Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » 5 attori delle Serie Tv che sono stati vittime di oggettificazione da parte della fanbase

5 attori delle Serie Tv che sono stati vittime di oggettificazione da parte della fanbase

L’oggettificazione è un fenomeno tristemente diffuso nella società contemporanea e che si sta estendendo sempre di più, soprattutto nel mondo dello spettacolo. Le donne ne sono sicuramente più colpite rispetto agli uomini, ma anche per questi ultimi l’oggettificazione è una bella gatta da pelare: quando c’è un attore dal fisico scolpito non mancano mai alcune scene a petto nudo, come capita a KJ Apa in Riverdale o a Tom Ellis in Lucifer.

Sarebbe ipocrita affermare che non apprezziamo un attore o un’attrice che ci piacciono. Ma un conto è pensare che un attore sia proprio un bel ragazzo, un conto è tempestare il suddetto di tweet o commenti spinti dove esprimiamo il nostro amore per lui, come capita a Timothée Chalamet sulla sua pagina Instagram.

Attori e attrici non sono solamente delle belle forme, per questo oggi abbiamo deciso di parlare di cinque attori che, purtroppo, sono stati oggettificati dalla loro fanbase.

1) Kit Harington

Kit Harington si è fatto strada nel cuore dei fan del piccolo schermo per aver interpretato Jon Snow in Game of Thrones. Il suo personaggio ha avuto un ruolo centrale nel corso della storia, anche se alla fine la conclusione della sua storyline non ha soddisfatto granché i fan della serie (ne abbiamo parlato meglio in un articolo sugli episodi peggiori dello show targato HBO).

L’attore, però, non è amato solamente per la sua interpretazione, ma viene apprezzato anche per il suo aspetto fisico, tanto da ricevere spesso domande dai giornalisti su come ci si senta a essere considerato “un figo”. In un’intervista a Page Six, Kit ha detto la sua sull’oggettificazione.

“Essere sempre messo su un piedistallo perché sei un figo è un po’ avvilente. (…) Recito in una serie di successo in un ruolo più o meno da protagonista, e a volte mi sembra quasi che il mio talento venga messo in ombra dal mio sex appeal. Non è una cosa che mi fa piacere”.

2) Tom Ellis

Tom Ellis

Non poteva mancare in questa lista il già citato Tom Ellis, che con il personaggio di Lucifer Morningstar ha conquistato una grossa fetta di pubblico. Purtroppo, però, sembrerebbe che molti siano rimasti affascinati più dal suo aspetto e dal suo accento british che dalla sua performance. In particolare alcuni fan si lasciano spesso andare a commenti spinti, forti dell’idea che Tom Ellis sia malizioso come la sua controparte su schermo.

Per farsi un’idea del tenore di alcuni post che vengono scritti sull’attore, basta andare a guardare “Tom Ellis reads thirst tweets”, un format di BuzzFeed sulla falsariga del “Celebrities read mean tweets” del Jimmy Kimmel Live. La maggior parte dei tweet che riguardano l’attore sono troppo espliciti per essere riportati e quelli più casti sono degli apprezzamenti sul suo fondoschiena.

3) Richard Madden

ricchard madden

Anche Richard Madden, il Robb Stark di Game of Thrones, è stato protagonista del format di BuzzFeed. L’attore scozzese, diventato famoso grazie alla serie di HBO, ha continuato la sua carriera interpretando Cosimo il Vecchio de’ Medici nella serie I Medici e nel 2018 è stato protagonista della serie drammatica Bodyguard (dopo la quale ha deciso di prendersi una pausa dalla recitazione), per cui ha vinto il Golden Globe come miglior attore l’anno successivo.

Anche nel suo caso, i tweet pescati dal barattolo dei thirst tweets sono vietati ai minori. Molti utenti hanno apprezzato il suo fondoschiena in Bodyguard, mentre altri si sono spinti oltre facendo richieste spinte o condividendo le loro fantasie più sfrenate. Anche lui, come il collega Kit Harington, ha detto la sua su come si sente a essere oggettificato dal pubblico.

“A volte temo che possa condizionare il mio lavoro. Se la gente continua a ripetere “oh, è proprio un figo” finirà per mettere in secondo piano il fatto che sono un attore e che mi sforzo moltissimo per essere bravo nel mio lavoro”.

4) Aidan Turner

Tom Ellis

Aidan Turner e Poldark, la serie della BBC ispirata alla saga dei Poldark di Winston Graham, sono finiti nell’occhio del ciclone per una scena che vede l’attore comparire sullo schermo senza maglietta. Diverse testate come il Guardian e BBC News hanno parlato dell’argomento, incentrandosi in particolare sul problema dei doppi standard. Anche se Turner ha affermato di non essersi sentito oggettificato, il problema rimane, soprattutto quando si scopre che, nel 2015, la scena è stata votata come la migliore dell’anno in un sondaggio svolto da RadioTimes.

Ma questa non è stata l’unica volta in cui Aidan Turner è apparso a petto nudo, suscitando i sospiri dei fan. Sempre nel 2015 ha preso parte alla miniserie And Then There Were None, ispirata all’omonimo romanzo di Agatha Christie (noto in Italia con il titolo Dieci piccoli indiani). Nella trasposizione del giallo, Turner interpreta un capitano ed esploratore e in una scena compare coperto solamente da un asciugamano legato in vita. La vista del fisico dell’attore ha mandato in visibilio diversi fan, che non hanno mancato di postare i loro commenti su twitter.

5) Ian Somerhalder

Tom Ellis

Ai tempi di The Vampire Diaries, Ian Somerhalder era ciò che è stato Zac Efron nell’era di High School Musical. Ovunque si parlava di quanto fosse bello, complice l’aria tenebrosa del suo personaggio, il vampiro Damon Salvatore. Non ho mai seguito la serie, ma conoscevo Ian per sentito dire e principalmente tutto ciò che leggevo in giro erano commenti sul suo aspetto fisico. Ovviamente, non mancano dei thread di thirst tweets anche su di lui, il cui contenuto è più o meno dello stesso tenore dei post che interessano altri attori.

Circolano anche diversi meme sulla sua bellezza: da foto in cui si rimarca quanto sia attraente, a collage in cui l’attore viene invitato a far visita a chi condivide dove non batte il sole. Durante la sua permanenza sul set di The Vampire Diaries è nato un confronto tra il suo personaggio e quello interpretato da Paul Wesley, Stefan Salvatore. Questo tentativo di decretare chi fosse il miglior fratello Salvatore (e chi fosse il miglior fidanzato per Elena Gilbert) ha dato luogo anche a un confronto tra i due attori e i fan hanno cercato di decretare chi fosse più bello tra Ian Somerhalder e Paul Wesley.

Non possiamo né vogliamo negare che questi attori siano belli, che possano risultare attraenti e che qualche fan possa essersi preso una cotta per loro, soprattutto in giovane età. Abbiamo tutti avuto degli idoli appesi alle pareti della nostra stanza e non c’è nulla di sbagliato nell’apprezzare l’aspetto estetico di una persona. Non è questo il problema.

Taggare una persona su twitter per chiederle di far diventare realtà i nostri sogni erotici, com’è capitato a Tom Ellis, invece sì, è un problema.

Andare sulle pagine social di attori e attrici per commentare i loro corpi o fargli sapere i nostri sogni erotici è una molestia. E giudicarli solamente per il loro aspetto fisico, ignorando le loro abilità recitative è una forma di oggettificazione. Il format di BuzzFeed ci permette di capire cosa la gente si senta legittimata a scrivere online, senza rendersi conto che così come a una ragazza non fa piacere ricevere del cat calling per strada, a un attore potrebbe non far piacere venire taggato in un post dove gli si chiede di avere un rapporto sessuale o dove si cerca d’indovinare quali siano le dimensioni dei suoi attributi.

In generale, su internet molti sembrano sentirsi in diritto di scrivere qualsiasi cosa, come se sul web le parole non valessero niente. Ma le parole hanno sempre una grande importanza. Ovviamente, quello dell’oggettificazione è un circolo vizioso, che coinvolge sia i fan che fanno commenti inappropriati, mettendo l’aspetto fisico in primo piano, sia le produzioni che sfruttano l’estetica degli attori e delle attrici per accontentare quella fetta di pubblico. Ma c’è qualcuno che ha iniziato ad alzare la voce per far cambiare le cose e ognuno di noi dovrebbe usare la sua per unirsi a quel coro.

LEGGI ANCHE – Tom Ellis: “Lucifer è il mio Doctor Who”