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The Boys – Eric Kripke ritiene «francamente sorprendente» una delle critiche più diffuse alla serie

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The Boys è uno dei grandi successi di Prime Video, e il successo è un pugno nello stomaco all’era del politicamente (troppo) corretto; d’altronde il suo non preoccuparsi di essere politically correct è uno dei cinque punti di forza della serie.

La serie, comunque, non è immune alle critiche, tra cui quella di aver raffigurato personaggi e atteggiamenti di estrema destra nella sua serie sui supereroi.

Il creatore di The Boys parla di quest’aspetto

In un’intervista con The Hollywood Reporter, il creatore della serie Eric Kripke ha ammesso di essere stato soggetto a diverse critiche per questa scelta di trama. Nell’intervista Kripke parla dei temi antifascisti della serie, e sottolinea la “sottile” critica sociale della sua opera. Ecco le sue parole:

Il mito dei supereroi stessi – sebbene spesso creato da giovani scrittori ebrei negli anni ’30 e ’40 – non si applica in modo così pulito oggi, perché ci sono questi innegabili aspetti discriminatori. Sono lì per proteggere l’America bianca e patriottica. Questo è ciò per cui sono stati progettati, questo è ciò che fanno. Stanno proteggendo lo status quo. Quando lo status quo è problematico, diventano avversari – non più il tuo eroe. E penso che l’ideale dei supereroi sia stato scritto da molte persone che a quel tempo stavano facendo del loro meglio per adattarsi e svanire nella società bianca americana.

Ma non viviamo più in quell’epoca. Quindi il mito del supereroe, preso alla lettera, è lì che inizia a diventare deviante. Perché stanno proteggendo un mondo che non esiste e non dovrebbe esistere.”

L’intervistatore sottolinea che la serie è stata accusata di promuovere il “fanatismo anti-bianco”. A ciò Kripke risponde: È francamente sorprendente per me che sia considerata ‘controversa’ la scelta di rendere i nazisti i cattivi. Per qualche ragione, ora è una scelta ‘provocatoria'”.

Eric Kripke parla di Stormfront e i social media

Continua parlando di Stormfront, dicendo: “Per quanto riguarda Stormfront, non c’era nulla di specificamente personale dietro. Solo, è che odi0 il razzismo in tutte le sue forme.”

E poi commenta anche l’uso dei social media, che troviamo anche all’interno della serie:

“La supremazia bianca che vedo ai giorni nostri è mascherata dai social media. Spesso sono giovani molto attraenti che usano i social media meglio di noi e si presentano come liberi pensatori e fuori dagli schemi – quando in realtà stanno semplicemente spacciando la stessa mer*a che le persone hanno spacciato per migliaia di anni.”

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