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Harrison Ford si è scontrato con Ridley Scott sul set di Blade Runner: «È stato un incubo»

Harrison Ford nella sua lunga carriera, iniziata nel 1963, ha partecipato a innumerevoli pellicole che sono entrate nella storia del cinema. Il pubblico tende a ricordarlo per i personaggi di Ian Solo e di Indiana Jones, che lo hanno fatto diventare una delle star più pagate di Hollywood. Ma l’attore è stato anche il protagonista assoluto di un’opera che è oggi considerata uno dei migliori film di fantascienza di tutti i tempi. In Blade Runner, l’adattamento del romanzo di Philip K. Dick diretto da Ridley Scott, vestiva i panni del cacciatore di replicanti Rick Deckard. Quando uscì nel 1982, il film spaccò la critica che lodò la profondità e complessità dei temi trattati, ma che non gradì il ritmo troppo lento e privo d’azione. Blade Runner ha resistito alla prova del tempo, diventando un cult, e lo stesso Ridley Scott riconosce che è il suo film più personale e riuscito.

Di tutt’altro avviso è Harrison Ford, che ha ammesso di non apprezzare la pellicola e di avere un pessimo ricordo del tempo trascorso sul set.

La lavorazione di Blade Runner ha stremato l’interprete di Rick Deckard, che doveva girare le sue scene quasi sempre di notte e sotto una pioggia battente. Non è stato questo però il motivo per cui il suo rapporto con Ridley Scott si è inclinato sul set. Harrison Ford ha raccontato in un’intervista del 1992, il cui contenuto è stato riproposto da Vice, che non era affatto d’accordo con la decisione di aggiungere la voce fuori campo alla pellicola. Secondo lui, si trattava di un’aggiunta inutile poiché il pubblico non aveva bisogno di una voce narrante per comprendere la storia. Ha detto nell’intervista:

Quando abbiamo iniziato a girare, era stato tacitamente concordato che la versione del film che avremmo realizzato fosse quella senza narrazione fuori campo. È stato un dannato incubo. Pensavo che il film funzionasse meglio senza la narrazione. Ma ora ero bloccato a ricreare quel racconto. E sono stato obbligato a fare le voci fuori campo per persone, che non rappresentavano gli interessi del regista.”

Dal momento che Ridley Scott non ha voluto seguire il suo consiglio e ha costretto Harrison Ford a registrare la voce narrante, l’attore non riesce ad apprezzare Blade Runner. Nel 2006, intervistato da Empire, ha ribadito che ogni volta che gli capita di riguardare il film, viene infastidito da quel dettaglio:

Ciò che ricordo più di ogni altra cosa, quando guardo Blade Runner, non sono le cinquanta notti di riprese sotto la pioggia, ma la voce fuori campo… ero comunque obbligato a lavorare per questi clown che sono arrivati e hanno ​​scritto una brutta voce fuori campo dopo l’altra.

E voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con le parole dell’attore?

L’avversione nei confronti del thriller fantascientifico, non ha impedito ad Harrison Ford di tornare nel sequel Blade Runner 2049, che è stato affidato alla regia di Denis Villeneuve.