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Damon Lindelof, showrunner della serie tv Watchmen, ha parlato della seconda stagione e della sua volontà di farla divenire antologica.
Lo show si è rivelato un progetto ambizioso, e lo showrunner ha usato l’universo di Watchmen per esplorare una storia profonda e potente sull’ingiustizia razziale negli Stati Uniti. Il tutto mentre si basava sulla tradizione dei fumetti scioccanti e spesso cupamente divertenti.
La stagione di debutto si è conclusa dopo nove episodi: quest’ultima puntata sembrava più un finale di serie che ha concluso tutti i principali punti della trama introdotti nello show. L’idea per la prossima stagione di Lindelof è che l’universo televisivo di Watchmen continui in modi meno tradizionali, indipendentemente dal fatto che sarà coinvolto o meno nel progetto.
Lindelof ha detto di essere interessato a una seconda stagione di Watchmen « allo stesso modo in cui sono interessato a tutto ciò che si chiama Watchmen. Lo trovo interessante, dove la storia potrebbe andare avanti».
Lo showrunner ha continuato dicendo che la serie televisiva «può ospitare uno spazio molto più ampio di narrazione».
Un formato antologico potrebbe essere il modo migliore per andare avanti con Watchmen. Un esempio di serie televisive antologiche dal grande successo sono Fargo e True Detective, dove ha prosperato il premio Oscar Mahershala Ali. La serie televisiva dell’HBO non seguirà la strada di American Horror Story nel far tornare gli stessi attori principali per ogni stagione. In ogni caso, non si può mai essere troppo certi di nulla.
La prima stagione si è conclusa con una nota perfetta: rispecchiava l’ultimo pannello dei fumetti originali di Moore e Gibbons, ma allo stesso tempo è rimasto fedele all’etica di Watchmen secondo la quale niente finisce mai. Riprendere in modo semplicistico da dove le cose sono state interrotte rischierebbe di annullare l’impatto emotivo creato. Ciò potrebbe essere evitato adottando l’approccio antologico, ma anche allora richiederebbe una nuova idea per giustificare davvero il progresso.
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