Landman 2×01 – La Recensione del primo episodio: l’alba di una nuova stagione

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su Landman 2×01!!

Dall’alba al tramonto. È in questa cornice temporale che è inscritta la premiere della seconda stagione di Landman, la serie tv di Taylor Sheridan appena tornata su Paramount+. Lo show aveva fatto la sua comparsa sugli schermi nella primavera 2025, meno di un anno fa. La seconda stagione arriva in autunno, dopo il successo travolgente dei primi episodi. Dall’alba al tramonto, dicevamo. Tra il sapore di una promessa e il preannuncio di un declino. Tra la morte di Monty Miller e il sorgere di una nuova fase nella vita della M-Tex Oil. Landman 2 riparte dal capezzale di Monty per tracciare il nuovo percorso della compagnia nel folle mercato del petrolio. È un gigantesco Far West pieno di cowboy pronti a calpestare l’avversario per un barile in più.

Landman è la terra dell’oro nero, dei milioni di dollari che piovono a cascate nei pozzi senza fondo di miliardari famelici e sprezzanti. È una terra aspra e desolata in superficie, ma così opulenta e fertile in profondità. E a vigilare sui pozzi e sui dollari c’è sempre lui, Tommy Norris, con la stessa fronte corrugata di sempre. È come se non fossero mai trascorsi questi otto mesi che ci separano dalla prima stagione di Landman. Lo show si ripresenta con lo stesso cromatismo, la stessa lentezza, gli stessi personaggi e la stessa punta di tristezza ad attraversargli lo sguardo. Billy Bob Thornton accoglie l’alba e resta a fissare il tramonto, in questo primo episodio di Landman 2. Quasi come se la serie volesse rassicurarci che sarà sempre lui il guardiano delle trame dello show, lui il punto fermo da cui ripartire.

D’altronde, il personaggio di Billy Bob Thornton è quello deputato a caricarsi sulle spalle tutto il carico di problemi relativo alla compagnia petrolifera e non solo.

Problemi personali e familiari si sovrappongono a quelli lavorativi, rendendo Tommy un uomo sempre più stressato e messo sotto pressione. Nel finale della prima stagione, con Monty Miller ricoverato in ospedale per un attacco cardiaco, Tommy ha dovuto tenere a bada i competitors e gestire le rivendicazioni del cartello della droga. Non una prospettiva rassicurante per il landman della M-Tex Oil. Quello che sospettavamo alla fine dell’ultimo episodio, si è rivelato esatto: Monty Miller ha tirato le cuoia, lasciando la compagnia alla moglie Cami. il personaggio di Jon Hamm alla fine ha mollato, sopraffatto dallo stress e dai ritmi di vita non proponibili a cui si era sottoposto.

Ora il testimone passa a sua moglie, un personaggio piuttosto sfuggente all’interno della prima stagione. Demi Moore aumenta all’improvviso il suo minutaggio in Landman. Il suo personaggio diventa tutto d’un tratto centrale, per cui dovremmo abituarci alla sua presenza sullo schermo. E questa è decisamente una buona notizia, perché Demi Moore entra subito in sintonia con lo show e riesce a rendere Cami un personaggio immediatamente interessante. La compagnia è ora nelle sue mani, essendo divenuta lei la proprietaria a tutti gli effetti. In questa nuova fase della sua vita, la donna sarà affiancata da Tommy, che Monty ha nominato Presidente della compagnia sul letto di morte, prima di fare la fine del coyote.

Ora l’obiettivo è quello di rendere il più indolore possibile il trapasso di potere.

Finanziatori e investitori sono spaventati dal passaggio di testimone, convinti che a Cami manchino l’intraprendenza, l’intuito e la spregiudicatezza del marito. Invece il personaggio di Demi Moore dà subito una risposta ben chiara a tutti. Il suo discorso iniziale nella premier di Landman 2 è una dichiarazione di intenti: la donna sarà ancora più spregiudicata del marito nel gestire gli affari della compagnia. È una promessa che sembra avere tutta l’area di voler mantenere, anche se sappiamo che la prova dei fatti potrebbe metterla in difficoltà. In questa inattesa transizione, il ruolo di Tommy non cambia poi molto. Il landman di Monty continuerà a risolvere problemi come sempre, sebbene le sue responsabilità siano all’improvviso aumentate in maniera esponenziale.

Già nella seconda metà della prima stagione, lo show aveva preso il colorito del dramma familiare. I problemi personali di Tommy avevano preso il sopravvento, lasciando spazio a una serie di filoni secondari che sono diventati il corpus caldo di questa serie. Ritroviamo così il solito Cooper alle prese con il suo sogno di gestire una compagnia petrolifera indipendente. Abbiamo visto crescere il ragazzo un passettino alla volta (e una tragedia dopo l’altra), fino a trovare una stabilità emotiva nella sua relazione con Ariana e gettando le basi del suo nuovo progetto lavorativo. I conti di Cooper erano esatti. Le trivelle hanno perforato i primi pozzi e stanno dissotterrando petrolio. Secondo una stima piuttosto attendibile, la compagnia del ragazzo dovrebbe fruttare circa 10 milioni all’anno. Non male per un novellino.

La relazione con Ariana beneficerà di questo nuovo status o andrà incontro a nuove complicazioni? Il dramma familiare e personale di Cooper avrà molti più elementi su cui soffermarsi in questa seconda stagione.

L’altro pezzo della famiglia Norris è invece rimasto pressoché uguale a se stesso. Ainsley e Angela formano un’accoppiata devastante, pronta a sconvolgere e mettere sottosopra la tranquillità delle riserve petrolifere e la vita personale di Tommy. Ainsley ha appena ottenuto un posto alla Texas Christian University. La ragazza, che nella stagione precedente ha portato all’estremo il linguaggio di Landman, ancora non riesce a liberarsi dalle gabbie dello stereotipo in cui è stata infilata. Lei e sua madre, sebbene diano brio alla trama e la rendano più divertente con degli sketch esilaranti, sono ritratte come le classiche bionde che danno molta importanza agli aspetti materiali della vita piuttosto che ai valori veri.

Già nella stagione precedente sottolineavamo questo aspetto come uno dei pochi elementi deboli di Landman. Speriamo che in questa seconda stagione Sheridan sappia correggere un po’ il tiro e dare più profondità ai personaggi femminili. Tra le novità in arrivo con il nuovo capitolo, c’è però una new entry molto interessante. Sam Elliott è infatti entrato ufficialmente a far parte del cast della serie Paramount+. Vediamo il suo personaggio in una scena piuttosto breve del primo episodio, dove c’è un uomo in carrozzella che osserva il tramonto dal giardino di una casa di riposo. Dallo sguardo torvo e dai modi burberi capiamo subito che si tratta di un parente di Tommy. La scena finale di Landman 1 conferma il sospetto. Entrambi gli uomini, Tommy e TL, ricevono la notizia della scomparsa di Dorothy, la madre di Tommy. La famiglia Norris dovrà quindi confrontarsi con un nuovo arrivato, che potrebbe far emergere nodi irrisolti dal passato di Tommy.

Uno dei motivi per cui incamminarsi nella visione di Landman è sicuramente il suo eccezionale cast.

Accanto a Billy Bob Thornton, abbiamo già visto recitare Jon Hamm, adesso fuori dai giochi. Ma la seconda stagione darà in compenso molto più spazio a Demi Moore e porterà sulla scena Sam Elliott (che ha lavorato con Sheridan allo spinoff di Yellowstone, 1883), quindi sarà davvero difficile mollare la visione. Come se non bastasse, tra i credits della seconda stagione c’è anche un certo Andy Garcia, che abbiamo visto nel finale di Landman 1 impersonare uno dei boss del cartello della droga. Anche questo filone narrativo diventerà predominante man mano che andremo avanti con gli episodi, probabilmente già a partire dal prossimo.

Tommy era riuscito a salvarsi la pelle, nel finale di Landman 1 grazie proprio all’intervento di Andy Garcia. Ma il rapporto tra la compagnia petrolifera e i narcotrafficanti sarà molto più fitto nel prosieguo della stagione. Landman ha scelto per ora di muoversi sulla falsariga degli episodi precedenti. Lo show punta molto sui personaggi principali e sulla combinazione di dramma familiare e intrighi di potere per il controllo del petrolio. Anche se la premiere è parsa meno elettrizzante della prima, prevediamo che lo show possa assestarsi sugli stessi standard qualitativi della stagione precedente e (si spera) superarli.