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10 personaggi delle Serie Tv affetti da narcisismo patologico

Li amiamo perché hanno uno charme incommensurabile, e forse li odiamo perché ci ricordano la parte peggiore di noi. Alcuni personaggi delle serie tv, come Lucifer o Patrick Jane, sono dei veri e propri catalizzatori di attenzione. Come ci riescono? Si amano alla follia e si aspettano che ovviamente il resto del mondo faccia altrettanto. Probabilmente se chiedessimo loro un sinonimo di perfezione, risponderebbero con il proprio nome. Nonostante tutto, però, riescono quasi sempre a farsi apprezzare per le loro qualità migliori, rendendo il narcisismo patologico da cui sono affetti un tratto eccentrico, sì, ma pur sempre accettabile. Altre volte, invece, non riusciamo proprio a farceli piacere. Ecco chi sono i dieci personaggi più egocentrici delle nostre serie televisive preferite!

1) Patrick Jane (The Mentalist)

Lucifer

Patrick Jane è senza dubbio il mentalista più amato delle serie tv: con la sua sua intelligenza e il suo intuito riesce a sbrogliare anche i casi più difficili, mantenendo sempre un sorriso beffardo sulle labbra. Il protagonista di The Mentalist potrebbe definirsi la versione americana e attuale di Sherlock Holmes, con cui condivide sicuramente alcune caratteristiche quali l’astuzia, le capacità deduttive… e il dirompente atteggiamento di superiorità. Jane è fermamente convinto di essere intellettualmente al di sopra di qualsiasi alleato o avversario (con l’esclusione di John il Rosso), e questa assoluta certezza lo induce a considerare ogni sfida come un gioco. Ciò lo rende a volte insopportabile e molto difficile da decifrare, ma anche carismatico e divertente.

2) Sophie Lennon (The Marvelous Mrs Maisel)

Il suo nome d’arte è Sophie del Queens, e sul palco interpreta il ruolo di una massaia rozza, volgare e alla mano che desidera solo divertire il pubblico. Dietro le quinte, però, non potrebbe essere più diversa di così. Raffinata fino all’esagerazione, Sophie Lennon ama il lusso e le comodità della vita agiata, e non perde occasione per ostentare la sua ricchezza. Tutto ciò che desidera è essere famosa, acclamata dalla folla, e si aspetta di essere venerata, servita e riverita da chiunque abbia a che fare con lei. Viziata ed egocentrica, Sophie esige il riconoscimento artistico senza impegnarsi minimamente per raggiungerlo e non si fa problemi a mettere i bastoni tra le ruote a chi potrebbe essere più in gamba di lei. Crede di essere perfetta, ma sarà proprio l’ego spropositato a ostacolare la carriera dell’attrice.

3) Gina Linetti (Brooklyn Nine-Nine)

Gina Linetti di Brooklyn Nine-Nine è uno di quei personaggi con tutte le potenzialità per risultare antipatici agli spettatori: è sinceramente convinta di essere superiore al resto del mondo (una vera e propria regina, come diciamo in questo articolo), mette sempre sé stessa al primo posto e pone i propri bisogni, interessi e passatempi davanti a quelli di chiunque altro. Nonostante il suo ego esagerato, però, è anche divertentissima, motivo per cui diviene impossibile odiarla davvero. Inoltre, il suo egocentrismo portato platealmente all’estremo ha un effetto più comico che detestabile.

4) Sherlock Holmes (Sherlock)

Lucifer

Anche nella versione del ventunesimo secolo di Moffat e Gatiss, il personaggio di Sherlock risulta piuttosto fedele alla creatura di Arthur Conan Doyle. Nonostante le indubbie capacità logiche e deduttive, infatti, rimane un essere umano con tutti i difetti del caso, tra i quali emerge un narcisismo che rasenta il patologico. Tronfio e fin troppo sicuro di sé, il più grande investigatore di tutti i tempi sguazza nell’assoluta certezza di essere superiore ai comuni mortali e dunque imbattibile, senza margine di errore. Rifiuta persino i casi che non risvegliano il suo interesse, non curandosi minimamente delle persone che potrebbero avere bisogno del suo aiuto, ma solo dello stimolo mentale che una nuova indagine potrebbe suscitargli. Forse solo la sua nemesi, Moriarty, è in grado di ricordargli che la sua natura è umana, non divina.

5) Berlino (La Casa di Carta)

Lucifer

Berlino è uno dei personaggi più interessanti e meglio caratterizzati de La Casa di Carta. Sin dall’inizio viene dipinto come un insopportabile narciso, arrogante, egocentrico, maschilista e all’occorrenza spietato. In lui, sotto un’elegante superficie, sono racchiuse tutte le caratteristiche del villain ideale anche se, a conti fatti, il suo comportamento si può considerare a dir poco eroico. Ma ancor prima di sapere come andrà a finire, e nonostante i numerosi difetti, ci affezioniamo a Berlino per la tenacia, il coraggio, l’arguzia e la sfrontatezza. Sarà un narcisista coi fiocchi, ma non si può non volergli bene.

6) Sheldon Cooper (The Big Bang Theory)

Ebbene sì. Sheldon, l’eccentrico sapientone di The Big Bang Theory è uno dei peggiori narcisisti delle serie tv. Non tanto per quanto riguarda lo stile o l’aspetto fisico (l’importante è essere maniacalmente puliti e in ordine), ma sicuramente per ciò che concerne conoscenza e intelletto si ritiene migliore di ogni altra specie sul pianeta Terra. Forse può contemplare che esistano delle forme di vita paragonabili a lui da qualche parte nell’universo, ma di certo non tra gli esseri umani, che guarda con curiosità e una punta di disprezzo dall’alto del suo piedistallo di scienza e razionalità. Tranquillo Shelly, ti vogliamo bene lo stesso.

7) Lucifer Morningstar (Lucifer)

Lucifer

Come potrebbe non comparire in questa classifica il Diavolo in persona? Lucifer è senza alcun dubbio uno dei personaggi più vanesi del panorama televisivo. Un angelo caduto che ama i vizi, il lusso e l’opulenza e che risente parecchio del fatto di essere da migliaia di anni il capo dell’Inferno. Con i suoi poteri demoniaci Lucifer è in grado di plagiare chiunque e, considerata la sua scarsa comprensione delle dinamiche umane, crede di poter ottenere ciò che vuole in qualsiasi luogo e in qualunque momento, almeno finché non incontra Chloe Decker. Persino noi spettatori, da dietro uno schermo, fatichiamo a resistere al fascino indiscusso di Lucifer, il Principe degli Inferi.

8) Barney Stinson (How I Met Your Mother)

Dopo Lucifer, ecco a voi un personaggio… Leg-gen-da-rio! Ecco l’unico modo per definire Barney Stinson, il maestro del corteggiamento, l’eleganza fatta persona, l’uomo più fotogenico del mondo. Il suo narcisismo non è una caratteristica, ma una costante, ciò che lo identifica come l’unico e il solo Barney che potremmo mai amare. Ha una cabina armadio fatta di completi firmati, dorme con delle vestaglie di seta ed è talmente pieno di sé da colmare un intero bar con la sua sola presenza. Narciso riuscì a innamorarsi della propria immagine riflessa solo perché non aveva ancora incontrato Barney Stinson.

9) Chanel Oberlin (Scream Queens)

Cinica, arrivista e schiava del suo ego smisurato, la protagonista di Scream Queens è l’esasperata caricatura di una diva straviziata. Nonostante il taglio “trash” che Ryan Murphy intende dare alla serie, la realizzazione risulta oltremodo veritiera e critica con crudezza il regno delle influencer di Instagram. Chanel è un personaggio nel vero senso del termine, che basa la sua intera vita sulle apparenze: si circonda di persone vuote e di amiche “accessorio”, che hanno il solo scopo di mettere in risalto lei. Non si fa problemi a mettere in ombra gli altri pur di brillare. Insomma, è la vanità fatta persona.

10) Elektra Abundance-Wintour (Pose)

Elektra è uno dei personaggi principali di Pose. Ex madre di Blanca Evangelista e regina delle ballrooms, la sua presenza scenica è a dir poco debordante. È dotata di una classe e di un’eleganza senza pari, ma anche di un amore smisurato per se stessa che sfocia costantemente in un circolo vizioso di egocentrismo, disperazione e solitudine. Pur di mantenere il suo stile di vita e i suoi privilegi Elektra farebbe davvero di tutto. Spesso, nei momenti di difficoltà, svolge in segreto attività degradanti per far sopravvivere l’immagine e la reputazione che si è costruita tanto duramente. Eppure, c’è una cosa a cui sembra tenere ancora di più, anche se cerca di non darlo a vedere: la sua Casa. La sua famiglia. I vecchi difetti sono duri a morire, ma forse Elektra ha ancora qualche speranza. Come si dice, il lupo perde il pelo…

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