Ogni giorno proviamo a raccontare le serie TV con la stessa cura e passione che ci hanno fatto nascere.
Se sei qui, probabilmente condividi la stessa passione anche tu.
E se quello che facciamo è diventato parte delle tue giornate, allora Discover è un modo per farci sentire il tuo supporto.
Con il tuo abbonamento ci aiuti a rimanere indipendenti, liberi di scegliere cosa raccontare e come farlo.
In cambio ricevi consigli personalizzati e contenuti che trovi solo qui, tutto senza pubblicità e su una sola pagina.
Grazie: il tuo supporto fa davvero la differenza.
➡️ Scopri Hall of Series Discover
The Last of Us racconta una storia ambientata vent’anni dopo lo scoppio di una brutale pandemia da Cordyceps, un fungo che nella finzione narrativa trasforma gli esseri umani in mostri simili a zombi.
Le suggestioni dovute alla serie hanno portato molti a chiedersi se effettivamente un fungo tale possa nella realtà attaccare anche l’uomo provocando un’epidemia simile a quella vista nello serie HBO (e secondo lo sceneggiatore Craig Mazin dovremmo ridimensionare il confronto tra serie tv e realtà).
L’apocalisse di The Last of Us è improbabile, ma è in aumento il rischio di malattie fungine
Come riporta Slashfilm, il dottor Scott Roberts, docente infettivologo all’università di Yale, afferma che l’apocalisse di The Last of Us non è realistica, ma lo è la crescente minaccia di patogeni fungini.
L’Ophiocordyceps unilateralis è un tipo di fungo che infetta il cervello delle formiche e si diffonde nell’ospite, prendendo il controllo dei loro muscoli e indirizzandoli a eseguire i suoi ordini. Secondo il dottor Roberts il Cordyceps non presenta alcun rischio di infezione per gli esseri umani: “Esistono milioni di specie diverse di funghi e muffe in natura che non causano alcun tipo di infezione negli esseri umani, e questa è una di quelle. Un Cordyceps che infetta una specie di formica non può infettare nemmeno altre specie di formiche”.
Tuttavia, sebbene un’apocalisse da Codyceps non sia all’orizzonte, il rischio di malattie fungine è in aumento. Nell’universo di The Last of Us, l’aumento delle temperature fa sì che il Cordyceps si evolva e si adatti alla temperatura corporea umana. In qualche modo questo corrisponde alla realtà: il cambiamento climatico con l’aumento delle temperature è un fattore di rischio per le malattie fungine. Roberts afferma: “Ciò che mi preoccupa come infettivologo è un fungo relativamente nuovo chiamato Candida auris. Questo fungo si diffonde da persona a persona, cosa che non era mai stata segnalata prima”. Identificato nel 2009, il fungo prospera a temperature elevate causando gravi infezioni, soprattutto a chi ha un sistema immunitario debole.
Sebbene quindi The Last of Us possa essere considerata finzione e non realtà, Roberts afferma che tra gli infettivologi c’è un sentimento di gratitudine per la crescente consapevolezza relativa alle infezioni fungine: “La serie non è realistica, ma grazie ad essa probabilmente patogeni come la Candida auris riceveranno maggiore attenzione ora. Questo non farà che aiutarci.” Noi vi lasciamo con la recensione dell’ultimo episodio in onda, il quinto.
📚 1000 Serie TV in 10 Parole
Il nostro nuovo libro che racconta 1000 serie in sole 10 parole, senza spoiler. Un viaggio tra classici, cult e piccole gemme da scoprire o riscoprire.







