No, a quanto pare Vince Gilligan non ama l’intelligenza artificiale. E sì: stiamo utilizzando un eufemismo. L’autore di Pluribus è stato chiarissimo in tal senso.
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Vince Gilligan è tornato. Lo straordinario autore di Breaking Bad, uno degli artisti più brillanti del nostro tempo, è una boccata d’aria fresca in un panorama sempre più improntato sull’omologazione. L’abbiamo evidenziato in un articolo a lui dedicato pochi giorni fa: il suo ruolo visionario rimette l’espressione più pura della creatività artistica al centro dell’attenzione, e il risultato è lo straordinario esordio di Pluribus. Dopo aver recensito le prime due puntate e averlo intervistato la scorsa settimana, concentriamo l’attenzione sul messaggio che compare nei titoli di coda, peraltro non inedito nel 2025 televisivo: “La serie è stata creata da esseri umani”.
Intervistato da Variety, l’autore di Pluribus ha allora chiarito con grande chiarezza che rapporto abbia con l’intelligenza artificiale. Fin troppa chiarezza: “Odio l’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale è la macchina per il plagio più costosa e dispendiosa in termini di energia al mondo. Credo che ci sia un’altissima probabilità che si tratti di un mucchio di stron***e. In pratica, si tratta di un gruppo di centimiliardari il cui obiettivo principale nella vita è diventare i primi triliardari del mondo. Credo che stiano vendendo aria fritta”.
E se l’intelligenza artificiale diventasse “una vera e propria entità senziente dotata di un’anima propria e quindi di una propria identità”?
L’autore di Pluribus è altrettanto esplicito: “[…] Se mai ci riuscissero, allora l’intera discussione sulla schiavitù dovrebbe tornare in primo piano. Questi triliardari vorranno fare soldi con questa cosa che ora è cosciente. È allora uno schiavo? A quel punto, è un essere veramente senziente, e questi stro**i della Silicon Valley lo monetizzeranno contro la sua volontà, giusto? Questa è la storia che scriverei. Ma è stata fatta fino allo sfinimento”.
Quindi sì: Pluribus è stata realizzata esclusivamente da esseri umani. E si vede, eccome. Grazie, Vince Gilligan.
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