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5 Serie Tv che potresti aver giudicato troppo frettolosamente

Nel mondo degli appassionati delle serie tv, la concorrenza è spietata. Cercare di esibire tutto il repertorio multimediale fruito dalle piattaforme streaming nel corso della propria vita è motivo di grande fierezza e sicuramente di grande interesse.

Esistono però serie tv che convenzionalmente primeggiano su tutte le altre, sono considerate dei must, rappresentano di fatto il Sacro Graal e fare paragoni sbagliati potrebbe compromettere quella che è la considerazione dei vostri amici nei confronti del senso critico che vi contraddistingue. Avreste mai il coraggio di affermare pubblicamente che Breaking Bad vi è parsa estremamente noiosa? O che Chernobyl non vi ha stravolti nel corso della sua visione? O addirittura che i Simpson non siano la rappresentazione perfetta di una famiglia nel bel mezzo degli stereotipi americani? Ne varrebbe decisamente la vostra reputazione di grandi appassionati. Un contenuto quando è di alto livello non lo si può ignorare e, al di là dei premi vinti, necessita una visione quasi obbligata. Molte serie tv infatti sono valide al di là della quantità di Emmy ottenuti e, tra le delusioni più eclatanti a livello di attori e attrici, i fan chiedono giustizia per la mancata candidatura di Emma Stone per Maniac, prodotta da Netflix e che includeva anche Sally Field e Jonah Hill. 

Ma Maniac è solo un esempio: quante volte avreste dato un premio a serie che non lo hanno ricevuto?

maniac

D’altro canto esistono prodotti il cui apprezzamento non è condiviso da tutto il pubblico, ma che di fatto costituiscono un buon inizio per stagioni future che potrebbero anche entrare nella vostra personale classifica. Ma siete sicuri di aver dato una chance a quelle serie che tutti reputano valide e che voi invece snobbate miseramente?

Dare una nuova possibilità a quelle locandine su Netflix che continuate a skippare perché non vi convincono è il modo giusto per farvi avvolgere dalle particolarità. Non fermatevi alle prime due puntate, il plot point – l’evento che potrebbe scaturire il vostro interesse all’interno della storia – si aggira sempre intorno alla quarta/quinta puntata. Ecco quindi 5 serie tv che potresti rivalutare, alla luce di un ottobre sempre più vicino e che necessita della spensieratezza di un contenuto che non ti aspettavi potesse sorprenderti.

1) Anne with an E

Chiamatemi Anna

Alla generazione Y potrebbe venire difficile trovare la simmetria con il punto di origine di questa serie: Anna dai capelli rossiè infatti il romanzo di Lucy Montgomery, noto alla generazione dei nostri genitori grazie all’omonimo cartone animato, ricco di un gusto ormai perso. Chiamatemi Anna nasce proprio dal presupposto di rievocare vecchie emozioni e sembra essere il buon compromesso che Netflix ha saputo trovare tra passato e presente. La storia parla di un’orfana coraggiosa, piena di vita, con grandi passioni e con un’infanzia difficile alle spalle, che si trasferisce ad Avonlea, dove per sbaglio viene mandata a vivere con gli anziani fratelli Marilla e Matthew. Anna Shirley-Cuthbert farà nuove amicizie, cambierà la monotona vita dei due fratelli e sperimenterà la forza delle emozioni.

L’isola del Principe Edoardo di fine 800 diventa lo scenario protagonista di temi lontani e nuovi da quelli affrontati nella precedente serie animata. Il bullismo, le esplorazioni di genere, la sessualità, la comunità, l’inganno e soprattutto il pregiudizio – a volte anche nei confronti della stessa Anna -, diventano il trampolino di lancio per tutti gli spettatori che vivono uno scenario rurale totalmente ammodernato da tematiche contemporanee.

2) Maniac

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Se desiderate invece un contenuto di breve durata ma che sappia convogliare la fantascienza, la drammaticità e il grottesco, la miniserie Maniac sarà in grado di offrirvelo.

Una serie che conduce lo spettatore a giocare con la psiche e che fa entrare direttamente nei meandri delle invenzioni di Cary Fukunaga, creatore e direttore di una storia che vede come protagonisti due attori eccezionali. Jonah Hill, nei panni di Owen Milgram, un giovane schizofrenico cresciuto all’interno di una ricca famiglia che crede di vedere segni premonitori sulla salvezza del mondo, ed Emma Stone, nelle vesti di Annie Landsberg, la quale non digerisce la morte della sorella e quindi vive tra depressione e dipendenza. In Maniac I due fanno amicizia durante una incredibile sperimentazione farmaceutica, gestita da un dottore in forte competizione con la madre e da GRTA, una potentissima intelligenza artificiale che prova delle emozioni e che sarà la causa principale di un viaggio onirico dello spettatore attraverso i due protagonisti.

Mondi cavallereschi, scenari passati, simulazioni espressioniste e le contraddizioni più impensate saranno i mezzi per un viaggio nelle complessità della mente dei personaggi di Maniac, che ci riveleranno le fragilità delle nostre percezioni e le paure più recondite nella mente di un essere umano.

Maniac è un viaggio fantastico che vi porterà all’interno di ambientazioni frutto delle menti più avvantaggiate: quelle degli uomini incompresi.

3) Big Mouth

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Questa serie tv è senza ombra di dubbio una vera esplorazione, abbatte ogni genere di tabù e riesce a comunicare attraverso una simpaticissima animazione ogni tema associabile al sesso. Chi non ha mai avuto delle forti perplessità sulla sua sessualità durante l’adolescenza? Nick, Andrew, Jessi, Jay e Missy sono rappresentativi di una fase della vita in cui tutti noi passiamo: la pubertà. Questi amici cominciano a scoprire il proprio corpo, il proprio sesso, il proprio genere e vengono guidati nella loro scoperta da dei personal trainer/consulenti dell’adolescenza, Maurice e Connie, i mostri degli ormoni.

La comicità di questa serie non ha filtri, non omette le battutacce, il black humor, i doppi sensi e soprattutto non si limita ad escludere riferimenti pornografici. Qualsiasi perversione o esperienza sessuale che tu abbia avuto, Big Mouth la sa animare all’interno di una società ancora sessofobica, che si limita a parlare di temi così intimi eppure comuni a tutti. L’atteggiamento goliardico che rasenta il volgare dell’intera narrazione porta questa serie a classificarsi come un prodotto per adulti, che ci fa fortemente immedesimare in quei “noi” impacciati, pieni di vergogna, che non sapevamo aprire un preservativo e che finivano con il chiedere consiglio all’amica/o più grande.

4) My Mad Fat Diary

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Se questa serie vi è sembrato di primo acchito un banale prodotto per teenager che guardano contenuti standardizzati, vi siete sbagliati. Perché questo prodotto parla di pregiudizi, amicizie, convenzioni sociali, standard di bellezza canonici e soprattutto il valore catartico della scrittura. Rachel Earl è una sedicenne con gravi problemi di peso che, nella più totale casualità, si scontra con una realtà che non pensava potesse appartenere al suo mondo: un fidanzato. In una società in cui il grasso è brutto e avere un pesoforma è l’unico requisito necessario per trovare un partner, ‘Rae’ trova ‘Finn’ Nelson, un ragazzo taciturno che ha l’aria da prepotente, ma che in fondo si rivela un tenerone che si innamorerà della protagonista.

Quest’ultima, essendo uscita da un’ospedale psichiatrico in cui è stata ricoverata, non ha avuto la possibilità di crearsi una personalità capace di relazionarsi con facilità e, il tutto, si evince dai contenuti di una narrazione fuori campo che Rae svolge mimando i pensieri nella sua testa ogni qual volta succede qualcosa. Questi pensieri sono i medesimi che riporta sul suo diario, dove l’ironia adolescenziale non verrà meno e dal quale si evince quanto scrivere di se stessi aiuti a conoscersi. La coppia di innamorati combatterà i pregiudizi sull’aspetto fisico, aiutata da Chloe Gemell, attraente e popolare nonché la migliore amica di Rae dall’infanzia.

5) Love, Death & Robots

love, death & robots

Una serie antologica animata in stile commedia noir costituita da 26 cortometraggi, ognuno diverso in quanto a stile, animazione, narrazione e livello di introspezione. I messaggi intrinseci in ogni episodio sono estremamente sottili e presentati con un acume interpretativo pari alle prime puntate di Black Mirror (è giusto dire che è la sua erede?).

I mondi in cui le storie sono ambientate sono principalmente fantascientifici, vicini all’horror ed estremamente fascinosi. Il sesso, la violenza, il complotto e il macabro, sono i pilastri su cui ogni storia si edifica. I creatori di questo prodotto, nientepopodimeno che David Fincher e Tim Miller, hanno pensato di dare nuovamente forza al genere della fantascienza, a volte con storie dissacranti, altre volte con storie spaventosamente vicine alla nostra realtà, che consentono di essere fruite sotto molteplici punti di vista. Una serie che non si può riassumere in quanto eclettica al suoi interno, ma che merita di essere vista per la sua violenza e la sua audacia, nonché la sua pazzia, accostabile in linea d’aria alla particolarità psicologica degli stessi personaggi di Maniac.