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La classifica delle 25 migliori Serie Tv del secolo, secondo Metacritic

Molto spesso ci si chiede quale sia il giudizio della critica sulle serie tv più famose e chiacchierate del momento. Non sempre infatti il giudizio del pubblico coincide con i pareri dei critici televisivi, anzi spesso e volentieri possono essere del tutto discordi. Ma quali sono le migliori serie tv del secolo secondo la critica? Abbiamo tratto questa classifica da Metacritic, sito web statunitense che raggruppa recensioni e fornisce valutazioni su film e serie tv, calcolando la media delle recensioni per ogni stagione e classificando gli spettacoli in base alla media più alta.

Cosa ci aspettiamo di ritrovare tra le prime 25 migliori serie tv scelte dalla critica?

Sicuramente alcune assenze appariranno incomprensibili al grande pubblico. Manca Breaking Bad, tanto per dirne una, che ritroviamo solo al quarantunesimo posto. Ma anche Mad Men, oltre il sessantesimo, e The Americans, che ritroviamo al trentesimo posto. Assente dalla lista dei primi 100 show Game of Thrones, che pure è una serie pluripremiata e universalmente apprezzata da pubblico e critica. Ma vediamo quali sono i titoli che hanno ottenuto le valutazioni più alte seguendo la classifica di Metacritc.

25) The Corner

Un autore che ritroveremo più volte in questa classifica è David Simon, che per la HBO nel 2000 realizzò questa miniserie in sei episodi. Simon, per intenderci, è lo stesso autore di The Wire, uno dei colossi della televisione americana. E anche The Corner, di due anni precedente, risente di quella stessa cupa atmosfera. L’ambientazione è sempre Baltimora, in particolare i suoi quartieri più degradati. Protagonisti di questo dramma sono i membri della famiglia Boyd, due genitori tossicodipendenti e un figlio senza punti di riferimento, che provano a farsi largo nella vita tra povertà, dipendenze e guerra della droga. Non raggiunge le vette di The Wire, ma è una serie che ha subito conquistato la critica e che, ancora oggi, dopo oltre vent’anni, mantiene con onore la sua posizione.

24) Big Mouth

Più recente invece, la serie animata pubblicata su Netflix a partire dal 2017, arrivata alla quinta stagione. Lo show ha come protagonisti Nick e Andrew – che hanno lo stesso nome di due dei loro creatori, Nick Kroll e Andrew Goldberg -, che scoprono poco alla volta i cambiamenti determinati dall’adolescenza. Alle prese con gli ormoni impazziti, i personaggi di Big Mouth vivono le grandi scoperte e gli orrori della pubertà, raccontandoli con grande ironia e trasformandoli in un prodotto adatto ad un pubblico adulto malgrado le tematiche trattate e il format della serie animata. Big Mouth ha riscosso grande successo al suo esordio proprio per quel suo tono leggero e l’umorismo tagliante che ha conquistato pubblico e, a quanto pare, anche critica.

23) Fargo

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Una buona dose di humor non manca neppure a Fargo, serie tv antologica ispirata al film dei fratelli Coen, che qui sono produttori esecutivi dello show. Apparso per la prima volta nel 2014, Fargo mette insieme genere crime, thriller e giallo per delle storie che hanno in comune con l’opera dei Coen un certo stile surreale e macabro, ma poi se ne distaccano diventando a tutti gli effetti un racconto a sé. Sono andate in onda quattro stagioni, ambientate in epoche storiche diverse, che hanno avuto sempre al centro fatti criminosi e personaggi particolari, con un cast – tra i suoi protagonisti ricordiamo, ad esempio, Billy Bob Thornton, Ewan McGregor, Kirsten Dunst, Jesse Plemons – che ha dato una marcia in più a tutta la produzione.

22) Better Things

Apprezzatissima dalla critica è anche Better Things, una serie che mette insieme comicità e dramma e che racconta la storia di Pamela Adlon, attrice, sceneggiatrice e regista, nonché madre di tre figlie, nella impegnativa vita di Hollywood. La serie ci lascia guardare dentro la sfera privata di un’attrice, mettendone a nudo anche le difficoltà quotidiane. Adlon è una madre single, divorziata, costantemente alle prese con la sua vita professionale e i problemi familiari di tutti i giorni. Si è parlato tanto della serie anche per la presenza di Louis C.K. tra gli sceneggiatori, costretto poi ad abbandonare lo show dopo le accuse – confessate – di cattiva condotta sessuale. Malgrado l’allontanamento del comico, Better Things è arrivata alla quarta stagione.

21) Rectify

Quattro stagioni anche per Rectify, che è la storia di un uomo finito ingiustamente nel braccio della morte e tornato in libertà dopo diversi anni. La serie tenta di soffermarsi soprattutto sugli aspetti psicologici del dramma, analizzando la personalità e il comportamento del suo protagonista (Aden Young) che deve reinserirsi in società con infinite difficoltà. C’è dunque anche tanta critica sociale e politica in Rectify, che sfrutta la storia personale di un uomo per raccontare il disagio e l’assurdità di certe storie che purtroppo in America non sono così rare.

20) The Last Dance

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La prima docu-serie della classifica è però The Last Dance, una serie che ha fatto impazzire fan e critica e che ha ricevuto riscontri pressoché unanimemente positivi. In dieci episodi, il documentario di Netflix ripercorre la stagione 1997/98 dei Chicago Bulls nel campionato NBA, che si concluse proprio con la vittoria dei Bulls.

The Last Dance è una delle migliori serie tv della piattaforma, tra le più viste al momento del suo esordio.

Racconta l’ultima stagione di Michael Jordan, con immagini in parte inedite realizzate dalla troupe della NBA Entertainment che ebbe l’opportunità di seguire l’intera stagione dei Bulls, che è poi diventata storia.

19) The Hollow Crown

Una perla assoluta della BBC è The Hollow Crown, che ha avuto la geniale idea di portare sul piccolo schermo alcune tra le più famose opere teatrali dello scrittore inglese William Shakespeare e di farne una serie tv in quattro capitoli. Il cast è di assoluto livello, particolare che ha attirato l’attenzione della critica: Tom Hiddleston, Patrick Stewart, Jeremy Irons, Ben Whishaw sono tra i nomi più importanti che hanno recitato nella serie. I drammi riproposti, con grande attenzione al linguaggio e ai dettagli, sono il Riccardo II, l’Enrico IV (diviso in due parti) e l’Enrico V. La serie si proponeva un obiettivo quasi proibitivo, invece il risultato finale è più che apprezzabile.

18) Master of None

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Tra le migliori serie tv dell’ultimo secolo, la critica inserisce anche Master of None, la comedy nella quale il comico di origini indiane Aziz Ansari interpreta Dev, un attore trentenne che vive a New York tra amici, lavoro e le comodità che i suoi genitori, immigrati che hanno dovuto districarsi a fatica nel nuovo mondo, non hanno avuto la fortuna di avere. Si tratta di una commedia leggera, senza particolari pretese e con una trama non necessariamente definita nei minimi particolari, ma che ha avuto un folto numero di fan e tanta attenzione da parte dei critici, al punto da aggiudicarsi tre Emmy e un Golden Globe.

17) Frozen Planet

L’altra docu-serie della classifica è Frozen PlanetIl pianeta di ghiaccio, una produzione di BBC e The Open University con un numero complessivo di sette episodi. Fu trasmessa in Italia su Rai1, presentata da Piero Angela nel suo Superquark. L’alta fattura di riprese, fotografia, montaggi e del materiale documentario, ne ha fatto un prodotto di grande qualità per la televisione.

Non ci saremmo aspettati Frozen Planet nella classifica delle migliori serie tv dell’ultimo secolo, eppure secondo la critica questa docu-serie è più meritevole di titoli come Breaking Bad e Mad Men.

Una ragione sicuramente ci sarà.

16) Borgen

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Ma a scalzare tanti titoli molto più noti c’è anche Borgen, il political drama danese traslocato di recente su Netflix. La serie racconta la storia di Birgitte Nyborg, un leader politico donna che riesce a diventare Primo Ministro della Danimarca e deve fare i conti tutti i giorni con l’opposizione, le frizioni interne, le emergenze nazionali, le crisi internazionali e i suoi problemi familiari. In questo articolo vi abbiamo spiegato perché per un pubblico europeo questa serie potrebbe essere addirittura più appetibile di pietre miliari del genere politico come House of Cards o Veep.

15) The Wire

Ed eccoci tornati a David Simon, con il suo capolavoro assoluto. The Wire non poteva davvero mancare tra le migliori serie tv del secolo. Il realismo della serie, ambientata anche questa a Baltimora, la credibilità dei suoi personaggi, il coinvolgimento e l’attenzione prestata ad ogni indagine dell’unità speciale di polizia che combatte il traffico di droga in città, sono gli assoluti punti di forza di una serie di cui ormai non si parla più tanto ma che rimane una delle più apprezzate in assoluto.

14) I Simpson

E potevano mancare I Simpson nella classifica delle migliori serie tv di sempre? Al quattordicesimo posto Metacritics piazza la creazione più celebre di Matt Groening, in onda dal 1989. Stiamo parlando di una pietra miliare nel mondo della televisione, uno show che è sopravvissuto con successo per oltre un trentennio, facendo compagnia agli spettatori di tutto il mondo con le avventure strampalate e la simpatia riconoscibilissima dei personaggi gialli più famosi di tutti.

13) My So-Called Life

Più o meno negli stessi anni in cui i Simpson conquistavano per la prima volta il pubblico, veniva trasmessa su ABC l’unica stagione di My So-Called Life, per un totale di 19 episodi andati in onda nel corso di circa cinque mesi, dall’agosto 1994 al gennaio 1995.

Vi sareste aspettati questo teen drama tra le migliori serie tv dell’ultimo secolo?

Probabilmente no, ma la critica invece lo apprezzò subito molto perché trattava temi importanti che le commedie familiari e le serie adolescenziali dell’epoca non prendevano in considerazione allo stesso modo. Pedofilia, omofobia, violenze, abusi, uso di stupefacenti venivano analizzati con sguardo diverso, non come eventi eccezionali ma come parte di una realtà che i giovani si ritrovavano a vivere quotidianamente.

12) Louie

Ritroviamo ancora una volta Louis C.K., che è diventato famoso anche grazie a questa commedia che ha scritto, prodotto e interpretato. Il protagonista è un comico di professione di New York, divorziato e con due bambine, che appare spesso inadeguato e che deve fare i conti con situazioni imbarazzanti e comportamenti assurdi. Parliamo di una commedia impregnata di black humor, in cui l’autore ha avuto ampi margini di libertà e ha potuto sperimentare trovate innovative e spunti geniali. Nel 2015 la serie si è chiusa con la quinta stagione.

11) Fleabag

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La serie britannica scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge è uno di quei titoli recenti molto apprezzati dalla critica. In Italia, è stata distribuita da Amazon Prime Video ed è andata avanti per due stagioni. Il Telegraph l’aveva inserita tra gli 80 migliori spettacoli della BBC di tutti i tempi, ha vinto quattro Emmy e due Golden Globe. La storia è la trasposizione televisiva di uno spettacolo teatrale già vincitore del premio Fringe e ha al centro le peripezie di una giovane donna londinese alle prese con la sua frenetica vita sessuale, con una famiglia disfunzionale e le difficoltà di gestione di una caffetteria. Fleabag ha conquistato anche il pubblico grazie alla sua straordinaria ironia e all’originalità della sua protagonista.

10) Bleak House

Bleak House è un titolo che probabilmente suonerà poco familiare alla maggior parte degli appassionati di serie tv. In realtà si tratta di un romanzo di Charles Dickens, La casa desolata, da cui la BBC ha tratto il soggetto per una miniserie in quindici puntate trasmessa su BBC One dal 2005. Bleak House è stata scritta da Andrew Davies, prodotta da Nigel Stafford-Clark e diretta da Justin Chadwick e Susanna White. Pare che per la sua produzione si siano spese circa 8 milioni di sterline. Nel cast sono presenti nomi come Anna Maxwell Martin, Gillian Anderson, Charles Dance, Timothy West e tanti altri ancora.

9) Atlanta

Colonne Sonore

Più conosciuta è invece Atlanta, la serie tv creata e interpretata da Donald Glover per Fox. Lo show segue le vicende di due cugini di Atlanta che tentano di farsi largo nella scena rap per una sorta di rivalsa personale e in risposta ai problemi familiari del protagonista.

Atlanta fu accolta immediatamente con favore dalla critica che, a quanto pare, la considera una delle migliori serie tv dell’ultimo secolo.

Glover è stato il primo afroamericano a vincere un Emmy come regista di comedy e complessivamente ad Atlanta sono andati due Golden Globe e due Emmy.

8) Homicide: Life on the Street

Che dicevamo di David Simon? Eccolo rispuntare in questa classifica con il soggetto che ha dato vita a Homicide: Life on the Street, la serie realizzata dal critico cinematografico Paul Attanasio. Simon aveva scritto Homicide: A Year on the Killing Streets, il romanzo da cui la serie NBC è tratta. Andata in onda per tutto il corso degli anni Novanta, la serie conta un numero consistente di episodi: 122, distribuiti in sette stagioni. Esistono anche un film di poco successivo e una webseries che ne rappresenta il sequel, Homicide: Second Shift, andata in onda nel 1997.

7) I Soprano

I soprano

Tra i grandi titoli non manca però I Soprano, che oltre ad essere una serie universalmente amata dal pubblico, ha ricevuto tanti riconoscimenti anche dalla critica. Parliamo di un’opera colossale, una pietra miliare del piccolo schermo. La serie ha vinto praticamente tutti i premi televisivi: 5 Golden Globe, 82 altri premi e 211 nomination. Inserita dalla rivista Tv Guide al quinto posto nella classifica dei 50 migliori spettacoli televisivi di tutti i tempi, I Soprano è al momento la serie più premiata di sempre e una delle più celebri in assoluto.

6) The Staircase

The Staircase è un’altra serie che ha una valutazione pazzesca su Metacritic. Rilasciata in Italia solo nel 2018 sulla piattaforma Netflix, negli Stati Uniti è invece andata in onda con la prima stagione nel 2004, con la seconda nel 2013 e una terza nel 2018. Si tratta di una serie documentaristica, incentrata sulla vicenda processuale di Michael Peterson, un giornalista americano accusato dell’omicidio della moglie Kathleen Peterson. Le ricostruzioni dettagliate e la qualità delle testimonianze raccolte, hanno fatto di The Staircase uno dei migliori prodotti di sempre del genere thriller-documentaristico.

5) The Larry Sanders Show

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Al quinto posto ci finisce invece The Larry Sanders Show, la sitcom degli anni Novanta con Garry Shandling protagonista nei panni di un conduttore di talk show. La già citata rivista Tv Guide l’ha inserita alla trentottesima posizione nella classifica dei migliori spettacoli televisivi di tutti i tempi.

Perché The Larry Sanders Show si ritrova così in alto nella lista delle migliori serie tv dell’ultimo secolo?

Perché la valutazione media delle sue stagioni – che sono sei in totale – ha fatto registrare numeri impressionanti. La quarta stagione, ad esempio, andata in onda nel 1995, ha ottenuto un 99 di valutazione – il massimo – finendo al secondo posto nella classifica generale di Metacritic.

4) O.J.: Made in America

Oscar per il miglior documentario, O.J.: Made in America è stato realizzato nel 2016 per ESPN Films da Ezra Edelman. È un lungo racconto della vita di O.J. Simpson, dai tempi della sua carriera come giocatore di football all’Università fino al processo per gli omicidi di Nicole Brown Simpson e Ronald Lyle Goldman, di tutto il percorso giudiziario e delle ripercussioni sulla sua vita privata e su quella della sua comunità. Il documentario è diviso in cinque parti, per questo è considerato una serie ed è stato l’ultimo a poter competere nell’apposita categoria agli Oscar come serie documentaristica.

3) America to Me

E a dimostrazione del fatto che i documentari siano i prodotti televisivi generalmente più apprezzati dalla critica, ecco comparire al terzo posto di questa lista America to Me, altra docuserie del 2018 diretta da Steve James. Dieci episodi girati alla Oak Park e alla River Forest High School, in Illinois, per raccontare la vita scolastica di dodici studenti. La critica lo ha elogiato per lo sguardo dettagliato sulle disuguaglianze e sulle contraddizioni sociali viste attraverso il racconto della vita degli adolescenti.

2) The Office (UK)

Peaky Blinders

Seconda posizione per The Office, non la sua versione più celebre – quella americana – ma l’originale britannico, andato in onda all’inizio del Duemila e creato da Ricky Gervais e Stephen Merchant. Si tratta dell’unica serie tv comica inglese che si è aggiudicata un Golden Globe.

Non è invece tra le migliori serie tv dell’ultimo secolo il remake statunitense con Steve Carell.

Lo show è girato con lo stile del mockumentary, ma a differenza del successivo remake, non compaiono le risate registrate in sottofondo. In questo articolo abbiamo fatto un confronto tra le due serie.

1) Planet Earth

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Ma quale è la migliore serie tv dell’ultimo secolo secondo la critica? Nella classifica di Metacritic, al primo posto c’è Planet Earth, documentario sul pianeta Terra andato in onda per la prima volta nel 2006. Dieci anni dopo, nel 2016, fu prodotta anche una seconda parte, Planet Earth II. Si tratta del documentario sulla natura più visto in assoluto. Il Daily Mail disse che eravamo difronte alla “storia naturale narrata nel modo più spettacolare che abbia mai riempito i nostri schermi”, mentre perThe Independent era “indubbiamente il più grande documentario televisivo sulla natura mai realizzato finora, e molto probabilmente una delle più belle serie televisive della storia”.

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