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And Just Like That – Sarah Jessica Parker e l’autore commentano il controverso finale, molto criticato negli ultimi giorni

And Just Like That: arrivano i commenti al finale

Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul finale di And Just Like That.

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No, non sta piacendo affatto. A quasi una settimana dalla messa in onda del finale, è ancora il momento dei commenti sul finale di And Just Like That. Un finale definitivo, visto che la serie è stata cancellata dalla HBO dopo tre stagioni. Noi, dal canto nostro, l’abbiamo affrontata nella recensione conclusiva con una certa nettezza, mentre nel corso della stagione i pareri erano stati più positivi.

In ogni caso, a parlarne sono ora due diretti interessati: Michael Patrick King, ideatore della serie, e Sarah Jessica Parker, storica interprete di Carrie Bradshaw.

Queste le loro parole, riportate da Vanity Fair.

Sarah Jessica Parker ragiona in particolare sui differenti approcci del pubblico di And Just Like That: “Penso che Carrie sia stata forte; penso che sia stata debole. È l’onda naturale che gli esseri umani cavalcano. Non ho mai pensato che le decisioni prese in questa stagione fossero in alcun modo una risposta, ma ogni decisione che prendi si basa su informazioni provenienti dal tuo passato. Che tu ne sia consapevole, tutto ciò influenza la scelta successiva”.

And Just Like That non cerca mai risposte assolute. “Carrie non deve parlare per tutti. La stagione si è conclusa deliberatamente con tanto amore. Miranda e Joy… capisci che qualcosa andrà bene per Miranda. Charlotte e Harry tornano insieme a letto… Non è mai stato: ‘Ecco un modo per essere’, perché è l’opposto di Sex and the City, ma piuttosto: ‘Non c’è un modo unico di essere una donna, non c’è un modo unico di essere in una relazione. Non importa cosa dica la società, puoi essere un individuo’”.

King è altrettanto chiaro sul finale di And Just Like That.

“Molte persone vorrebbero che Carrie stesse con qualcuno e vivesse per sempre felice e contenta, perché è questo che la società vuole che sia. Quello che abbiamo cercato di fare negli ultimi istanti è mostrare quanto sia frenetica, rumorosa e piena d’amore la vita di Carrie. Torna a casa, in questa casa bellissima e silenziosa che si è creata, e si toglie le scarpe. Susan Fales-Hill e io abbiamo scritto le parole, ma Sarah Jessica ha scritto la musica. Sarah Jessica che sceglie quella canzone e fa dire a Carrie ‘Sei tutto per me’ mentre si guarda allo specchio è un momento fondamentale della scrittura”.

E poi un confronto tra il finale di And Just Like That e quello di Sex and the City: “Penso che [i finali] parlino tra loro. Credo che riguardino l’evoluzione di una persona che capisce cos’è la crescita, o cos’è l’invecchiamento, come un vino. Diventa più profondo e più sicuro di sé. Sicuramente si parlano. La cosa bella dell’essere vivi è che vivi un momento e non sai cosa succederà dopo”.

A dirla tutta, gran parte delle critiche sul finale si sono concentrate sul fatto che nell’ultimo episodio non sia successo granché e che sia mancata una componente emotiva davvero forte, ma era importante motivare alcune scelte chiave, a loro volta non apprezzate da una percentuale significativa di appassionati.

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