Non tutte le serie tv sono destinate ad avere successo. La cosa a volte non dipende neanche dalla bellezza della serie stessa o dalla bravura degli attori che la interpretano. A volte alcuni prodotti vengono tristemente ignorati e dimenticati, magari anche perché sopraffatti dalla continua creazione di nuovi ed esaltanti show più “freschi”. Ma certe serie tv sconosciute meritano più di una possibilità.
In alcuni casi il passaggio poco osservato di fronte al pubblico è costato addirittura il rinnovo dello show. Ma in altri casi, nonostante i fan accaniti sperassero in un nuovo scaglione di episodi da poter seguire, certe serie sono state concepite per avere una sola stagione, al di là di successo, ascolti e tutto.
Qui sotto vi riportiamo cinque esempi di serie bellissime che purtroppo sono passate inosservate all’attenzione del grande pubblico, complice magari l’uscita in contemporanea di prodotti più famosi o gli orari di trasmissione un po’ scomodi per i fan che avrebbero voluto seguirle.
Se non le avete già viste andatevi a ricercare queste 5 serie tv sconosciute perle del panorama seriale e vedrete che non resterete delusi.
1) THE BLACK DONNELYS

Prima di avere Peaky Blinders, prima di Sons of Anarchy, avevamo The Black Donnellys e non ce ne eravamo accorti. Io sì perché ero innamorata di Jonathan Tucker ma questa è un’altra storia. Questa serie meriterebbe di essere ripescata, guardata, amata, ma soprattutto meriterebbe un seguito dal momento che venne cancellata tristemente dopo soli 13 episodi. Oltre alla bravura degli attori, tutti rudi e crudi come si vuole da una storia del genere, abbiamo anche una giovanissima e non ancora celebre Olivia Wilde impegnata a intrecciare la storia della sua Jenny con quella dei fratelli Donnelly, ragazzi orfani invischiati nella mafia irlandese a Hell’s Kitchen.
La serie vanta al timone un nome pazzesco come quello di Paul Haggis, uno che ha un Oscar sul comodino per aver diretto lo splendido Crash ma che ha anche il merito della sceneggiatura del Million Dollar Baby di un certo Clint Eastwood.
Andatevela a ripescare se amate le storie che parlano di famiglie unite contro tutto e tutti e di bravi ragazzi che tentano in tutti i modi di intraprendere una strada alternativa a quella pericolosa e sporca di sangue che il destino ha già scelto per loro.
2) CONTAINMENT

Questa serie è la figlia meno conosciuta di quella Julie Plec che ci ha raccontato il mondo dei vampiri cattivi e innamorati in tutte le salse. Un vero peccato che la serie più bella prodotta dalla mamma dei Salvatore e dei Mikaelson sia passata praticamente inosservata. A differenza delle sue “sorelle” famose questa lascia perdere il mondo del sovrannaturale per raccontarci di una possibilissima e disastrosa epidemia che si scatena nella bella Atlanta.
Containment, composta da soli dieci episodi e basata sulla serie belga Cordon, si svolge all’interno del cordone che viene imposto agli abitanti di Atlanta che potrebbero o sono già stati infettati dal terribile virus. Una serie con momenti di tensione piuttosto alti ma anche con una grande carica emotiva a cui non si resta indifferenti.
L’umanità dei protagonisti, le loro reazioni alla paura di una morte violenta e imminente, e il loro bisogno di non sentirsi abbandonati dal resto del mondo, ci risulta famigliare fin da subito e ci spinge a divorare tutti i dieci episodi nella speranza di un improbabile happy ending.
3) SHARP OBJECTS

Davvero difficile credere che la storia della giornalista tutta alcol, sesso e traumi personali Camille Preaker sia passata in sordina l’anno scorso.
Una serie con un cast davvero notevole, capitanato dalla pluricandidata agli Oscar Amy Adams e seguita a ruota da una stratosferica Patricia Clarke, che raccontano insieme l’inquietante storia delle ragazzine morte nella piccola e soporifera cittadina di Wind Gap.
Diretta da Jean-Marc Vallée, uno dei nomi dietro alla bellissima Big Little Lies, la serie assume fin da subito i colori di un thriller psicologico di quelli fatti bene, affrontando tematiche pungenti come la malattia mentale, l’omofobia, il razzismo, ma anche scandagliando i malsani rapporti privati in una famiglia piena di segreti che non potrà non accattivarvi fin dai primi scambi di battute.
Con un colpo di scena nel finale davvero indimenticabile.
4) 22.11.63

Forse se siete dei fan accaniti di Stephen King (qui per scoprire la nuova serie in cantiere ispirata al suo lavoro) questa non ve la siete persa ma in realtà a tanti è sfuggita. Un gran peccato considerata la trama accattivante offerta dal libro omonimo del famosissimo scrittore americano.
La storia di Jake Epping, l’insegnante d’inglese interpretato da James Franco, che si trova davanti a un’incredibile opportunità, quella di viaggiare nel tempo. Non dove vuole ma in un momento specifico della storia, un momento chiave che potrebbe cambiare le sorti di tanti. Gli viene infatti offerta dall’amico Al, che custodiva questa incredibile facoltà da anni, la possibilità di poter tornare nell’ottobre del 1960 e tentare di impedire l’omicidio di John F. Kennedy.
La serie è tra le altre cose un vero gioiellino di stile. Musiche, location e costumi sono davvero notevoli così come gli sforzi nel cercare di rendere omaggio, in soli otto episodi, all’opera di un maestro a cui non sempre cinema e tv hanno reso il giusto servizio.
5) Z: L’INIZIO DI TUTTO

Concludiamo con la storia sulla vita di Zelda Fitzgerald, disponibile su Amazon Prime (e qualcuno continua a dire che il catalogo non è chissà che). Il racconto dell’amore per il suo celebre marito, di come attraversò sfrontatamente gli anni Venti, e di come s’impose all’attenzione delle cronache per le sue scelte di vita emancipate e controcorrente, ci ha affascinati. Ma grazie alla serie, scopriamo che c’era molto di più di lei da sapere oltre ai suoi amori e al suo talento.
Riscoprire questa serie e immergersi nelle fascinose atmosfere degli Anni Ruggenti è un piacere per gli occhi, così come conoscere in profondità un personaggio storico così complesso.