7) Chiudiamo con un’altra pietra miliare della storia recente di Black Mirror: Joan è terribile, con la partecipazione di Salma Hayek (qui trovate la vera storia a cui è ispirato l’episodio)
Joan è terribile è l’episodio d’apertura della sesta stagione di Black Mirror. Una riflessione irriverente e metacinematografica sul libero arbitrio e sulla sorveglianza digitale data dagli algoritmi. La storia segue Joan, una donna comune dalla vita piuttosto ordinaria. Una sera scopre sulla piattaforma streaming Streamberry una serie tv intitolata Joan Is Awful, in cui la sua vita quotidiana viene rappresentata in tempo reale con Salma Hayek nei suoi panni. L’episodio si sviluppa come un vortice surreale in cui realtà e finzione si confondono. Joan scopre che l’intera serie è prodotta da un’intelligenza artificiale in grado di generare contenuti personalizzati usando dati raccolti da smartphone e app. Ogni azione viene trasformata in narrazione, e ogni scelta viene immediatamente scritta, girata e trasmessa, eliminando ogni barriera tra realtà e spettacolo. Il risultato è una critica feroce alla cultura del contenuto, alla cessione inconsapevole dei propri dati e alla spettacolarizzazione del quotidiano.
Joan è terribile solleva domande fondamentali: siamo ancora padroni delle nostre vite quando ogni nostro dato può essere trasformato in narrativa? Cosa resta della nostra autenticità se l’immagine pubblica ci condiziona in ogni istante? Un sequel di questo episodio sarebbe oro colato per i fan di Black Mirror. Potrebbe ambientarsi in un mondo in cui Streamberry ha diffuso il format “is awful” in tutto il mondo, creando serie su milioni di persone in tempo reale. In questo contesto, potrebbe farsi spazio un movimento di persone che decidono di sabotare il sistema cercando di diventare invisibili. Il sequel potrebbe seguire una nuova protagonista – o persino una versione più consapevole della stessa Joan – che tenta di distruggere l’algoritmo di Streamberry. Il tema centrale diventerebbe dunque il diritto all’oblio. Un atto rivoluzionario nell’epoca dell’esposizione perpetua.