Il seguente articolo contiene SPOILER sui finali di My Name is Earl, Arrested Development, How I Met Your Mother, Game of Thrones e Flashforward.
Son parole dure, bisogna guardare in faccia la realtà: non è né la prima volta né l’ultima in cui vedremo una serie concludersi frettolosamente lasciandoci l’amaro in bocca. Non c’è petizione che tenga, la maggior parte delle volte il finale che vediamo è quello di cui dobbiamo accontentarci, senza se e senza ma.
Possiamo ipotizzare su cosa sarebbe potuto accadere, su quali aspetti sarebbe stato meglio soffermarsi, ma per quanto possiamo sforzarci in queste nostre congetture, niente o quasi potrà mai cambiare il dolore che si prova nel vedere un finale sbrigativo rovinare un’intera serie.
Problemi di budget o una scarsa ricezione da parte del pubblico sono solo alcuni dei motivi che portano ad una fine non dichiarata della nostra serie preferita.
Basta poco per trovarsi poi inermi di fronte a stagioni in corsa verso la fine imminente, dove viene spiegato tutto senza far risaltare davvero niente, dove l’unico obiettivo è quello di chiudere tutte le porte lasciate aperte dalle stagioni precedenti, e come? Se siamo fortunati in una stagione, ma nel peggiore dei casi anche solo in due episodi.
Ogni riferimento ad How I met Your Mother in quest’ultima frase è puramente casuale.
Ecco quindi 5 serie tv che più di tutte hanno scontentato il pubblico che ancora oggi è rimasto orfano di una o più stagioni che purtroppo, seppur chieste a gran voce, non sono mai arrivate.
1) My Name Is Earl
Da alcuni, quello di My Name is Earl è stato definito uno dei finali peggiori mai esistiti. Brutto a tal punto da non essere stato capito dai suoi stessi fan, che alla domanda ‘Ma come si è concluso My Name is Earl?’ fanno spallucce e si guardano intorno spaesati; semplicemente perché di un finale non si trattava proprio.
Quella di Earl è una saga incredibilmente innovativa per essere stata concepita nei primi anni duemila, che ha dalla sua una zoccolo duro di fan affezionatissimi che ancora oggi non riescono a darsi pace per il suo finale sbrigativo, così frettoloso da non poter neanche essere definito tale.
Cancellata alla quarta stagione senza lasciare ai propri fan una fine che possa considerarsi degna, limitando anni di geniali risate a una conclusione insignificante che non fa giustizia alle stagioni precedenti.
My Name is Earl lascia orfani moltissimi fan che, se prima si dannavano poiché la loro serie beniamina non riceveva il successo meritato, con la sua conclusione si trovano ad aggiungere l’ennesimo cruccio alla lista dei rimpianti.
Opinione diffusa è quella che una trama come quella di My Name is Earl era destinata fin da subito a esaurirsi nel giro di poche stagioni. Altrettanto sentita però è la voce di chi non si dà per vinto e avrebbe voluto almeno una stagione in più per ridere ancora e per dare a ogni personaggio il suo degno finale.
2) Arrested Development
Con Arrested Development la fine definitiva non è arrivata a causa di uno dei soliti motivi, ma bensì è stata la cattiva condotta sessuale di Jeffrey Tambor a segnarne il triste destino.
L’attore infatti, che nella serie interpreta il capofamiglia dei Bluth, George Senior, è stato licenziato sia da Arrested Development che da Transparent per due accuse ricevute dalle sue colleghe su l’uno e sull’altro set.
La conclusione della serie quindi è giunta come un fulmine a ciel sereno, in modo del tutto inaspettato, rendendo così la quinta stagione l’ultima assoluta della serie.
Peccato però che la quinta stagione non sia mai stata partorita come l’ultima, per cui il finale è aperto, pieno di enigmi ancora da sciogliere e con tanti punti interrogativi che aspettano la loro spiegazione, chiarimenti che non arriveranno mai.
”La storia di una facoltosa famiglia che perse tutto, e dell’unico figlio che aveva la possibilità di tenerla ancora unita” – come cita la frase introduttiva di ogni episodio della serie televisiva – finisce qui, senza lasciarci capacità di replica.
Tutti quei piccoli particolari seguiti di puntata in puntata come andando a creare una ragnatela perfetta, ora non hanno più senso, il filo si perde e l’intreccio si scioglie.
Che fine ha fatto Lucille 2 che abbiamo perso e cercato per tutti i sedici episodio dell’ultima puntata? È suo il corpo trovato tra le macerie? Non lo scopriremo mai.
3) How I Met Your Mother
*SPOILER ALERT*
Difficilmente si può trovare qualcuno a cui How I Met Your Mother non piaccia proprio. Con una facilità inversamente proporzionale è invece possibile trovare chi, scontento dal finale, avrebbe voluto una stagione in più.
Tutta la nona stagione è incentrata sul matrimonio tra Barney E Robin in un attesissimo conto alla rovescia che proseguirà di puntata in puntata fino al giorno delle loro nozze.
Nelle ultime due puntate, come risvegliati da un brutto e davvero lungo sonno, troviamo una situazione totalmente diversa rispetto a quella con cui ci eravamo lasciati nell’episodio precedente.
Barney e Robin hanno divorziato. Quella trama che ci ha tenuti incollati per un’intera stagione è del tutto vana. I due divorziano, non sappiamo né come, né dove, né quando.
Neanche il tempo di dispiacerci un po’ per loro che appena un attimo dopo vediamo Ted al capezzale di una Tracy ormai morente, inutile dirlo, Tracy morirà nel segmento immediatamente successivo. Quella mamma che abbiamo tanto aspettato per nove stagioni e che avevamo appena imparato a conoscere, muore.
In un susseguirsi di brutalità a velocità sproporzionata, vediamo distruggersi tutto quello che abbiamo visto finora.
Ah dimenticavo, nel giro di due puntate Barney passerà da sposato,a divorziato e infine a padre di una bambina avuta da un incontro occasionale. Bisogna aggiungere altro?
Opinione condivisa è quella che vorrebbe che con la trama delle ultime due puntate di How I Met Your Mother venisse creata una stagione intera, e tanti sono gli spunti e i cambiamenti proposti in soli 40 minuti, che forse ne verrebbero fuori pure due di stagioni.
In ultimo il gran finale, amaro per molti, sognato da sempre per altri: Ted e Robin erano destinati a stare insieme? Probabilmente sì.
How I Met Your Mother, come spiegano i figli di Ted, altro non è che un pretesto per chiedere a loro il permesso di amare di nuovo un’altra donna: Robin, ancora una volta.
Il loro amore sancisce il senso stesso della serie, su questo niente da discutere, ma se solo gli spettatori fossero stati accompagnati più dolcemente verso questo epilogo, probabilmente non ci sarebbero mai state così tante polemiche a riguardo.
4) Game of Thrones
Tante sono state le petizioni aperte in questi anni per salvare una serie televisiva, ma mai nessuna ha fatto tanto clamore quanto quella redatta per il rifacimento dell’ultima stagione di Game of Thrones.
L’ottava stagione ha sconvolto tutti.
Il pubblico, dopo aver atteso per ben due anni il finale tanto desiderato, si è trovato spiazzato da un numero considerevolmente inferiore di puntate – come già era accaduto per la settima stagione – andando così a minare quello che da sempre è stato il punto forte di Game of Thrones: la cura maniacale per i dettagli.
In una sola stagione è stata messa così tanta carne al fuoco da permetterci di vivere di barbeque per almeno due anni.
Enigmi e storyline che venivano perseguite da anni, vengono semplificati in poche puntate, e in alcuni casi addirittura in semplici battute.
I personaggi stessi hanno subito così tante evoluzioni che neanche una sola stagione potrebbe rendere loro giustizia.
Anzi, ci è facile pensare che l’ottava stagione potesse essere divisa in due stagioni differenti da 10 episodi ciascuna, una seguendo la trama dei primi tre episodi, e l’altra calcando la storyline degli ultimi tre. Discorso analogo che può essere declinato anche per la settima stagione, dividendola e donando 20 episodi rispetto ai 7 a cui ci hanno abituati, per un totale di 40 episodi anziché 13.
Basti pensare, per dirne una delle tante, a Daenerys – angelo del focolare nella prima puntata con tanto di stacchetto Disney che la vede protagonista insieme a Jon e ai due draghi superstiti di una scena quantomeno melensa – divenire in sole sei puntate una pazza sanguinaria assetata di vendetta e follia omicida. Certo è che la pazzia è sempre stata insita nel gracile corpo della spietata Khaleesi, ma è altrettanto vero che un cambiamento così repentino e furibondo andava quantomeno dosato di puntata in puntata, se non di stagione in stagione.
Assurdo ma vero, in sei puntate vediamo affacciarsi tre diversi villain a cui far fronte: prima il re della notte, poi la malefica Cersei, e infine Daenerys.
Come è possibile che una tra le serie che conta più fan in assoluto sia finita in questa maniera così tristemente veloce?
Altro non ci resta se non sperare nella buona riuscita degli spin-off, anche se non credo basteranno a farci riprendere.
5) FlashForward
Con una sola stagione composta da 22 episodi, FlashForward ha chiuso forzatamente i battenti, non senza conquistare una fetta di pubblico che ancora oggi vorrebbe vedere la nascita di una nuova stagione.
È il 6 ottobre 2009 quando improvvisamente nello stesso momento tutte le persone del pianeta perdono i sensi per 2 minuti e 17 secondi. In questi pochi minuti di black out quasi tutti riescono a scorgere frammenti di quello che sarà la loro vita sei mesi dopo.
Sarà Mark Benford, che alla vista del suo ‘flash forward’, che lo vede indagare circa le cause dell’improvviso evento, finirà a capo di una task force per capire finalmente cosa si cela dietro quello che per molti, ma forse non per lui, è un’enigma. Da qui in avanti avrà inizio il focus principale di FlashForward, serie che vedrà però la sua fine prima del previsto.
Il finale di stagione altro non è che un susseguirsi di colpi di scena, atti a interessare il pubblico circa i futuri sviluppi della serie, che purtroppo non vedranno mai la luce.
Sconcertati dalla prematura fine della serie, il 10 giugno 2010 molti fan organizzarono addirittura un flashmob a livello mondiale, dove, come nella serie, veniva riprodotto un black out di 2 minuti e 17 secondi.
Sono poche le serie che con una sola stagione coinvolgono a tal punto il pubblico, peccato che in questo caso si tratti di un’occasione persa.
Chissà se un giorno una delle tante piattaforme streaming di cui siamo a conoscenza non vorrà farsi carico di questo fardello, donando finalmente una stagione o anche più a questo accattivante thriller.
