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Russell Crowe rivela il vero motivo per cui ha rifiutato il ruolo di Aragorn ne Il Signore degli Anelli

Quando pensiamo a Russell Crowe, non possiamo non ricordare uno dei suoi ruoli più noti: Il Gladiatore.

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L’attore di origini neozelandesi ha cominciato la sua carriera nel 1990 e da allora ha recitato in innumerevoli pellicole, ma ha dovuto attendere dieci anni prima di raggiungere la vera notorietà. È stato il personaggio del generale romano Massimo Decimo Meridio ad averlo trasformato in una vera stella e ad aver cambiato per sempre la sua vita. Grazie a Il Gladiatore Russell Crowe ha vinto il suo primo e unico premio Oscar come miglior attore protagonista. Nonostante questo, l’attore dopo anni si è scagliato contro Il Gladiatore: «La sceneggiatura era spazzatura». Ma sapevate che gli era stata offerta la possibilità di vestire i panni di un altro personaggio entrato nella storia del cinema? La star avrebbe potuto recitare nella saga fantasy de Il Signore degli Anelli. Leggi qui la nostra classifica dei migliori prodotti della saga de Il Signore degli Anelli.

Gli Studios volevano che fosse Russell Crowe ad interpretare il guerriero Aragorn ne Il Signore degli Anelli. Tuttavia l’attore ha deciso di rifiutare e ha spiegato perché non ha alcun rimpianto.

Peter Jackson ha scelto di affidare a Viggo Mortensen il ruolo iconico della saga di J.R.R. Tolkien, ma inizialmente aveva parlato con Russell Crowe per offrirgli la possibilità di entrare nel cast. L’attore ha raccontato in un’intervista, rilasciata alla versione britannica di GQ, di aver avuto una chiacchierata con Peter Jackson in merito al ruolo, durante la quale si era reso conto che il regista era contrario alla sua presenza nel film. Probabilmente gli Studios volevano puntare su Russell Crowe, per cavalcare il successo de Il Gladiatore, mentre Peter Jackson non era d’accordo. Quando si è reso conto di questo, l’attore ha giustamente deciso di fare un passo indietro. Secondo quanto ha riportato Variety, l’attore ha detto nell’intervista:

In realtà non ho rimpianti. Sentivo che la decisione spettava allo studio, non al regista. Ho parlato con Peter Jackson al telefono e non mi ha detto il tipo di cose che i registi ti dicono se stanno davvero cercando di coinvolgerti in un progetto. Ho avuto la sensazione che avesse già in mente qualcun altro. E sapevo che, se mi fossi fatto avanti e avessi detto di sì, lo avrei ostacolato. Veniamo dallo stesso posto. Quindi c’è stata una sfumatura in quella conversazione che altre persone non avrebbero potuto cogliere. Siamo entrambi neozelandesi, e a modo suo, senza che lui dicesse nulla di negativo, mi ha fatto capire che aveva un altro piano. Quindi ho lasciato stare.”

E a proposito di Russell Crowe, l’attore ha rivelato: «Ho origini italiane». E sapevate che proprio per questo motivo vorrebbe interpretare Silvio Berlusconi?

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