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La classifica dei 10 migliori Pilot delle Serie Tv comedy

Eccoci con una nuova classifica. Una sfida all’ultima risata tra i Pilot e le prime puntate delle serie tv comedy più amate che – con una manciata di fotogrammi – ci hanno fatto esclamare: sì, lo voglio! Un amore a prima vista sbocciato per una puntata d’esordio che ci ha subito convinto di essere quella giusta. Come sapete, la parola Pilot” deriva dall’inglese “pilota” e si riferisce al primo episodio di una serie che guiderà tutti gli altri, e che spesso determina le sorti stesse del prodotto. Non tutte le serie tv comedy che troverete in classifica hanno un primo episodio intitolato “Pilot”, come succede di solito per quelle rilasciate in blocco o prodotte dalla piattaforma di streaming stessa. Tuttavia in entrambi i casi la funzione è la stessa: convincere che ne varrà la pena. È l’abito del primo giorno di scuola, quello che indossiamo per affermare chi siamo. Pertanto deve essere agghindato di tutto punto per fornire allo spettatore la chiave di lettura adeguata che lo coinvolgerà nella vicenda. Rappresenta un incipit in cui vengono introdotti i personaggi principali, i loro caratteri e i loro problemi, la storia a grandi linee e tutto quello che dobbiamo o non dobbiamo aspettarci. Non è detto che una serie tv grandiosa abbia una prima puntata altrettanto buona. Capita che una bellissima serie tv possa avere invece un pilot bruttissimo, come in questi 10 casi.

Attenzione, in questa classifica non troverete le sit-com, come Scrubs, bensì dieci serie tv comedy dal carattere ruvido e aspro. Prevalentemente delle dramedy mainstream tra le più popolari degli ultimi tempi che ci hanno convinto per il coraggio sfoggiato con sfrontatezza e audacia. Soprattutto per il coraggio di osare, come dimostra l’episodio d’esordio della prima classificata.

La classifica dei Pilot e delle prime puntate delle serie tv comedy – a nostro avviso – più belli e coraggiosi. Quelli che ci hanno fatto esclamare: Wow!

10) Derek – “Pilot” (12 aprile 2012)

Derek -

Non sono intelligente o di bell’aspetto, ma sono gentile.

Derek

Apriamo la classifica con una comedy che ci ha frantumato il cuore in mille pezzi. Un mockumentary tragicomico situato tra The Office Uk e After Life. Una creatura tenerissima ma amarognola, scritta e interpretata da quello che viene considerato erroneamente uno dei comici più cinici nel panorama contemporaneo. Un nuovo lavoro in cui Ricky Gervais ci ricorda, a modo suo, di essere gentili. Derek contiene il germe da cui anni dopo germoglierà After Life, un’altra serie tv con un inizio convincente, ma forse meno coraggioso. Il primo episodio di Derek ci introduce delle persone “normali” intrappolate in un lavoro in apparenza poco affascinante. All’improvviso, una scena commovente è capace di trasformarsi in un’occasione per ridere, e viceversa. Siamo in una delle serie tv più controverse di Gervais, che corre sul filo del rasoio del consentito. Infatti il comico e autore, che interpreta Derek Noakes, ha sempre evitato di fornire una diagnosi del suo personaggio, sebbene molti abbiano avanzato diverse ipotesi, come quella dell’autismo. Si tratta di una storia difficile, con un personaggio difficile che ci attira sebbene un’atmosfera affaticata, pesante e tutt’altro che avvincente. Però, sin da subito, ci lasciamo convincere da quelle prime e goffe parole del protagonista. E così non vogliamo fare alto che capire come progredirà la storia. Un Pilot toccante, pieno di umanità. A volte doloroso a volte esilarante, altre volte triste. È la sinergia perfetta tra lacrime e risate che ci spinge, incuriositi, a continuare una storia insospettabilmente onesta.

9) Atlanta – “The Big Bang” (6 settembre 2016)

Atlanta serie tv comedy

Senza soldi e a corto di idee, Earn cerca di entrare nell’industria musicale, offrendosi come manager per suo cugino rapper, Paper Boi. Atlanta è stata acclamata soprattutto per la noncuranza verso il classico sviluppo narrativo, preferendo invece uno stile più surreale e anticonformistico. Una scelta forte, che trapela sin dalla prima puntata che ci dà il benvenuto con un insolito déjà-vu. Non a caso un utente di IMDb lo ha definito un “Twin Peaks per Rappers!”. A firmare l’episodio troviamo la penna di Donald Glover, nonché creatore della serie tv comedy e interprete di Earn. Un attore, cantante, rapper, scrittore, comico, regista e produttore americano che si è formato con Tina Fey e al Derrick Comedy. Nonostante le stranezze, lo sviluppo insolito e il carattere ruvido della storia, The Big Bang scorre con una naturalezza invidiabile. In pochi minuti, veniamo coinvolti da una scrittura intelligente e sensibile che porta in scena una storia in cui dramma e commedia si rincorrono e si fondono. C’è critica sociale e umorismo sottile, esistenzialismo e satira. Tutto sembra essere al posto giusto. Le battute brillano, la musica fa il resto del lavoro portando a casa una prima puntata coraggiosa e strepitosa.

8) Wilfred US – “Happiness” (23 giugno 2011)

wilfred serie tv comedy

In pochi la ricordano, ma chi l’ha vista non riesce proprio a dimenticarla. Tantomeno la prima puntata dopo la quale abbiamo pensato: “ma che c**o ho appena visto?” . Basata sulla serie omonima australiana, Wilfred vede come protagonisti Elijah Wood, Jason Gann, Fiona Gubelmann e Dorian Brown. Dopo il tentato suicidio, Ryan, un ex avocato, instaura un legame unico con il cane della sua vicina, appunto Wilfred. Dalle premesse sembrerebbe quasi una fiaba per bambini. Se non fosse per il tentativo di suicidio o per il cane immaginario che fa sesso con i peluche, fuma erba e che spinge il protagonista a fare cose impensabili. Ci è bastato vedere un uomo adulto vestito da cane con un forte accento australiano e ossessionato da Matt Damon per innamorarcene. Un episodio dove trapela tutto lo spirito della serie, orgogliosamente volgare e offensiva, ma con un sottofondo sentimentale (per citare Rotten Tomatoes) che ci incolla allo schermo e non ci lascia più andare. Wilfred è strana. Una dark comedy costruita su un’idea bizzarra, che sulla carta non sta in piedi, eppure ci diverte e ci disorienta. E la prima puntata mette subito le cose in chiaro: se riuscite a sopportare la visione di un cane antropomorfo che copula con un peluche e dice porcherie, ma allo stesso tempo avete una voglia incontrollata di interrogarvi sul senso della vita e su altre tematiche serissime, come la depressione, accomodatevi pure.

7) Boris – “Il mio primo giorno” (16 aprile 2007)

Boris Pilot

Ma vattene a f****o!

Sergio, Boris (01×01)

Ricordate Alessandro nel suo primo giorno sul set? Stupito, emozionato ed estasiato. Bene, questa sarà la prima e l’ultima volta che vedremo lo stagista guardare in alto con gli occhi sgranati e la faccia F4. Quel 16 aprile 2007, con soli 23 minuti, Boris è riuscita a segnare il panorama seriale italiano con un prodotto di cui avevamo tanto bisogno. Quello è stato il momento in cui abbiamo capito che un’altra televisione era possibile. Molti di noi potrebbero citare a memoria “Il mio primo giorno”, su una gamba, mentre si reggono alla scala di Biascica. Attraverso lo sguardo dello stagista furetto conosciamo così il resto di quella troupe sgangherata. Un manipolo di esseri umani che abbiamo incontrato tutti, chi prima chi dopo. In quel momento nasceva René, Duccio, la cagna e Stanis. Nasceva una serie di culto tutta nostrana che con una sola prima puntata ci ricordava di avere coraggio. Coraggio di mandare a f****o le cose che non funzionano. Proprio come nessuno dei personaggi scritti da Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo riusciva a fare, in una storia bloccata, come allora sembrava essere la televisione italiana. E l’Italia.

6) The Marvelous Mrs. Maisel – “Pilot” (17 marzo 2017)

The Marvelous Mrs. Maisel serie tv comedy

Il ritmo di un grandioso pezzo di stand-up comedy strizzato in un episodio televisivo. Un concentrato multivitaminico dominato da Miriam “Midge” Maisel: l’ingrediente esplosivo. Il Pilot della serie tv comedy di Amy Sherman-Palladino è lo Spritz dopo una lunga giornata di lavoro. Una storia di liberazione, con tanto di discesa negli Inferi. Non poteva esserci un esordio migliore: la notte della rottura. Il momento in cui Midge fa qualcosa di totalmente fuori dal suo personaggio dando così una sferzata netta alla narrazione, portandola su un lido inaspettato. Un’introduzione brillante di ciascun personaggio, presentato prima per come dovrebbe essere, poi per com’è al di là delle apparenze. Da Susie Myerson a Lenny Bruce, è stato un vero e proprio colpo di fulmine. La puntata inizia lentamente, prende la rincorsa, prende lo slancio, ci aggancia e ci imbarca in un viaggio che non vorremmo finisca mai. Rachel Brosnahan è un uragano, ci strega con una performance briosa, ma profonda. Tutto scintilla, dai dialoghi corposi e maniacali, curati nel dettaglio fino a una New York retro, un personaggio che vive e respira insieme alla protagonista.

5) Only Murders in the Building – “True Crime” (31 agosto 2021)

Only Murders in the Building

E quale titolo migliore avrebbe potuto avere l’esordio di una serie tv comedy sui podcast true crime? Only Murders in the Building è stata la rivelazione del 2021. Sin dai primi fotogrammi è possibile respirare un’atmosfera sofisticata e umoristica, crime e grottesca. Una miscela di suggestioni, riferimenti e generi differenti che danno vita a un unicum seriale. Tre vicini di casa, apparentemente diversi, si ritrovano a condividere una passione smodata per il mistero. Qualcosa che li condurrà alla svolta che desideravano per le loro vite noiose. Il fascino di New York, la scrittura seducente, i personaggi imprevedibili e sui generis; gli indizi e i depistaggi; il taglio vintage ma moderno del racconto; la mescolanza di elementi improbabili, ma che funzionano. Insomma, non sappiamo bene il perché, ma sin da subito abbiamo avuto l’impressione di assistere a qualcosa di nuovo. Il primo episodio scorre con una naturalezza frizzante e prepara il campo a uno spettacolo che non è mai quello sembra. La spensieratezza ci attira, ma è il bilanciamento con la profondità e la multidimensionalità della narrazione che ci conquista. Tutto in nemmeno mezzora di episodio.

4) Silicon Valley – “Minimum Viable Product” (6 aprile 2014)

Silicon Valley -

Non smetteremo mai di ricordare quanto Silicon Valley continui a essere ingiustamente snobbata dal grande pubblico. Scritto da John Altschuler, Dave Krinsky e Mike Judge (il quale ha diretto l’episodio), Minimum Viable Product ci introduce dei nerd diversi da come la tv li ha sempre descritti mentre Kid Rock suona davanti a una folla distratta. Gilfoyle mangia gamberetti; Erlich sproloquia, Richard ha un attacco di panico, Big Head… be’, non occorre dire altro, e le Big Tech imperano. È possibile far ridere a crepapelle un pubblico eterogeneo con argomenti che forse nemmeno gli esperti del settore capiscono a fondo? La serie tv comedy di HBO ci è riuscita, a partire dalla primissima puntata. Al di là delle parodie della cultura della Silicon Valley – il centro nevralgico dell’innovazione – la storia sembra essere una versione grottesca e contemporanea del classico dei classici: Davide contro Golia. Dove Davide vomita a ogni occasione e Golia può comprarsi un pianeta per capriccio. Convincere il pubblico a imbarcarsi in un’avventura seriale in cui apparentemente servirebbero delle competenze specifiche è un’impresa che solo un’ottima sceneggiatura e un grande episodio d’esordio possono compiere.

Entriamo nella nostra Top 3 dei migliori Pilot e prime puntate delle serie tv comedy:

3) Mozart in the Jungle – “Pilot” (6 febbraio 2014)

Mozart in the Jungle

Sesso, droga e musica classica. Cosa si nasconde dietro quel mondo musicale che da fuori appare così composto ed elegante? Il nuovo direttore della Filarmonica di New York, Rodrigo, vorrebbe svecchiare l’orchestra guidata dall’ingessato Thomas. C’è Hailey, l’oboista e Cynthia la violoncellista. Ci scontriamo con dei personaggi sorprendenti, ben lontani dagli stereotipi, e un casting perfetto. Una mezzora seducente, divertente e favolosa. Una variazione su un tema considerato vecchio, che torna a suonare moderno e avvincente. Un pilot che fa venire l’acquolina in bocca e ci scaraventa in una storia che non sapevamo di volere. Mozart in the Jungle è unica nel suo genere, e lo mette in chiaro subito. A costo di stordire lo spettatore trascinandolo in un caleidoscopio di musica e colori, passioni e ambizioni. C’è tensione, proprio come durante una sinfonia. C’è lo scontro. L’amore e l’odio, i colpi bassi e la paura. Una serie tv comedy drama che strega e conquista immediatamente con un inizio divertente, innovativo e rinfrescante.

2) Barry – “Chapter One: Make Your Mark” (25 marzo 2018)

Barry -

La premiere della black comedy crime drama thriller firmata HBO colpisce nel segno. Creata da Alec Berg e Bill Hader, Barry ci dà il benvenuto nel mondo di un protagonista apatico, affetto da PTSD. Un uomo bloccato in una vita che sente distante e in un’occupazione stressante in cui eccelle, ma che non vuole fare. Eppure siamo in una comedy. Una delle tante che, ormai, non si accontenta più solo di farci ridere. Sulla carta, la trama non sta in piedi. Un ex marine che si veste come Dexter, fa il sicario e vuole diventare un attore? Il suo maestro di recitazione sarà Fonzie, cioè Henry Winkler? In un modo o nell’altro abbiamo pensato tutti che si trattasse di uno scherzo. Poi abbiamo visto la prima puntata e abbiamo rimesso in discussione quello che pensavamo di sapere sulle serie tv comedy. Un dramma oscuro e sporco che ci fa ridere sì, ma dalla tensione emotiva. Davanti a noi abbiamo una maschera esistenziale in cui, purtroppo, ci riconosciamo sin da subito. Veniamo catturati immediatamente dalla scrittura asciutta e da personaggi affascinanti, tangibili. Barry uccide, esattamente come fa la sua prima puntata.

La più coraggiosa si aggiudica il podio delle 10 prime puntate delle serie tv comedy più amate.

1) Fleabag – “Episode 1” (21 Luglio 2016)

Fleabag

And you spend the rest of the day wondering –

Do I have a MASSIVE arsehole?

Fleabag (01×01)

Senza sapere nulla, tantomeno il suo nome, ci ritroviamo nel bel mezzo di una “botta e via” con “Arsehole Guy”. C’è questa tipa che ci sta parlando come se fossimo là. Però sembra che il terzo incomodo sia piuttosto quel bel tipo con cui sta avendo “some pretty standard bouncing”. Seguono altre situazioni spiacevoli e imbarazzanti. Phoebe Waller-Bridge ha deciso di iniziare quella che diventerà la sua serie tv più amata e premiata presentandoci la protagonista nel peggior modo possibile. Una prima puntata spiazzante. Una scelta di campo intelligente, coraggiosa, forte ma divisiva. Un esordio che ha portato molti spettatori ad abbandonare la serie – definendola “volgare” – mentre chi si è goduto il viaggio fino alla fine (ed è tornato più volte indietro) ne è rimasto estasiato. Una regia teatrale, black humor e umorismo disperato, rottura della quarta parete, Obama, un personaggio femminile inedito: tutto racchiuso in 23 minuti di sali e scendi emozionali. Con una seconda stagione che supera la prima e un prodotto eccellente sotto ogni aspetto, considerarla una delle serie tv comedy più originali e oneste dell’ultimo decennio è riduttivo.

Questi erano 10 Pilot e prime puntate delle serie tv comedy che ci hanno fatto innamorare a prima vista.

10 esordi televisivi che abbiamo premiato e classificato per il coraggio di osare. Per la loro capacità di gridare chi sono senza paura. Per la loro abilità di sedurre e ammaliare, che ci ha portato in un baleno dal primo appuntamento al giorno del matrimonio.

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