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5 sigle delle Serie Tv rifatte in maniera molto originale (o assurda, decidete voi)

Tutti noi conosciamo e siamo appassionati di sigle tv. Sebbene ogni serie televisiva ne abbia una, solo poche di esse diventano realmente iconiche. Qui abbiamo scelto 5 rielaborazioni di sigle famose delle serie tv.

Siamo sicuri che vi sorprenderanno una più dell’altra.

1 – Game Of Thrones in Italiano

La regina di tutte le sigle tv. Stiamo parlando del famosissimo tema musicale di Game Of Thrones, che per otto stagioni ha aperto ogni episodio. Creata per Hbo nel 2011 ha ricevuto un Emmy per il miglior design. Come tutti saprete, la sequenza mostra una mappa tridimensionale del mondo immaginario della saga. Il tutto accompagnato dal tema principale composto da Ramin Djawadi, musicista nato in Germania da madre tedesca e padre iraniano. La sigla però non ha un testo. Ma se lo avesse e fosse in italiano?

Kobato, cantutrice e musicista che produce cover italiane di numerose opening giapponesi e spesso canta qualche pezzo originale su Youtube, ha provato a rispondere a questa domanda.
La sigla in italiano di Game Of Thrones scritta e cantata da lei suona davvero bene sulla melodia del tema originale. La sua voce si mescola con quella di Danilo d’Ambrosio, un altro cantante che milita su Youtube con cover in stampo “fantasy”.

2 – Breaking DubStep Bad

La sigla d’apertura di Breaking Bad è breve ma intensa, come se fosse un campanello che ci obbliga ad aprire la porta – per fortuna lui non bussa. Il regista Vince Gilligan ha fatto comporre a Dave Porter non sono l’intro ma anche le suonerie dei cellulari e smartphone presenti in tutte le puntate della serie. Quindi possiamo confermare che niente sia lasciato al caso. Ad esempio nella sigla all’inizio di ogni episodio possiamo leggere la formula “C10H15N”, seguita dal numero 149.24, semplicemente la formula della metanfetamina che ha quel peso molecolare.

Il tema è composto da una chitarra tipica del blues e tamburi accompagnati da vari altri strumenti secondari. La natura schizofrenica di Walter White esce cristallina nella melodia che alterna note alte e basse. Ma in questa versione di MetroGnome ascoltiamo un vero remix dove sono le nostre orecchie a diventare folli. A un certo punto si sente “Say my name, wubwubwub nehnehneh yoiyoiyoi whabwhub.” Questa si che è DubStep.

3 – Rock Stranger Things

Atmosfera anni ’80 con synths a ritmo delle iconiche scritte in rosso su sfondo nero con un inquietante arpeggio che si solleva a metà per poi svanire alla fine. Stiamo parlando ovviamente di Stranger Things. La colonna sonora, composta da musica elettronica originale scritta e suonata da Kyle Dixon e Michael Stein del quartetto synth Survive, è una componente decisiva per questa serie tv.

Il gruppo appena è stato inserito nel progetto ha riadattato alcuni dei loro vecchi brani, compreso il tema della sigla, e prodotti pezzi nuovi. Sembrerebbe che alla fine abbiano tirato fuori oltre 13 ore di musica, da cui ne sono state ultilizzate poco più di 2 e mezza. Oltre alle musiche originali firmate dai Survive, la colonna sonora di Stranger Things è composta anche da un mix di brani degli anni ’70 e ’80, tipo Every Breath You Take dei Police, Should I Stay or Should I Go dei Clash, Runway dei Bon Jovi.

Questa cover suonata dalla band di Los Angeles Kolm riprende l’esatta composizione di note del tema principale con i sintetizzatori serie CZ di Casio, e l’aggiunta di un po’ di sano rock con chitarre elettriche e batteria. Il video è davvero ben realizzato e sono riusciti a creare un’ottima rielaborazione del mood della serie tv.

4 – Classic Doctor Who

Non poteva mancare il tema musicale più longevo delle serie tv! Ebbene sì: Doctor Who. La sigla originale, andata in onda per la prima volta il 23 novembre 1963 sulla BBC, è un bellissimo esempio di musica sperimentale che in Inghilterra veniva prodotta in Tv per spot, documentari o semplici sottofondi specialmente tra gli anni 50 e i 70. Il tema è stato scritto dal compositore australiano Ron Grainer e realizzata da Delia Derbyshire a un workshop radiofonico della BBC: è uno dei primi pezzi di musica elettronica della storia.

L’intro ha tantissime versioni, fra cui quella realizzata con una chitarra elettrica (usata nel quarto episodio della nona stagione – Before the flood il titolo originale) oppure la versione ska del jamaicano Ron Grainer diventata un vero singolo nel 1969.

Ma sono le varianti suonate con strumenti di musica classica che rimangono le più eleganti e meglio arrangiate. Per celebrare i 50 anni della serie, il tema classico è stato suonato dall’affascinate compositrice Sonya Belousova con un fantastico pianoforte blu Tardis. Nel video vediamo la pianista indossare tutti gli iconici outfit del Dottore, come una perfetta cosplayer.

5 – Indian Narcos

Arriviamo al video più bello, sicuramente il più trash. La canzone è una rielaborazione/cover/parodia della sigla d’apertura di Narcos, intitolata Tuyo. Gli opening credits di questa serie sono realizzati in maniera attenta e meticolosa, il found footage unito a elementi ricreati ad-hoc per la sigla si mescolano come per voler sfumare le linee di ciò che è immagine di archivio e cosa no – proprio come fa la serie stessa del resto.

La canzone è scritta e composta da Rodrigo Amarante, ispirato dal pensiero di ciò che la madre di Pablo Escobar avrebbe provato mentre cresceva il suo giovane ambizioso figlio senza tenere in considerazione che poi sarebbe diventato un famigerato boss della droga. La melodia ci ricorda una serenata romantica, e grazie al suo intuitivo senso dei dialetti (Amarante è brasiliano quindi non tutto si pronuncia come nello spagnolo), otteniamo un particolare pathos nella pronuncia di cerete parole.

Di questa intro troviamo molte versioni, anche perchè in questo caso le parole ci sono e il testo può essere cantato e modificato a piacimento. Anche Jovanotti, fan accanito della serie, mise su Instagram una sua versione di Tuyo suonata con la chitarra acustica. Ma se la sua era una vera cover della sigla qui ho selezionato per voi una versione molto alternativa dell’originale. I lyrics sono in Hindi, cambiati in base alla zona di origine dei due cantanti, cioè l’India. Anche gli strumenti sono tipicamente indiani e la melodia all’inizio è quasi ipnotica, nonostante il Bablu Escobar che distrae leggermente con quei baffi. Attenzione, crea dipendenza.

Queste erano le nostre 5 sigle tv che hanno una cover particolare e sicuramente originale. Voi ne conoscete altre?