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I 7 migliori film di animazione europei degli ultimi dieci anni

Flow

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Quando riflettiamo sui migliori film di animazione dei nostri tempi, il pensiero cattura in automatico le sequenze più celebri dei cartoni realizzati da Walt Disney o dal meraviglioso Studio Ghibli giapponese. Un leone qui, un genio della lampada là, un bambino che vola accompagnato da una fatina luminosa, un airone un po’ strampalato, dei batuffolini neri, e così via. I personaggi che hanno dipinto queste fantastiche storie per tutte le età, spesso hanno preso forma da libri o da miti e leggende folcloristici. Si sono trasformati da sagome di carta e inchiostro a figure colorate e parlanti, attive e in movimento.

Il merito di questo cambiamento lo dobbiamo alla magia del cinema, all’unicità dei disegnatori, alle menti creative di tutte le persone (centinaia) che stanno dietro l’origine di un’opera. Queste considerazioni condivise con voi sono scaturite successivamente alla visione dell’ultimo film di animazione di cui ho fruito sul grande schermo. Un prodotto del Vecchio Continente, per la precisione, che può rientrare a pieno diritto tra i grandi nomi (americani, asiatici e chi più ne ha più ne metta) di questo genere cinematografico. E così ho pensato: perché no? Perché non dedicare un articolo ai 7 migliori film d’animazione europei degli ultimi dieci anni? Eccoli qui, dunque. Uno più bello dell’altro.

1) Flow – Un mondo da salvare

Flow
Credits: Imdb

Meraviglioso, straordinario, magico, incantevole, eccezionale, commovente, tenero. Flow potrebbe essere descritto con un elenco infinito di elogi perché quando si esce dalla sala dopo la sua visione, lo si porta con sé per i giorni e le settimane successive. Il protagonista della storia, un gatto nero dai grandi occhi gialli, è lì, appisolato sul fondo del taschino della nostra coscienza, che è stata scossa e ribaltata come un calzino. Credo infatti che la buona riuscita di un’opera coincida con la durata e l’intensità dell’impatto emotivo che ha saputo provocare nello spettatore. E questo film ha raggiunto egregiamente entrambi gli obiettivi. Inoltre la tematica ambientalista viene filtrata da un punto di vista originale, ossia quello di alcuni animali appartenenti a specie differenti ma accomunate da un unico scopo: sopravvivere a seguito di una catastrofe naturale.

In Flow non ci sono dialoghi – o perlomeno, non esiste il linguaggio umano – ma solo i versi onomatopeici emessi dai protagonisti. Nonostante le evidenti diversità, il gruppetto riesce a comprendersi e a cooperare. Chi lo dice che l’aiuto e la collaborazione tra creature dissimili portano sicuramente alla perdita della propria identità? I politici, forse. O qualche individuo in malafede. Ma di certo non questi animali dai quali abbiamo molto da imparare, non ultima la saggezza di accettare il flusso (flow) della vita e dei suoi accadimenti. La squadra composta dal gatto e dai suoi compagni si traduce nel team di nazioni che ha lavorato alla realizzazione di questo progetto. Lettonia, Francia e Belgio si sono infatti aggiudicati due prestigiose statuette (Oscar e Golden Globe) per uno dei migliori film di animazione dell’ultimo decennio.

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