club segreto.

Credits: Showtime/ Paramount+

Tempo di primi bilanci anche tra Dexter e Batista. Quest’ultimo sembra ormai intenzionato a non concedere tregua all’ex collega, intromettendosi nella sua vita privata e arrivando persino a nascondere un paio di AirPods nella sua auto per pedinarlo. Dopo tanti anni, lo scontro finale tra i due appare più vicino che mai, ma il destino potrebbe essere nelle mani di un altro personaggio chiave. Guardando all’evoluzione della stagione, infatti, non sarebbe strano se a mettere fine alla corsa tra il gatto e il topo fosse proprio Harrison Morgan.

Dopo tanto tempo, ha finalmente ritrovato suo padre. Un padre che, stavolta, sta davvero interpretando quel ruolo: lo accompagna ai corsi di orientamento, lo incoraggia a diventare poliziotto, indossa con orgoglio il cappello “Proud Dad”. Una pace ritrovata nel cuore di un caos che solo un passo prima stava per vederlo finire in manette da cui però suo padre lo ha salvato ancora una volta. Ed è proprio per questo che gli impulsi oscuri di Harrison potrebbero vacillare, messi a dura prova dalla minaccia di perdere tutto per colpa di Batista. Ma questa, naturalmente, è solo una teoria che solo le prossime puntate potranno confermare o smentire.

Dexter: Resurrection ci dà così appuntamento al prossimo episodio con una delle puntate più adrenaliniche viste finora. Una corsa serrata, fatta di ostacoli da superare e trappole da disseminare lungo il cammino, nel tentativo di rallentare chiunque sia sulle sue tracce. Una puntata in cui abbiamo creduto, più volte, che ogni scelta fosse un errore, ogni mossa un azzardo. Ma che, invece, si è rivelata ancora una volta all’altezza della mente di Dexter.

E non è tutto. Questo episodio ci ha trascinati indietro nel tempo con la forza di un’onda narrativa, ricomponendo i frammenti di quell’universo monumentale che il franchise ha pazientemente costruito negli anni. Siamo tornati a James Doakes, a New Blood, ai volti, alle ombre e ai traumi che hanno forgiato l’identità profonda di questa serie.

Ogni tassello si è incastrato con precisione chirurgica, non per nostalgia, ma per ricordarci il potere che ha una narrazione quando non rinnega il proprio passato. Dexter: Resurrection non si limita a continuare la storia: la eleva, la espande, le dà nuova linfa, senza mai smarrire le radici da cui tutto è iniziato. Se solo tutti i sequel capissero la lezione che Dexter sta condividendo episodio dopo episodio, il timore dei grandi ritorni lascerebbe il posto a ciò che davvero conta: la speranza di assistere a qualcosa di grande. Di leggendario, ancora una volta. Perché forse, chi lo sa, magari il passato a volte può ripetersi davvero. Come sta succedendo adesso.

Segui Dexter: Resurrection insieme a noi! Iscriviti alla newsletter e ricevi le recensioni di ogni episodio appena escono direttamente sulla tua email 👉 Iscriviti qui