Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Anime » Ma quanto era bello Ranma 1/2?

Ma quanto era bello Ranma 1/2?

Questo corpo certo non è mio,
Ranma, Ranma spiegaci perché,
per poter tornar di nuovo io,
l’acqua calda sai, l’acqua fredda mai,
l’acqua calda mi ritrasformerà.

Correva l’anno 1995. E per la prima volta in assoluto l’Italia conosce Ranma 1/2. Basta sta un nome, il testo di una sigla e subito riecheggia nella mente la voce di Massimiliano Alto e di Monica Ward, mentre scorrono le immagini Ramna che all’improvviso diventa una ragazza con il codino e i capelli rossi, e suo padre un grosso panda. Un tuffo nel passato. E ci sentiamo di nuovo bambini, adolescenti, che scoprono per la prima volta il mondo divertente e assurdo di questo anime. Di nuovo a ridere dei battibecchi, degli sconti e delle gag esilaranti, affascinanti dalla storia di un ragazzo che è anche una ragazza.

Quanti di voi ricordano questo fantasioso e spassoso anime dell’autrice giapponese Rumiko Takahashi, la penna che ha dato vita anche a Lamù e Inuyasha. L’autrice ha prestato molta attenzione alla scelta del nome, tutt’altro che casuale. Ranma in giapponese significa significa “confusione”, “avventato”, temperamento che ben descriveva il protagonista della sua opera. Il nome inoltre, è molto raro e può essere dato sia a uomini che a donne.

L’arrivo in Italia di questo anime di FujiTv è stato un po’ rocambolesco, dal momento che venne prima realizzata una versione VHS che conteneva solo i primi 25 episodi. Solo successivamente venne trasmesso in tv, all’interno del contenitore Zap Zap di Telemontecarlo. E poi, dove probabilmente l’ha conosciuto la maggior parte di noi, è stato trasmesso dal 2003 al 2005 su MTV.

Ricapitoliamo la trama.

ranma 1/2
ranma 1/2 (640×429)

Ranma Saotome è un ragazzo esperto di arti marziali afflitto da una maledizione. Durante il suo allenamento in Cina lui e suo padre Genma sono caduti nelle Sorgenti Maledette di Jusenkyo. Ma questa maledizione è piuttosto anomala: chiunque sia entrato nelle acque delle sorgenti, non appena entra in contatto con l’acqua fredda, è destinato a trasformarsi nell’animale o nella persona che vi annegò migliaia di anni prima. Così Ranma con l’acqua fredda si trasforma in una ragazza e suo padre Genma in un panda gigante. Per ritornare alle proprie fattezze originali, basta poi bagnarsi con dell’acqua calda.

Caso vuole che al ritorno dal viaggio in Cina, Ranma debba recarsi a casa del migliore amico di suo padre, Soun Tendo, per sposare una delle sue tre figlie. Sarà Akane la promessa. Ma tra Ranma e Akane le cose non sono proprio rosa e fiori e nonostante tra di loro nasca un sentimento molto profondo, non oseranno confessarsi. Ma nel corso della serie arriveranno tanti altri personaggi secondari con caratteristiche uniche e bizzarre che movimenteranno costantemente la situazione.

ranma 1/2 (640×360)

Forse a qualcuno è capitato di giudicare il libro dalla copertina e snobbare l’anime di FujiTv, catalogandolo come demenziale o “poco interessante”. Ma basta vedere i primi episodi e subito si cambia idea. Si nota subito infatti la grande capacità di Rumiko Takahashi di creare situazioni divertenti e capaci di strappare più di una risata allo spettatore, con siparietti comici di ottima fattura e una caratterizzazione dei personaggi che, pur essendo a volte macchiettistica, riesce suscitare una profonda simpatia verso i protagonisti. E poi, essendo comunque incentrata anche sulle arti marziali non mancano scontri vari che si fanno apprezzare anche per ottima tecnica e per altre stranezze.

L’unica pecca, a essere onesti, è proprio che la trama procede molto lentamente tra gag comiche e combattimenti, cosa che va un po’ a discapito dell’evoluzione dei protagonisti. Eppure, nonostante questo, chissà perché non riuscivamo a smettere di guardalo. Tutti, abbiamo continuato a vederlo, chi in maniera più assidua e chi sporadicamente, sperando di trovare quell’ultimo episodio che mettesse un punto a quella storia.

Ma la triste verità è che un finale Ranma 1/2 lo ha avuto solo nel manga. Più o meno. Alla fine Ranma e Akane decidono di sposarsi, dopo essersi dichiarati l’uno all’altra. Akane, come dono di nozze, decide di portare una tinozza con l’acqua delle Sorgenti Maledette con cui avrebbero poi brindato. Ma invece, l’acqua sparisce alla vigilia del matrimonio, scatenando l’ennesimo litigio tra i due che decidono di annullare tutto. Alla fine, i due innamorati si avviano insieme a scuola: nulla è cambiato tra di loro.

ranma 1/2 (640×360)

Insomma sembra che un finale Ranma non debba averlo.

Ranma 1/2 ha davvero formato una generazione e per chiunque non lo conoscesse, dovrebbe dargli almeno una possibilità. È un vero e proprio ritorno negli anni 90, a quella grafica caratteristica che può sembrare forse oggi un po’ vintage, ma che non smette di conquistarci nemmeno oggi. È un anime divertente e leggero, non importa quale dei 161 episodi ci si trovava a vedere: la storia era facile da capire e coinvolgente al punto da trascinarci immediatamente.

Una trama originale e un intreccio di personaggi unico nel suo genere sono i punti di forza di questo anime che nonostante gli anni non smette mai di travolgerci con la sua euforia, con le sue paradossali situazioni e parodici scontri di arti marziali. Rivedere un episodio di Ranma 1/2 è un po’ come fare un bagno freddo: siamo catapultati indietro nel tempo e allo stesso tempo ci sentiamo rinati, trasfigurati. Pronti a essere una nuova versione di noi, più leggera e sorridente.

10 anime di Mtv che hanno condizionato la nostra adolescenza