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ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER su The Vampire Diaries 5.

Caro Diario,

sono io, Katherine.

Stavolta è successo ciò che più temevo: la stupida compagnia felice ha scoperto che Elena sono io. Avrei scommesso la testa di Damon che sarebbe stata l’amichetta del cuore Bon Bon a capire la verità, ma invece Barbie Caroline mi ha stupito. La ritenevo più stupida, più… manipolabile: ecco questo è il termine giusto. Saremmo potute diventare grandi amiche, in fondo lei non è poi così orribile, quando non dà troppa aria alla bocca… oppure avrei potuto semplicemente ucciderla invece di trasformarla in un vampiro. Mi sarei risparmiata tutto questo. Insomma, sappiamo entrambi che la sua vita era inutile prima che io intervenissi.

Tranquillo diarietto bello, glielo dirò quando andrò da loro. Non ho scelta, hanno Nadia.

Se solo avessi chiamato Klaus avrebbe avuto una chance, ma il costo era troppo alto. Dopo tutto quello che ho fatto all’essere più potente sulla Terra, mi avrebbe davvero aiutato a salvare l’unica persona che mi abbia mai amato veramente e incondizionatamente? E a cui tengo tantissimo? Insomma, l’ultima volta che ha fatto visita alla mia famiglia non è finita proprio bene. Sa essere più vendicativo di me ed è spaventoso se ci pensi, perché io sono una maestra delle vendette. Poi l’avrei chiamato senza nemmeno avere niente da offrirgli se non me stessa: va contro tutto ciò in cui ho creduto negli ultimi 500 anni. Non potevo rischiare, non… volevo. Nemmeno per lei. Nonostante quello che ha fatto per me.

Perché io sono Katherine Pierce e io sopravvivo.

The Vampire Diaries
The Vampire Diaries

Ehi, non potevo di certo scrivere un’intera pagina di diario senza la mia frase. E non provare a giudicarmi, io non lo faccio, non ti dico come vivere la tua insulsa vita controllata beh.. da me.

Non so cosa voglia dire essere madre, non me ne è stata data la possibilità e di certo passare tutta la vita a scappare da quello psicopatico di un ibrido non aiuta. Gongolerà come un pazzo alla mia morte, brindando alla fine della grande Katerina Petrova come se fosse una sua vittoria. Ma sto divagando, non è questo il punto. Andrò da Nadia, starò con lei nei suoi ultimi istanti di vita, anche se vuol dire perdere la mia. Almeno questo lo devo alla mia sfortunata figlia, dopo che ha trascorso l’eternità a cercarmi, dopo che mi è stata strappata dal grembo in quel modo. Se solo ci penso mi sale una rabbia così grande che li ucciderei tutti.

Tranne Stefan ovviamente. Magari lo farei solo soffrire un po’.

Chissà chi ha il coltello! Chissà chi metterà fine all’unica e sola Katherine Pierce! Da un lato sono pure curiosa di scoprire chi sarà il mio assassino… però è un peccato abbandonare questa vita. Mi ci sono aggrappata così tanto che lasciarla è difficile. Sai, è strano: ho iniziato a scrivere su queste pagine solo perché la cara, dolce e lagnosa Elena lo faceva, vomitando i suoi patetici sentimenti come se non avesse amici altrettanto patetici con cui sfogarsi ogni santo minuto della sua vita. Patetico l’ho già detto, giusto? Eppure essere la banale Elagna è la cosa migliore che mi sia mai capitata. E odio doverlo ammettere, credimi è l’ultima cosa che vorrei. Ma tanto tu non lo dirai a nessuno perché beh, non giriamoci troppo intorno, ti brucerò non appena avrò finito. Sì, proprio così, non posso permettere che la mia reputazione di sexy vampira mangiatrice di uomini venga infangata da quattro mielosi sentimenti. Sono una dura, dovresti averlo capito ormai.

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Ma torniamo a Elagna. Ti ricordi quello che ti dissi tempo fa? No? E poi ti stupisci che ti brucio se non mi stai ad ascoltare. Comunque, avevo scritto una cosa così:

“Caro diario amo la mia vita. Diventare Elena Gilbert è la cosa migliore che potesse succedermi. Finalmente ho tutto quello che ho sempre voluto. Sono giovane, in buona salute, splendida, tutti mi amano ma soprattutto sono di nuovo un vampiro. Quindi riposa in pace Elena e grazie per avermi dato la tua vita perfetta”.

Ed era davvero perfetta.

Non ero mai stata più al sicuro. Per la prima volta in oltre 500 anni nessuno mi dava la caccia. Ero libera di costruire un rapporto con Nadia, di creare quel legame madre-figlia che si stava già formando. Ma soprattutto potevo riprendermi Stefan, l’amore della mia vita. Essere amata da lui è la cosa più bella che mi potesse capitare e non ero pronta a rinunciarci per niente al mondo, nemmeno per Nadia. Nei panni di Elena poi sarebbe stato un gioco da ragazzi riconquistarlo. In quell’hotel l’ho visto come mi guardava mentre mi vestivo nel bagno, come mi desiderava mentre ero vicino a lui, come mi voleva quando l’ho baciato. Se solo non ci fosse stato quell’idiota di Damon di mezzo, sarebbe stato mio. Insomma, mia cara e dolce Elena, innamorarti del fratello sbagliato è l’errore più grande che potessi fare. Dai, Damon? Quando potevi avere Stefan? Non ha imparato proprio niente dalla migliore, ma del resto da un’insulsa come lei, CHE SI LASCIA SCAPPARE STEFAN, l’unica cosa che potevo aspettarmi era una grandissima delusione.

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Avevo però rimediato al suo orrore, spingendo Damon al limite come solo io so fare, perché conosco le sue paure e non ho problemi a usarle. La sua faccia era impagabile quando gli ho detto che aveva ragione a rompere con Elena perché, anche se lei è un bene per lui, alla fine della giornata rimarrà sempre malvagio e non cambierà mai. Avrei voluto avere una telecamera per riprendere la sua espressione e rivedermela ancora, ancora e ancora. Quante risate mi sarei fatta! Ho pronto per Damon, la creatura che ho plasmato, un discorso speciale, e non vedo l’ora di dirglielo. Tu non lo sentirai diarietto, deve essere un’esclusiva assoluta.

Non mi sono divertita solo con il caro vecchio Damon. Insomma, giocare con Caroline è stato meraviglioso. È bastato così poco per rovinare il rapporto tra lei e Tyler che quasi quasi mi sono annoiata. Certo, Barbie mi ha reso le cose facili andando a letto con il nemico giurato del lupacchiotto. Al momento giusto ho semplicemente colto l’occasione. Del resto dovevo andarmene e quella lì non la smetteva di parlare, logorroica come poche. E poi, dai, è stato divertente quanto costringere Matty Occhi Blu a darmi tutte le informazioni che avevo bisogno su Elena. Con l’ultima sono stata decisamente una stronza ma questo è quello che sono. Non mi amereste così tanto se non portassi un po’ di dramma nelle vostre vite. Che poi, sono stata la più gentile con Matty Pants, dato che veniva trattato come una sacca di sangue umana. Dovrebbe ringraziarmi.

Adesso è tempo che vada. Ma non ti preoccupare, la mia vendetta non si lascerà attendere. Ho in serbo una bella sorpresa per l’allegra compagnia, il mio addio in grande stile. Perché magari stavolta non sopravvivrò, ma neanche la cara Elena. E questo te lo posso assicurare.

Bye bye diaretto,

dalla tua Queen preferita.

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