4) Exterritorial
Un figlio che scompare, ma che nessuno giurerebbe di aver visto con te. Sara, un’ex militare tedesca con disturbo da stress post-traumatico, si ritrova a dover affrontare questo incubo dopo essere arrivata al consolato americano di Francoforte. Ma Joshua era con lei. Ne è certa. Eppure, nessuno lo conferma, nessuno lo ha mai visto. Sara non cede: sa che suo figlio è lì da qualche parte, e che qualcuno sta complottando contro di lei, cercando di manipolarla nel modo più subdolo e crudele possibile. Lucida come non mai, l’ex militare aspetta che il consolato si svuoti completamente per cominciare a cercare il figlio da sola, perché è lì che si nasconde. Dietro tutto questo si cela una vecchia conoscenza di Sara, decisa a vendicarsi per coprire un crimine di guerra avvenuto qualche anno prima.
Nonostante l’uso di diversi cliché e stereotipi, Exterritorial riesce a difendersi bene, offrendo un’esperienza claustrofobica e dalla tensione crescente. La prima parte della pellicola funziona meglio della seconda grazie a una narrazione che dimostra di saper giocare abilmente con la psicologia dei personaggi e con la percezione della realtà. La seconda parte perde di vista questo aspetto, dando spazio a una narrazione più adrenalinica e fisica che mette in secondo piano il lavoro psicologico costruito fino a quel momento. Se Exterritorial avesse proseguito sulla linea tracciata nei primi minuti, il risultato sarebbe stato decisamente diverso. Ma ha preferito non farsi mancare nulla, dando vita a un thriller d’azione che avrebbe potuto fare di più. Il pubblico, però, sembra aver apprezzato comunque il risultato. I dati, ancora una volta, parlano chiaro: ben 88 milioni di visualizzazioni, a un soffio dal podio.
3) La lista dei miei Desideri, uno dei film da vedere su Netflix più romantici
Apriamo il podio con la prima – e unica – commedia romantica presente in questa classifica. Con ben 96 milioni di visualizzazioni, La Lista dei miei Desideri conquista la terza posizione tra lacrime, fazzoletti e una dose massiccia di romanticismo. La pellicola non è infatti proprio un Carnevale di Rio (anche se, come detto nella recensione, non emoziona mai come dovrebbe) ma piuttosto una raccolta di desideri da esaudire lasciati da una madre alla propria figlia. Pochi giorni prima di spegnersi a causa di una lunga malattia, Elizabeth stila una lista di cose che sua figlia Alex dovrà fare, nonostante sia da sempre una giovane concreta, tutta lavoro e azienda di famiglia. Ma come ogni madre, Elizabeth sa bene quale sia il vero posto nel mondo per sua figlia.
E così, la madre la sprona a fare di più per sé, a non accontentarsi mai. Su quella lista, Alex trova la vita che non si è mai concessa, il coraggio che non ha mai trovato per compiere alcune scelte. Fino a quel momento, tutto aveva seguito la rotta della logica e della razionalità. Ma adesso deve cominciare a vivere davvero, incoraggiarsi, tenersi pronta a tutto ciò che la vita ha da offrire e accogliere ogni imprevisto, imparando a smettere di avere paura di tutto ciò che non conosce.
Ed è proprio nel bel mezzo di questa riscoperta di sé che Alex conosce due giovani ambiziosi. Da una parte, la sicurezza rassicurante di una relazione che va esattamente come dovrebbe; dall’altra, il salto nel vuoto, l’amore che ti travolge e che non si lascia addomesticare. La Alex di qualche mese fa avrebbe scelto senza esitazioni un amore perfetto, misurato e ordinato, ma quella di oggi potrebbe non essere più così certa. Per conoscere la risposta, sapete già cosa fare.
