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10 attori delle Serie Tv che hanno superato il problema della dislessia

Dislessia. Una parola che ancora in molti faticano a comprendere. Il suo significato viene spesso frainteso e mal interpretato. Un disturbo dell’apprendimento può avere un grosso impatto sulla vita di un bambino, sia che venga riconosciuto in tempo oppure no. Il falso mito che si nasconde dietro a questo disturbo è che la dislessia influisca sull’intelletto di una persona, che in qualche modo costituisca un freno. Nulla di più sbagliato.  Il mestiere dell’attore, come sappiamo, richiede delle capacità di lettura e assimilazione di contenuti in modo veloce, al fine di recitare al meglio in un film o in una serie tv. Come vedremo, per gli attori dislessici, come ad esempio Will Smith, questo rappresenta una vera e propria sfida. È difficile, sì. Ma non impossibile. Nel corso del tempo si possono trovare dei metodi per compensare le difficoltà della dislessia.

Ecco 10 attori delle serie tv che hanno superato il problema della dislessia.

1) Henry Winkler

will smith

Stupido, distratto, pigro. E queste sono solo alcune delle parole che il giovane Henry Winkler si sentiva dire quando andava a scuola. Di certo non parole di incoraggiamento per un bambino che ha da sempre dimostrato di avere difficoltà a leggere un testo ad alta voce. Solo con la diagnosi all’età di 31 anni, il celebre attore ha avuto modo di affermare con certezza di essere dislessico. Se da un lato questa notizia gli ha portato sollievo, dall’altra gli ha fatto provare molta rabbia. Come ben sappiamo, la dislessia non gli ha certo impedito di interpretare il ruolo che l’ha reso celebre: Arthur Fonzarelli, il Fonzie di Happy Days. Winkler si è da subito mobilitato per far luce sull’argomento e per evitare che altri bambini si sentissero come si era sentito lui a scuola:

Se dovessi dire qualcosa a me stesso da bambino direi: Henry, la scuola non ti definisce come persona. Non importa quanto sia difficile, non ha niente a che vedere con la tua genialità. I tuoi voti non indicano quanto tu sia intelligente. Un buon modo di pensare e i tuoi pensieri sono il motivo per cui tu sei intelligente.

Voi dareste dello stupido a Henry Winkler? Non credo proprio.

2) Patrick Dempsey

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Ebbene sì, anche Patrick Dempsey è dislessico e non ha mai nascosto la difficoltà che ha affrontato come attore, dovendo memorizzare interi copioni. Purtroppo molti ancora pensano che un disturbo dell’apprendimento sia legato a un basso livello di quoziente intellettivo, persino Dempsey da piccolo si sentiva stupido. Tuttavia, niente potrebbe essere più sbagliato. Quindi, se la procedura standard di apprendimento è leggere per imparare, un dislessico deve imparare per leggere in modo diverso. Infatti, concentrandosi più su come pronunciare correttamente le parole che si ritrova davanti, fatica di più a trattenere le informazioni che riceve. Questa cosa, grazie a diversi strumenti, non è assolutamente impossibile. Chiedetelo al Dr. Derek Shepherd e a tutti i termini tecnici della medicina che ha dovuto imparare.

3) Alyssa Milano

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Alyssa Milano, la Pheobe Halliwell di Streghe, si prodiga costantemente sul suo account Twitter per far aumentare la consapevolezza sulla dislessia. Il suo focus principale è stato quello di aiutare a capire fin da subito quali siano i segni che caratterizzano la dislessia e come affrontare a scuola, come nella vita di tutti i giorni le diverse difficoltà. L’attrice ha svelato il suo trucco per compensare le proprie difficoltà nel leggere e memorizzare le battute di un copione. Quando ha recitato nell’adattamento televisivo de “Il fantasma di Canterville” di Oscar Wilde, ha cominciato a trascrivere i lunghi monologhi per rendere sue le parole che trovava scritte sul foglio e semplificare il processo di apprendimento e memorizzazione delle sue parti.

4) Jim Carrey

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Proprio come Henry Winkler, anche Jim Carrey ha trovato nell’umorismo una sorta di meccanismo per compensare le sue difficoltà. La comicità che lo ha reso famoso è cominciata proprio tra i banchi di scuola, dove la sua insegnante gli permetteva di preparare dei piccoli spettacoli per i suoi compagni. L’unica condizione era che durante la lezione doveva prestare attenzione, per quanto possibile, e non disturbare gli altri. Ottimo stratagemma, che non solo ha aiutato l’attore, ma lo ha anche avviato al mondo della recitazione comica.

5) Jennifer Aniston

Come spesso accade, un bambino può anche non venire diagnosticato dislessico da piccolo. Questo può causare diversi problemi, inclusa una bassa autostima come conseguenza ai fallimenti a scuola. Anche Jennifer Aniston, pensava di non essere intelligente per tutta la fatica che faceva a studiare. Il suo caso è molto particolare, pensate che l’interprete di Rachel Green in Friends (che quest’anno festeggia il 25esimo anniversario dall’uscita della serie) ha scoperto di essere dislessica grazie a una visita dall’oculista. Dopo essersi messa un paio di occhiali che erano in grado di registrare il movimento degli occhi, ha letto un testo e al termine, oltre a non aver assimilato quanto aveva appena letto, il computer ha mostrato come i suoi occhi saltassero diverse parole per poi tornare indietro.

6) Bella Thorne

will smith

Un’altra attrice che ha utilizzato la sua piattaforma per parlare della dislessia è stata Bella Thorne. Fin dall’epoca di Disney Channel, dove perfino il suo personaggio era dislessico, ha parlato apertamente delle sue difficoltà.

Mi ricordo quando ho cominciato la prima elementare. Era orribile perché non riuscivo a leggere come i miei compagni. Il mio cervello confondeva la lettera B con la lettera D, la M con la W. La dislessia è diversa per tutti quanti. Io faccio molta fatica e leggere o scrivere.

Il suo discorso, su una piattaforma che ha come target i bambini, è stato molto utile per incoraggiarli e non farli sentire inadeguati quanto le cose risultavano loro più complicate che per gli altri.

7) Will Smith

La dislessia non sempre rappresenta un ostacolo, anzi, in molti dei casi che abbiamo visto è stata proprio questa a spingere le persone a raggiungere i propri obiettivi. Il primo periodo difficile in cui Will Smith pensava di essere inadeguato per le sue difficoltà nella lettura lo ha spronato a fare di tutto pur di non sentirsi più così. La sua carriera nel mondo del cinema e della tv ne è un chiaro esempio. Il suo modo di pensare diverso dagli altri è ciò che lo ha reso l’artista che è adesso, tutti i progetti a cui ha lavorato, a partire da Willy, il principe di Bel Air, ne sono la prova.
Will Smith è un esempio da seguire, per tutti quelli che si sentono inadeguati, a fare di tutto pur di raggiungere i propri obbiettivi, piccoli o grandi che siano.

8) Orlando Bloom

Carnival Row

Per i dislessici la scuola rappresenta una sfida, non perché siano meno capaci degli altri, questo lo abbiamo già appurato, ma perché, scientificamente parlando, i metodi tradizionali di apprendimento non sono abbastanza per il modo in cui il loro cervello lavora. Orlando Bloom, ad esempio, ha confessato che quando andava a scuola lui non si parlava molto di dislessia, quindi veniva additato come un bambino distratto che non si impegnava abbastanza. Tuttavia l’attore di Carnival Row ritiene, così come Will Smith, che la sua dislessia gli abbia permesso di avere un’immaginazione diversa, molto utile quando si tratta di entrare nella mente di un personaggio da interpretare.

Immaginate un mondo dove i bambini che hanno il dono della dislessia, come una sorta di superpotere, vengano supportati in diversi metodi di apprendimento a scuola. So che il mio modo di pensare non è necessariamente dritto al punto, ma questo significa davvero che tutto è possibile.

9) Anthony Hopkins

jonathan-Nolan

La scuola, come abbiamo ripetuto più volte, è fondamentale nella vita di un bambino. Il modo in cui egli la vive è molto importante. Il posto già regala esperienze sgradevoli di suo, pensate quanto sia pesante da dover frequentare quando non si trova nessuno in grado di aiutarci quando ne abbiamo bisogno. Anthony Hopkins ha sempre avuto un cattivo rapporto con la scuola e questo non ha fatto altro che spingerlo a concentrarsi di più sulla recitazione. La sua dislessia però gli rende più difficile imparare le battute, l’attore di Westworld ha confessato di dover rileggere duecento volte un copione per memorizzarlo completamente.

10) Kaya Scodelario

Skins

Chi non ha avuto un’infanzia felice è stata Kaya Scodelario, che ha rivelato come, durante il suo periodo scolastico, lei venisse bullizzata sia per il modo di parlare che per il suo aspetto. Avendo già problemi di autostima, scoprire di essere dislessica non l’ha aiutata di certo:

È orribile non capire il motive per cui il tuo cervello non ti lascia dire le parole in maniera adeguata.

L’attrice di Skins, come Anthony Hopkins e Will Smith, ha trovato rifugio nella recitazione, sentendosi più libera. È stata proprio questa scoperta ad aiutarla a superare le difficoltà della sua infanzia. Dopo aver cambiato scuola e essersi indirizzata verso un istituto d’arte, le cose non sono più state le stesse per lei.