5) LA MANCANZA DI PERSONAGGI CARISMATICI ALL’INIZIO DELLA SERIE
Walter all’inizio della serie è un uomo sopraffatto. Dalla sua malattia, dalla sua famiglia e dai suoi studenti. Il suo percorso per diventare Heisenberg sarà così ben approfondito da risultare quasi impercettibile. Dunque all’inizio della serie, tra Walt che si improvvisa criminale dopo una vita ad abbassare la testa e Jesse che è talmente annebbiato da essere disarmante, manca un trascinatore. Insomma, un personaggio carismatico che tiri le fila.
Come detto, avevo trovato il mio protagonista ben prima di empatizzare con Walter. Si tratta di un uomo fondamentale nella trama di Breaking Bad, carismatico e sopra le righe quanto basta per, a parer mio, rubare la scena a qualunque protagonista: Saul. Saul Goodman è un stato l’asso nella manica di Vince Gilligan. Ma la sua carta non è stata giocata fino alla 2X08 e molti di coloro che hanno trovato Breaking Bad noiosa, hanno smesso di guardare la serie prima della sua introduzione. Sicuramente il personaggio di Saul Goodman ha aggiunto qualche bollicina allo show, e il suo arrivo apparentemente tardivo è secondo me estremamente tempestivo, se pensiamo a come le basi per l’arresto di Badger siano state ben posizionate durante le puntate precedenti.
Ma Saul è solo il primo in ordine di tempo, tra i personaggi con un grande ascendente introdotti dalla seconda stagione in poi. Pensiamo infatti a Mike Ehrmantraut e Gus Fring; entrambi carismatici e dotati di una forte personalità. Questi pezzi da novanta sono tutti assenti nella prima stagione, un occhio attento potrebbe essersi accorto dell’assenza di personaggi con un carattere trainante e dunque la fruibilità iniziale della serie potrebbe averne risentito. Nonostante questo Breaking Bad ha macinato successi come un treno in corsa macina chilometri, e niente può fermare questo treno. Niente!
