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Game of Thrones: George R.R. Martin parla della situazione spin-off

Lo spin-off House of the Dragon ha dimostrato che il pubblico è pronto ad accogliere altre avventure ambientate nell’universo fantasy di Game of Thrones. Non sorprende che l’emittente televisiva HBO si stia affrettando a soddisfare la comprovata domanda del pubblico di ulteriori storie, annunciando di recente lo sviluppo di un sequel di Jon Snow e di un prequel sul personaggio Aegon il Conquistatore, oltre al via libera ufficiale a uno show di Dunk & Egg faticosamente intitolato Un Cavaliere dei Sette Regni: The Hedge Knight.

George R.R. Martin spiega lo status dei vari spin-off legati alla serie tv fantasy

Tutte queste recenti notizie sugli spin-off di Game of Thrones hanno naturalmente portato a interrogarsi sullo stato degli altri show che sono stati segnalati come in fase di sviluppo nel corso degli anni, e ora lo stesso George R.R. Martin è intervenuto in prima persona per fornire un resoconto, scrivendo sul suo blog Not a Blog:

“Nell’estate del 2016, quando la HBO ha iniziato a pensare agli spin-off, ho proposto loro due idee: la Danza dei Draghi, che a tempo debito è diventata HOUSE OF THE DRAGON… e Dunk & Egg. È successo sette anni fa (stento a crederci). La lezione è che lo sviluppo richiede tempo. Vedo in rete tutte queste storie su altri spin-off che sono stati uccisi o abbandonati… non so da dove prendano queste informazioni… e mi fanno solo scuotere la testa. Lo show di Nymeria è ancora in fase di sviluppo. Così come lo show di Sea Snake. Su quella è stata appena trascorsa un’ottima settimana di lavoro con gli sceneggiatori. E ce ne sono altri, sia live action che animati. Quanti avranno il via libera come Dunk & Egg? È impossibile dirlo. Quanto tempo ci vorrà? Dipende”.

Se alla fine la HBO seguirà i piani per tutti gli spin-off di Game of Thrones, avrà non meno di otto show in rotazione. Se da un lato ha senso che la rete si impegni a fondo sui contenuti legati alla serie madre, vista la necessità di rifornire il servizio di streaming Max, insieme alla rete HBO vera e propria, dall’altro è lecito chiedersi quale sia il limite al numero di show realizzabili che possono essere prodotti.

Prima o poi l’universo di Game of Thrones verrà abbandonato e, quando ciò accadrà, ci sarà sicuramente una rivalutazione da parte dei dirigenti della Warner Bros. Discovery.
La saga delle proprietà DC della WBD ha dimostrato che la stanchezza da franchising può essere un problema. Inoltre, non tutti i progetti approvati hanno la garanzia di vedere la luce, come ha dimostrato la debacle di Batgirl. Tutto questo per dire che, sebbene Game of Thrones sembri oggi un franchise in ottima salute, le circostanze possono cambiare all’improvviso e le azioni in risposta al cambiamento delle circostanze possono talvolta essere piuttosto drastiche e deludenti.

Sebbene sia una buona notizia sapere che gli spin-off citati negli anni di Game of Thrones sono ancora in corso, è forse il caso di ricordare le parole di cautela dello stesso Martin su quanto sia oscuro e pieno di terrori il processo di sviluppo, e di essere realistici quando si calcola la probabilità che ogni spin-off riportato alla fine fornisca i contenuti promessi.

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