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ATTENZIONE: questo articolo contiene SPOILER su Snowpiercer.

Caro diario,

sono io, Melanie, anche se per molto tempo ho finto di essere qualcun altro.

Ho pensato che annotare anche i miei pensieri, oltre a tenere un rigido e schematico diario di bordo, potesse aiutarmi a non impazzire, chiusa in questo cubicolo. Mi riporta a un tempo in cui tutti gli incubi vissuti in questi ultimi anni non esistevano. In cui si poteva ancora uscire in giardino a giocare con gli altri bambini, sotto gli occhi vigili e divertiti dei propri genitori. Mi ricorda quando ero adolescente e gli unici problemi di cui dovevo preoccuparmi erano dare il massimo a scuola e non cadere nelle trappole di quegli adolescenti pieni di ormoni che volevano solo divertirsi. Quand’è che la normalità che tanto davamo per scontata ha iniziato a sgretolarsi e ci ha portato a bordo di un treno che non può interrompere il proprio viaggio?

Quando ho perso l’innocenza e la fiducia nelle persone? Non lo ricordo. So solo che per dare un senso alla mia vita, qui sullo Snowpiercer, ho dovuto crearmi un rifugio tra le memorie di un passato che non esiste più. Dopo aver perso Alex niente aveva più un senso per me. Nulla poteva riempire quel vuoto. Nessuno sarebbe stato mai in grado di lenire quel dolore. Eppure ho resistito, trovando qualcos’altro su cui concentrare tutte le mie energie. Avevo un treno da mandare avanti. Non potevo permettere che il caos trascinasse a fondo l’unica ancora di salvezza dell’umanità. E per questo ho rinunciato per troppo tempo alla mia di umanità.

melanie cavill

Non sono stata solo la voce dello Snowpiercer per tutti questi anni. Ne sono stata anche il cuore.

Ho preso sulle mie spalle il peso di un mondo alla deriva, di uomini e donne così aggrappati alla vita da lottare fino all’ultimo pur di salire a bordo. Ma la locomotiva eterna non era stata progettata per trasportare tutte quelle persone. Non potevo permettere che così tanti passeggeri in eccesso mandassero all’aria tutto ciò su cui avevo lavorato una vita intera. Ho dovuto mettere a tacere quella voce che mi ripeteva in continuazione di lasciargli oltrepassare il fondo del treno. D’altronde anche loro, come me e come chiunque sulla locomotiva, avevano perso ogni cosa. Ma ho fatto una scelta e ho permesso agli abitanti dello Snowpiercer di vedermi come una donna fredda e pragmatica. Mi sono finta il leader di cui pensavano di aver bisogno, altrimenti la mia autorità non sarebbe mai stata rispettata. Eppure, tutti gli sforzi che ho fatto non sono stati sufficienti a scongiurare la rivoluzione.

Per un pelo sono riuscita a evitare che mi giustiziassero, e se non fosse stato per Andre ora non sarei qui.

Ciononostante niente di tutto quello che ho passato può essere paragonabile alle sensazioni che provo ora. Chiusa in questo claustrofobico e buio vagone cerco, ancora una volta, di salvare la vita delle persone che si trovano a bordo della mia più grande creazione. Ogni giorno scorre uguale al precedente, ogni mattina ha lo stesso colore della notte. Sono costretta a servirmi della sospensione a intermittenza per sopravvivere alla mancanza di cibo e acqua. Torturo me stessa perché mi rimane solo una cosa in cui credere: di rivedere Alex ancora una volta. Non potrei accettare di averla creduta persa per sempre, di averla poi ritrovata contro ogni aspettativa, e di averla perduta ancora una volta senza la possibilità di rimediare agli errori commessi con lei in passato.

snowpiercer 2

Wilford ha scelto un dominio temporaneo in nome di una possibilità di futuro per ciò che resta dell’umanità, e nel farlo mi ha privata anche dell’opportunità di tenere stretta mia figlia.

So che mi ha perdonata, ma vorrei poterle dimostrare ogni giorno che quello è stato il rimpianto più grande della mia vita. È a lei che penso quando sono sospesa fra la vita e la morte in questo stato di sonno coatto. Penso ai suoi occhi grandi che quando era bambina mi osservavano silenziosamente lavorare ai miei progetti. Ricordo il suo dolce profumo di bucato appena fatto. Penso a ciò che ha dovuto sopportare con Wilford per tutti questi anni. Non sono stata in grado di aiutarla e l’ho abbandonata nelle mani di un folle. Ma è grande ormai, sebbene la mia mente si rifiuti di lasciare andare l’immagine di lei che ride e corre spensierata dentro casa.

Casa. Questa parola ora non identifica più un luogo per me, ma dei nomi. Casa sono tutti coloro che ho dovuto affidare allo Snowpiercer per condurre queste analisi climatiche. Alex, Ben, Andre, Ruth. Non esiste una casa se non posso stringere tra le braccia Alex come facevo quando era piccola e aveva paura del buio. Non mi sento davvero a casa se Ben non è lì che mi aspetta con un sorriso, una parola di conforto e quel calore che solo lui sa regalarmi. Se non ci fosse stato lui a tirarmi fuori dal buio, in questi anni niente mi avrebbe impedito di impazzire. Spero che ora si prenda cura della mia bambina, che possa farle da padre più di quanto non abbia fatto Joseph negli ultimi anni.

Lei è così intelligente, così sveglia. Sembra essere nata per fare la macchinista. D’altronde so che Wilford le ha insegnato la maggior parte delle cose sullo Snowpiercer, ma spero di averle lasciato qualcosa di buono anch’io. Spero che di me non abbia solo brutti ricordi o non potrei mai perdonarmelo.

jennifer connelly

Ora temo sia giunto il momento di fare ritorno nell’oblio in cui mi limito a sopravvivere da mesi. Ma non intendo rinunciare alla mia speranza, è la sola cosa che mi resta. Non mi lascerò sopraffare da tutto questo, non io, non Melanie Cavill. Ho i miei fantasmi a farmi compagnia e i miei ricordi, che non mi abbandonano mai. Ho affrontato di peggio durante il tracciamento della mappa climatica. Porto con me ognuna delle persone che amo, mi aiutano a non cedere. Parlo con loro nei miei sogni e li vedo che mi sostengono quando sono sveglia e le forze mi abbandonano. Mi spingono ad andare avanti e a fare la cosa giusta, quella che ho sempre cercato di fare, nonostante le critiche e le incomprensioni degli altri.

Ma nessuno capisce davvero cosa voglia dire avere la responsabilità di portare in salvo ciò che resta dell’umanità. Non posso permettermi errori di calcolo, non più.

Al mio prossimo risveglio.

Tua, finché il cuore batte,

Melanie

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