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Serie Tv da maneggiare con cura: Lore, l’antologia dell’orrore che racconta il lato più oscuro del mondo

Holland Roden in una scena di Lore
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L’altra faccia del cinema e delle serie tv, quella più “oscura”: in questa rubrica vogliamo proporvi perle (nere), titoli seriali e cinematografici controversi, con tematiche e ambientazioni conturbanti. Piccoli gioielli di serie B solo di nome: il genere di film e serie tv da non vedere con i genitori. E oggi, per l’occasione, vi proponiamo Lore, l’antologia dell’orrore dai  produttori di The Walking Dead e X-files.

Sarà la voce di Aaron Mahnke il veicolo privilegiato di questo viaggio nell’orrore. Saranno i suoi accenti, le pause calibrate, i sussulti studiati. Attraverso lui, scopriremo il volto più autentico delle leggende metropolitane: la loro origine, l’istante esatto in cui, secoli fa, tutto ha avuto inizio. Sono nate le leggende, i racconti, l’inquietante sensazione di non essere mai davvero soli, neanche in una stanza. Tutto questo è il risultato di un lavoro rigorosamente documentato da Aaron Mahnke, che con le sue ricerche ha scelto di dar vita a un podcast capace di trasportarci nel tempo, fino a visualizzare l’alba di ogni mito. Di ogni creatura che oggi popola la letteratura del mistero, delle superstizioni, delle credenze popolari. Qui, ogni elemento trova una spiegazione, rivelandoci perché conosciamo ciò che conosciamo e perché in questo modo.

Un racconto di questo calibro, inevitabilmente, aveva tutte le caratteristiche per evolversi. Per ottenere un supporto visivo che potesse raccontare, attraverso le immagini, l’origine di ogni leggenda. Ed è proprio per questo che il podcast si trasforma presto in una Serie Tv antologica – due stagioni da sei episodi ciascuna – che utilizza le parole di Aaron Mahnke come filo conduttore, una voce narrante che accompagna racconti provenienti da epoche remote, frammenti di un passato che ha dato forma ad alcune delle più oscure e inquietanti leggende metropolitane.