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Le 10 sigle di chiusura più belle nella storia delle Serie Tv

Twin Peaks, BoJack Horseman, la Famiglia Addams: non siamo impazziti, hanno davvero qualcosa in comune. Ma intanto, una domanda per voi: quante volte vi siete ritrovati a discutere su quali siano le serie tv con la colonna sonora migliore, o con la opening più bella in assoluto? Questo perché la musica ha senz’altro un impatto fortissimo sullo spettatore. Non solo lo introduce in un mondo tutto nuovo, ma evoca sensazioni ed emozioni che riconducono la mente a una storia precisa, a un momento significativo. In questo articolo potete trovare le nostre preferite. Le sigle di chiusura vengono di solito considerate un po’ meno, sono sottovalutate, e spesso si cambia canale o si spegne il computer ancor prima che inizino.

Eppure anche queste regalano un valore aggiunto: impediscono uno stacco netto e ci lasciano immersi ancora un po’ nell’atmosfera della serie in questione, che sembra dirci:Non dimenticarti di me, ci rivedremo presto“. Si potrebbe discutere per giorni su quali siano le migliori sigle di chiusura in assoluto, ma noi proviamo a proporvi quelle che, a nostro parere, stanno nell’Olimpo delle top 10.

1) Twin Peaks

Il merito dell’intera colonna sonora di Twin Peaks va ad Angelo Badalamenti, compositore statunitense che collaborò con David Lynch in plurime occasioni, si occupò infatti anche della soundtrack del celebre lungometraggio Mulholland Drive nel 2001. Badalamenti non si è dedicato non solo al tema per la serie originale (il quale rimane invariato per le due stagioni), ma anche a quello per il sequel messo in onda nel 2017.

La meravigliosa sigla di chiusura del Twin Peaks anni ’90 rimane però un must: sulle note di Laura Palmer’s Theme ci appare proprio la fotografia della giovane vittima, su cui scorrono i titoli di coda. La composizione strumentale, delicata ma cupa, trasforma perfettamente le idee di Lynch in note, avvolgendoci in una nebbia di inquietudine e mistero.

2) Friends

Impossibile non citare in classifica una delle serie più famose e amate di tutti i tempi: Friends. In questo caso la sigla finale non è altro che la ripresa strumentale di quella introduttiva, ovvero I’ll Be There for You dei The Rembrandts, che tutti abbiamo cantato a squarciagola almeno (e sottolineo, almeno) una volta. Il ritmo è di un’allegria contagiosa, e sentendolo è impossibile non sorridere.

Degno di menzione è il fatto che il brano sia stato scritto in collaborazione con i produttori dello show, Marta Kauffman e David Crane. Inoltre, I’ll Be There for You è stata una hit negli USA ed è entrata nelle classifiche di ben 10 Paesi.

E dopo l’allegria di Friends e l’atmosfera misteriosa di Twin Peaks… un anime a sopresa!

3) Neon Genesis Evangelion

La prossima ending la rubiamo all’anime Neon Genesis Evangelion, ideato da Hideaki Anno e datato 1995. Il pezzo in questione è Fly Me to The Moon di Bart Howard, che inizialmente lo presentò con il titolo In Other Words. Il brano, nella serie animata, è stato reintepretato da numerosissimi artisti, e al termine di ogni episodio ci viene proposta una delle tante versioni: tra le cover più note ricordiamo quelle di Seiyuu, di Claire Littley e di Megumi Hayashibara.

Per gli appassionati, questa sigla di chiusura è una perla che impreziosisce la serie, e il fatto che su Netflix sia stata sostituita da un brano per pianoforte allo scopo di ammortizzare i costi è stato senz’altro un duro colpo.

4) The Addams Family

Dai colori di Friends al bianco e nero il passo è breve. Eccoci infatti nel 1964, a provocarvi fitte di nostalgia con il ricordo della tenebrosa e inimitabile Famiglia Addams!

Main Theme The Addams Family è uno dei singoli più celebri del compositore Vic Mizzy, e costituisce la sigla di apertura e chiusura della serie tv. Se nella parte iniziale la voce di Ted Cassidy si unisce al suono di clavicembalo e ai classici schiocchi di dita, la fine degli episodi prevede l’accompagnamento della parte esclusivamente strumentale, con l’aggiunta di alcuni particolari: triangoli, fischietti e richiami per anatre. In certi casi i dettagli fanno davvero la differenza!

5) BoJack Horseman

Back in 90’s dei Grouplove è la sigla di chiusura della serie animata più cinica del panorama televisivo: il testo è una sorta di dichiarazione d’intenti, in cui BoJack cerca di raccontarsi brevemente e di farci capire chi egli sia, per poi rendersi conto che non lo sa in realtà nemmeno lui.

Una deprimente conclusione, in cui il protagonista viene colto da una forte crisi d’identità: sarà l’istinto animale o l’umanità a prevalere? Per dare risalto a certi episodi, inoltre, vengono selezionati brani differenti, come nel caso di Impossible di Lyla Foy, o di Wild Horses dei Rolling Stones nel finale della prima stagione. Risulta nel complesso molto apprezzabile la cura per la sigla conclusiva e per le eventuali variazioni mai lasciate al caso.

6) Tales from the Darkside

The darkside is always there

Waiting for us to enter

Waiting to enter us.

Until next time

Try to enjoy the daylight!

Conosciuta in italiano come Un Salto nel Buio o Codice Mistero, Tales From The Darkside (1984) è una serie horror antologica di George A. Romero, che magari qualcuno di voi ricorderà. La sigla di chiusura dura poco più di una ventina di secondi, ma è intensa. I titoli di coda gialli appaiono sullo sfondo bianco e nero, mentre un’inquietante musichetta e una voce profonda e decisamente cupa sembrano trascinarci nell’oscurità. Godiamoci la luce del giorno, almeno fino alla prossima puntata!

7) Doctor Who

Il tema musicale di Doctor Who è opera del compositore australiano Ron Grainer e di Delia Derbyshire. Creato nel 1963, si tratta di uno dei primi brani di musica elettronica prodotti per la televisione, ed è stato arrangiato in moltissime versioni a seconda della stagione e dell’episodio in cui veniva inserito. I suoni nella sigla simulano quelli del TARDIS, trasmettendo allo spettatore la sensazione di aver terminato un altro viaggio in compagnia del Dottore. Questo pezzo suona quasi in modo ipnotico, trasportandoci in qualche nuovo angolo del tempo e dello spazio.

8) Mad Men

Tutti i fan conoscono alla perfezione la classica e bellissima intro di Mad Men (di cui vi parliamo meglio in questo articolo), ma non è l’unico brano degno di nota: è vero, questa serie non possiede una sigla finale confezionata, ogni puntata termina con una canzone diversa. Ma che canzoni! I brani sono selezionati con una cura e un gusto magistrali, e si inseriscono perfettamente nel contesto.

Per citare solo alcuni esempi a cui è impossibile non fare caso, ricordiamo Don’t Think Twice, It’s All Right di Bob Dylan (1×13), I‘m Through With Love di Marylin Monroe (2×09), Bleecker Street dei Simon & Gurfunkel (4×07), Hawaiian Wedding Song di Elvis Presley (6×01) o Space Oddity di David Bowie (7×05). Dei finali coi fiocchi insomma.

9) Skins

Passiamo ora al teen drama che ci ha fatto piangere, ridere e, in fin dei conti, innamorare. Skins ci ha regalato tantissime emozioni, ma anche sulla musica non si scherza: le ending della serie sono memorabili, in particolare quelle dei finali di stagione. Ne è un esempio la rivisitazione di Wild World di Cat Stevens nella prima stagione, cantata a turno dai ragazzi della prima generazione: una versione del brano struggente e malinconica, rafforzata dal contesto drammatico di cui fa parte.

Al termine della seconda stagione rimaniamo invece stregati dagli occhioni di Effy, rivolti alla telecamera mentre in sottofondo risuonano le note di Time to Pretend dei MGMT.

10) Scrubs

Sono in molti ad essersi affezionati alle vicende dei personaggi del Sacro Cuore, ed è una scelta stilistica decisamente piacevole quella di inserire nei titoli di coda alcuni fotogrammi delle scene più divertenti di ogni episodio, così da strappare un sorriso allo spettatore fino all’ultimo secondo. Come accompagnamento acustico di questi istanti c’è End Credit Score di Jan Stevens, creata appositamente per la serie e inserita nell’album Music From Scrubs del 2002. Orecchiabile, allegra, familiare, End Credit Score è quella sigla che si riconosce subito e che ti fa venir voglia di fischiettare: spensierata e leggera!

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