Ben Stiller parla di una delle teorie più popolari su Scissione. E sembra divertirsi parecchio.
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Torniamo su Ben Stiller e sul suo rapporto con Scissione, serie tv della quale ha diretto più puntate e in cui è impegnato direttamente fin dalla prima stagione. Nella giornata di ieri, tuttavia, avevamo annunciato la sua rinuncia alla regia della terza stagione. Nessuna frizione: il rapporto con Scissione è sempre fortissimo e non si tratta di un addio.
Oggi, invece, parliamo di una teoria commentata da Stiller nel corso di un intervento al podcast WTF di Marc Maron. E che teoria. La teoria delle teorie, per parte del fandom. Anche se in realtà, a dirla tutta, ci sentiremmo di esprimerci con termini molto simili a quelli utilizzati dall’artista. Secondo la teoria, infatti, la vita degli Innie di Scissione, le “versioni interne” dei protagonisti, sarebbe letteralmente… infernale.
Cioè, in pratica: la Lumon sarebbe l’inferno. Stop: la teoria è tutta qui.
In ogni caso, Stiller è chiaro: “Diventa, in un certo senso, un posto di lavoro, ma loro sono, tipo, forse all’Inferno… non lo sappiamo. Tra l’altro, non è quello che è“. E poi dice una cosa che potrebbero aver pensato tanti fan di Scissione: “Questa sarebbe la cosa più ovvia: sono all’Inferno”
Insomma: vista la complessità eccezionale della serie tv, una delle migliori degli ultimi anni e capace di mostrare al mondo il potenziale gigantesco di Apple TV+, bisognerà impegnarsi di più per elaborare teorie davvero convincenti sul futuro di Scissione. In ogni caso, è un bene: le teorie restituiscono una sfera comunitaria alle serie tv e permettono al pubblico di ricoprire un ruolo attivo all’interno di una sorta di “gioco interattivo”.
Il regista di Scissione, comunque, chiude così: “Non ero mai stato in quel mondo [della fantascienza] prima, ed è fantastico. È fantastico. Ed è davvero divertente! È divertente, perché poi pensi: ‘Oh wow, in realtà, se lo facciamo in modo deliberato, può essere davvero divertente dare alle persone la libertà di elaborare queste teorie”‘. Siano benedette le teorie, allora. Anche quando non sono convincenti.
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