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La classifica delle 10 Serie Tv con la regia più brillante in assoluto

La regia nei film e nelle serie tv talvolta racconta la storia più di mille battute. Non si tratta solo di riprendere la scena in questione, ma di consegnare quel non detto che serve allo spettatore per comprendere meglio anche la mente dei personaggi. Pensiamo ad esempio alla tecnica di ripresa conosciuta come angolo olandese. Essa prevede l’inclinazione della telecamera in modo tale che l’orizzonte risulti in diagonale rispetto ai bordi dell’immagine, in questo modo il personaggio apparirà distorto. Tale distorsione è fondamentale per raccontare una situazione di disagio, di squilibrio psicologico che il protagonista della storia sta affrontando.

Capiamo dunque quanto un’ottima regia sia necessaria alla buona riuscita di un prodotto televisivo e non più solo cinematografico. Le serie in classifica sono infatti la prova di questo miglioramento

10) Hannibal

Serie Tv

Hannibal è un crescendo di emozioni che indagano il complesso rapporto tra bene e male, ragione e pazzia. La serie thriller-psicologica sviluppata da Bryan Fuller ha portato sulla scena le menti controverse di due protagonisti che si fanno amare e odiare. La regia, affidata ad Adam Kane, coglie il fulcro su cui si fonda la storia: il dettaglio.

Dettaglio è infatti anche il nome della tecnica di ripresa più usata nelle stagioni, poiché essa concentra l’attenzione della telecamera su un unico oggetto o su un’unica azione compiuta dal personaggio. Chiaro esempio di questa tecnica sono le scene in cui Hannibal Lecter sceglie la ricetta del giorno, oppure quando taglia e sfiletta le sue vittime. Si insiste quindi sul particolare per raccontare l’eleganza e la minuzia adottate dall’assassino per rappresentare la visione che egli ha dell’omicidio. Per Hannibal è un rito.

9) Mindhunter

mindhunter

Mindhunter studia e racconta la nascita della criminologia e della figura dei profiler in America tra gli anni ‘70 e ‘80. Realismo e curiosità sono alcune delle parole chiave che svelano il motivo del successo di questo prodotto. Vi sono però altri elementi che permettono a questa serie tv di essere pragmatica suscitando la curiosità del suo pubblico, uno tra questi è proprio la regia.

Affidata a David Fincher, la regia della serie tv predilige il piano medio che riprende i personaggi dalla vita in su.

Tuttavia notiamo anche un uso insistito del dettaglio e dell’angolo olandese. Ciò che colpisce e che sembra essere una delle firme di David Fincher è la scelta della dissolvenza a nero, effetto di transizione che adopera anche in Gone Girl. La scelta di questa tecnica di transizione, in Mindhunter, causa nello spettatore un senso di disagio nato dalla sensazione che un tetro sipario stia calando su un evento inevitabile, Pensiamo ad esempio alle scene che aprono ogni episodio mostrando la nascita del serial killer BTK.

8) The Handmaid’s Tale

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The Handmaid’s Tale porta sullo schermo odio, speranza, disprezzo, paura e coraggio, raccontando di un mondo come Gilead e delle difficoltà che June e le altre Ancelle devono affrontare. La regia, seguita da Reed Morano e Colin Watkinson, consegna il dramma vissuto dai personaggi ricorrendo spesso ai primi piani e all’angolo olandese. L’intento è quello di porre l’accento sulla degenerazione della mente della protagonista che, stagione dopo stagione, cerca di mantenere una lucidità ormai quasi del tutto scomparsa.

La regia di questa serie tv sfrutta anche il campo totale e il campo lungo.

Queste tecniche di ripresa permettono di porre l’attenzione sull’ambiente in cui i personaggi agiscono, caricandolo di un particolare significato nella vicenda. Tuttavia le figure sono perfettamente distinguibili poiché, come accade nel campo lungo, sono comunque il centro d’interesse della ripresa. Tali tecniche sono spesso adoperate durante le scene della Cerimonia.

7) Maniac

Maniac, serie tv ideata da Cary Fukunaga e Patrick Somerville, purtroppo non ha riscosso il successo che tutti si aspettavano dopo l’esplosiva e convincente promozione. La trama si rivela spesso incompleta e confusionaria lasciando gli spettatori perplessi e insoddisfatti.

Le sensazioni e considerazioni legate alla regia di questa serie tv sono invece ben diverse.

Essa è camaleontica e si adatta perfettamente a ogni sogno o fantasia emersa dalla mente indagata dei protagonisti. Fukanaga, regista de L’Alienista e anche di True Detective, sfrutta il piano medio, quello americano, ma anche il primissimo piano che come l’angolo olandese raccontano l’ansia e la degenerazione che vive il personaggio al centro della scena.

6) Watchmen

watchmen

Watchmen, serie tv che segue gli eventi della graphic novel ideata da Alan Moore e Dave Gibbons, si guadagna di certo un posticino tra le migliori serie degli ultimi cinque anni. Uno dei motivi che ha reso questa serie tv un successo è la sua regia che, come accade per molti telefilm, è stata affidata a più di un regista. Nel team troviamo Nicole Kassell (che ha diretto The Leftovers, un episodio di Westworld e di Better Call Saul), David Semel, Stephen Williams e Steph Green.

Come per Breaking Bad, ecco che il lavoro di squadra determina piccoli successi anche sul piano della regia delle serie tv.

5) I segreti di Twin Peaks

Twin Peaks

L’inimitabile e indimenticabile serie I segreti di Twin Peaks è stata diretta principalmente dal genio indiscusso David Lynch. Egli ha collaborato con il team della fotografia e della sceneggiatura per consegnare al pubblico dei toni cupi, malinconici, che ben si confacevano alla tragica storia di Laura Palmer.

David Lynch, come sappiamo, ha cambiato il mondo della cinematografia con una regia spiazzante e ricca di emozioni. La sua tecnica, che molto deve al surrealismo, gioca con il mistero e con il cupo prediligendo anche una fotografia basata sul gioco tra luci e ombre.

4) Fargo

Breaking Bad - Fargo

Fargo, serie tv ideata da Noah Hawley, nasce come adattamento per la televisione del famoso film dei fratelli Coen. Tuttavia, eccezion fatta per le prima stagione che mantiene ancora i toni del film da cui prende piede, la serie ha intrapreso una strada totalmente autonoma affermandosi tra le più apprezzate. Interessante è l’uso dei primi piani e dei piani americani che inquadrano i protagonisti e impediscono allo spettatore di spostare l’attenzione dal loro sviluppo o dalla loro degenerazione.

Ciò che ne deriva sono sensazioni contrastanti poiché, come affermato in precedenza, la regia diventa uno dei linguaggi principali per poter capire meglio le intenzioni dei personaggi e talvolta anche per poterle anticipare.

3) Breaking Bad

Regia serie tv

Breaking Bad è la concreta rappresentazione della genialità di Vince Gilligan e Peter Gould. La regia di questa serie tv cattura, sorprende e coinvolge il pubblico esaltando ogni particolare utile alla comprensione della trama. Niente è lasciato al caso e tutto diventa fondamentale, persino la ripresa di una mosca che tormenta mentalmente e fisicamente il protagonista. Vince Gilligan non teme e sperimenta molte tecniche, come ad esempio l’uso del PoV (Point of View) applicandolo però agli oggetti usati dai personaggi e non ai personaggi stessi. La ripresa che tuttavia caratterizza la regia di Gilligan, e che rivela i grandi a cui si è ispirato, è il campo lungo.

Breaking Bad è uno dei tanti esempi che dimostrano come la regia delle serie tv possa rivaleggiare con quella dei film tanto acclamati a Hollywood.

2) True Detective

Regia serie tv

La regia di True Detective, curata da Cary Fukunaga, è strabiliante. Le tecniche di ripresa adoperate, in collaborazione con il team della fotografia, sono molteplici e studiate nei minimi dettagli per poter realizzare un’atmosfera che concretizzasse la perdizione dei personaggi, del mondo in cui vivono e degli orrori che devono indagare. Particolarmente usati sono infatti il campo lungo e il lunghissimo, ma ritroviamo anche l’utilizzo del campo medio e poi del complesso long shot.

L’idea degli autori era di portare gli spettatori verso qualcosa di cinematografico attraverso la televisione.

Dietro questo obiettivo, solo apparentemente semplice, si nascondono ore e ore di riprese, effettuate anche con mezzi un po’ tradizionali per poter raggiungere l’effetto desiderato.

1) Dark

Regia serie tv

Dark ha conquistato il suo pubblico sin da subito diventando ancora una volta la serie attesa dalla maggior parte degli abbonati Netflix. La complessità e la logica confusionaria di Dark sono realizzate grazie a un team che si muove all’unisono affinché sceneggiatura, fotografia e regia realizzino un ottimo prodotto. La regia di questa serie tv è seguita dal talentuoso Baran bo Odar che sembra prediligere campi all’americana o medi con l’aggiunta di primi piani dei personaggi.

La tensione è consegnata anche attraverso l’uso di campi lunghi che rendono invece protagonista il paesaggio, esso è fondamentale in Dark perché è attraverso le riprese della città, dei campi, che lo spettatore capisce lo spostamento di epoca in epoca. Ma queste sono solo alcune delle scelte di regia che rendono questo prodotto uno dei migliori in circolazione.

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