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La definizione di “capolavoro” andrebbe sempre presa con le pinze. Noi, dal canto nostro, lo sappiamo fin troppo bene: abbiamo affrontato spesso il tema, cercando sempre di scindere realmente cosa possa essere davvero un capolavoro e cosa non lo sia. Di conseguenza, colpiscono particolarmente le dichiarazioni rilasciate negli ultimi giorni dal regista Shawn Levy a proposito del finale di Stranger Things, in arrivo il prossimo 1 gennaio (l’ultima delle tre parti in cui è stata suddivisa la stagione conclusiva).
Intervistato da Collider, il regista di Stranger Things si è così lasciato andare ad alcune frasi piene di entusiasmo. Eccole: “Dopo aver visto la versione definitiva dell’episodio finale dell’ultima stagione di Stranger Things, posso dire che è un capolavoro. I Duffer hanno fatto centro. Quindi, voto perfetto: 10 su 10. E so che sembra che stia promuovendo la mia serie, ma lo dico con grande deferenza e immenso rispetto per Matt e Ross, che hanno scritto e diretto quell’episodio finale. È così profondamente appagante e commovente. Devo dire che mi ha distrutto”.
Così speriamo che sia. Ma c’è un timore a riguardo. Dopo aver atteso quanto abbiamo atteso e aver costruito un personalissimo finale di Stranger Things nelle nostre menti, il rischio di rimanere delusi è molto alto.
Non perché si abbia qualsivoglia dubbio sulle qualità dei Duffer, sia chiaro: i due autori le hanno esplicitate fin troppo chiaramente nell’ultimo decennio (e non solo). Tuttavia, è inevitabile uno stacco tra aspettative tanto alte e ciò che vedremo sullo schermo. A prescindere da quello che vedremo. Le parole di Levy, allora, sono piuttosto coraggiose: siamo nel bel mezzo di una campagna promozionale massiva e sono normali, da un lato. Dall’altra, un capolavoro è un capolavoro. E l’auspicio, a questo punto, è che il finale di Stranger Things lo sia sul serio. Ne riparleremo dal 27 novembre in poi.
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