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5 Serie Tv non cancellate ufficialmente che sono sparite nel nulla

Se c’è qualcosa assolutamente insopportabile per lo spettatore è l’attesa. Il dover aspettare una settimana, vari mesi, o addirittura un anno per lanuova puntata della serie tv che si segue non è sempre facile.
Ora, immaginate quanto la cosa peggiori quando le notizie per i nuovi episodi di quella Sherlock che avete adorato non esistono.

Molte produzioni vengono rinnovate per più stagioni, o magari viene confermato il nuovo blocco di episodi già prima che le puntate in corso finiscano. Mal che vada, a poche settimane dalla fine di una stagione, vi è la riconferma o la cancellazione del prodotto.

Ma cosa succede quando gli spettatori vengono lasciati nel nulla a domandarsi del futuro di una serie senza ottenere risposte? Succede che passano le settimane, i mesi, a volte anche gli anni. Escono vari rumor, gli attori parlottano, ma nulla di ufficiale smentisce o conferma il continuo.

Un po’ come una fiammella morente che i produttori vogliono lasciare ardere nel caso ne avessero bisogno in futuro. Le possibilità di rivedere queste prossime cinque serie tv c’è. È bassa, a volte molto bassa, ma i fan ci sperano ancora.

Andiamo quindi a vedere questa lista di prodotti lasciati nel nulla, analizzandoli più nello specifico.

1) La mafia uccide solo d’estate

Sherlock

Iniziamo la lista con una serie tv italiana che abbiamo vissuto molto da vicino. La mafia uccide solo d’estate conta due sole stagioni, o meglio: capitoli. Il prodotto, tratto dall’omonimo film, andò in onda su Rai 1 dal 21 novembre 2016 al 31 maggio 2018, per poi sparire nel nulla.

La serie doveva ricoprire tutti i crimini di mafia più famosi intercorsi tra gli anni ’70 e gli anni ’80, ma con le sue due stagioni ha coperto sì e no un triennio. Pare addirittura che l’idea di fondo fosse quella di portarla avanti fino ad arrivare alla morte di Falcone e Borsellino. Con tanti percorsi narrativi ancora lasciati in sospeso dal finale della seconda stagione, La mafia uccide solo d’estate aveva davanti a sé un futuro roseo.

Quando sembrava che la Rai fosse intenzionata a cancellarla, sulla pagina ufficiale di Pif, uno degli ideatori, fu annunciata anche la terza stagione, ma da lì il nulla. A oggi una terza parte sembra molto difficile: dopo due anni, il cast composto soprattutto da attori giovani è invecchiato, e un salto temporale per una serie del genere sarebbe una scelta poco saggia.

Vero che la speranza è l’ultima a morire, ma le probabilità sono sempre più basse.

2) Arrested Development

Arrested Development

Cinque stagioni all’attivo per la commedia di Mitchell Hurwitz, e neanche questa si è salvata dall’ignoto. Un finale di quinta stagione molto aperto, con una scoperta importante a livello di trama che ha lasciato una strada spianata per il futuro. Ma nonostante questo la sesta stagione sembra decisamente lontana.

Jason Bateman e Will Arnett, attori maschili principali, sono estremamente richiesti. Il primo è il protagonista di Ozark, il secondo è stato la voce di BoJack Horseman, due progetti ambiziosi che hanno impegnato assurdamente i due. Anche per questo riunire il cast ha rappresentato un ostacolo arduo da scavalcare negli anni.

Inoltre nell’organico attoriale è presente Jeffrey Tambor, capofamiglia dei Bluth, la cui carriera non è stata per niente semplice negli ultimi anni.

È possibile che la serie proseguirà, forse con qualche cambiamento, ma Netflix potrebbe far passare un paio d’anni prima di scegliere la prossima mossa. O forse è finita, e basta.

3) Doctor Foster

Doctor Foster

Serie drammatica della BBC, Doctor Foster è anch’essa ferma a due stagioni e nulla più. Le vicende della dottoressa Gemma, le diatribe col marito e il difficile rapporto col figlio Tom, avevano dato alla serie un finale stupendo per la sua seconda stagione, non completamente chiuso ma neanche totalmente aperto. Nel dubbio generale, ma con degli ascolti incredibili per l’episodio, pareva proprio che il continuo della serie fosse una certezza.

In questo caso, però, i veri muri da scalare sono stati gli enormi impegni del cast, che ormai da quattro anni non è ancora riuscito a riunirsi per provare a continuare le riprese per la terza stagione. Suranne Jones, protagonista femminile, si era ai tempi data disponibile per continuare col personaggio, ma il tempo l’ha portata a credere che Doctor Foster potrebbe essersi conclusa.

Sono girate voci insistenti anche su uno spin-off, ma Mike Bartlet ha detto che un giorno potremmo seriamente avere il terzo capitolo di questa saga, pur non confermando date e nulla. Di sicuro, tra quelle già citate, Doctor Foster ha le maggiori possibilità di tornare a farsi valere con una nuova stagione.

4) Flaked

flaked

Altro prodotto Netflix iniziato nel 2016, Flaked è una comedy geniale e particolare che ha al suo arco quattordici episodi suddivisi in due stagioni.

I bassi ascolti della serie, andata in onda tra il 2016 e il 2017, hanno interrotto le riprese nel silenzio generale da parte del servizio di streaming, che non ha dato una risposta effettiva ai fan interessati al futuro del prodotto.

Eppure anche qui, come visto prima, l’ultimo episodio trasmesso dava l’idea di una direzione ben chiara: la vita di Chip, il protagonista, e la sua relazione con London vengono stravolte quando l’uomo scopre di aver ucciso in un incidente d’auto il fratello di lei. Classico cliffhanger finale che doveva aprire a uno stravolgimento delle dinamiche e delle relazioni tra i personaggi.

Purtroppo sono tre anni che nessuno tra produzione e attori ha rilasciato una singola parola sulla cancellazione o il rinnovo di Flaked, e l’ombra dell’ignoto aleggia su quel finale.

5) Sherlock

Sherlock

E se dobbiamo parlare di serie tv lasciate nel nulla cosmico, questa è quella che fa più male. Chi non la conosce dovrebbe rimediare, e probabilmente avrà più tempo per farlo di quanto pensa.

La rivisitazione moderna e rivista del leggendario Sherlock Holmes ideata da Steve Moffat e Mark Gatiss ne ha passate veramente tante. Soprattutto nella controversa e finora ultima, quarta stagione, non solo nella sua interezza ma ancor di più per un ultimo episodio che è andato a dividere ulteriormente gli schieramenti dei fan. Gran parte degli ostacoli, però, sono racchiusi nei notevoli impegni dei protagonisti e nel rapporto difficile che Benedict Cumberbatch e Martin Freeman avevano instaurato.

Amici strettissimi davanti allo schermo, molto meno nella vita reale. I due pare non si siano mai amati, e attualmente sono entrambi all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Non sappiamo se questo nuovo ambiente lavorativo possa aver saldato il rapporto, o se il tempo è bastato a calmare le acque.

Le voci di Gatiss e Moffat sono propositive, lasciando spazio aperto ai due attori. La BBC non si è detta in programma di lavorare a Sherlock nei prossimi anni, eppure qualcosa ancora si muove, e due sole persone potrebbero cambiare le carte in tavola: proprio Cumberbatch e Freeman.