Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » SERIE TV » I 10 personaggi secondari più carismatici di 10 tra le migliori Serie Tv

I 10 personaggi secondari più carismatici di 10 tra le migliori Serie Tv

A quanto pare, cercando in giro per la rete si scopre che il carisma è una di quelle soft skills che impreziosiscono il curriculum. Ora; ve lo immaginate un tizio come Alfie Solomons che aggiorna il curriculum sottolineando di possedere carisma come risorsa da valorizzare per… impressionare l’ufficio del personale? Noi, in tutta onestà, no.
Ma esattamente cos’è questo carisma del quale sembrano essere dotati naturalmente centinaia e centinaia di personaggi televisivi?

Viene in nostro soccorso la Treccani che definisce il carisma, nel linguaggio religioso, come la grazia impartita attraverso il battesimo direttamente da Dio. Quindi, se battezzati, ne dovremmo essere provvisti. Tornando ad Alfie Solomons la faccenda non quadra dal momento che non è cristiano.
Proseguiamo. Nel 1922 il sociologo Max Weber usa la parola carisma per definire un complesso di facoltà e di poteri particolari che vengono riconosciuti in una persona all’interno di un gruppo e che le sono utili per assumere un ruolo direttivo.
Più ancora genericamente, il carisma è la capacità di esercitare un forte ascendente sugli altri.

Ecco, con questa ultima parte della definizione la Treccani ci aiuta a capire che il carisma è una capacità che permette al delinquente più efferato, Alfie Solomons, come al nonno più gentile, Frank Dunphy, di avere un certo ascendente sugli altri: un banda di assassini o una famiglia molto numerosa.

Abbiamo cercato per voi dieci personaggi secondari dotati di carisma in dieci serie tra le migliori andate in onda negli ultimi anni. Non è stato semplice perché i ruoli principali sono quelli con maggiore carisma. Ma alla fine ci siamo riusciti!

1) Virgil Piotrowsky

Homeland (640×360)

Virgil è uno dei pochi amici che Carrie Mathison ha accanto a sé. Amici che non la tradiscono per un bene supremo né tanto meno cercano di fregarla, senza farsi troppi scrupoli. I due si sono conosciuti a Beirut prima delle vicende narrate nell’avvincente Homeland, serie andata in onda tra il 2011 e il 2020 e vincitrice, tra le altre cose, di otto Emmy Awards e due Golden Globe, il cui finale è considerato un capolavoro.
Virgil è un ex collega di Carrie. Ha lavorato con lei per diversi anni all’interno della CIA poi, però, ha lasciato l’agenzia di intelligence per darsi al privato, probabilmente perché la paga era troppo bassa. In ogni caso Carrie lo utilizza per fargli fare il lavoro sporco, come quello di sorvegliare Nicholas Brody.

Virgil, interpretato da David Marciano il quale oltre a Homeland ha partecipato anche ad altri show tra i quali The Shield, Bosch e Shooter, è un uomo taciturno, instancabile e incredibilmente competente nel suo lavoro. Carrie, di cui è innamorato, lo tratta spesso male ma lui, indefesso, è tra i pochi a riuscire a farla ragionare non limitandosi a obbedirle ma mostrandosi ragionevole e dotato di una forza non comune. È quel genere di personaggio che passa inosservato, che risulta grigio, sullo sfondo: qualità che lo rendono perfetto per il lavoro che fa.

2) Arquimedes

Boardwalk Empire (640×360)

Sicario e guardia del corpo di Enoch ‘Nucky’ Thompson, Arquimedes Ortiz è interpretato dall’intrigante Paul Calderon (Bosch e Fear the Walking Dead) ed è uno di quei personaggi che quando appaiono sullo schermo lo spettatore sa già che ne rimarrà impressionato, nel bene e nel male.
L’uomo di Nucky, il protagonista di Boardwalk Empire è uno spietato killer la cui firma è un orecchio mozzato. Le sue vittime, infatti, vengono mutilate in quel modo come segno di riconoscimento, come firma sia dell’autore che del mandante dell’omicidio.

Cosa può avere mai di carismatico un killer professionista? Domanda più che lecita. La risposta sta nell’osservare il suo comportamento, la sua flemma e poi la sua ferocia. Su di lui si può contare, ci si può fidare. E di fatti sacrificherà la sua vita per il suo boss in pericolo.

3) Butchie

S. Robert Morgan (640×360)

“Mostly Blind Butchie” come viene sovente chiamato il personaggio interpretato da S. Robert Morgan è uno di quei personaggi che, seppure un poco di buono, dimostrano di avere un carisma incredibile sugli spettatori, affascinandoli.
Presente in nove dei sessanta episodi di The Wire, una tra le più belle e interessanti serie dei primi anni Duemila targata HBO, Butchie ha comunque lasciato il segno tanto che a gran voce, inascoltata per ora è stato chiesto uno spin-off solo per il suo personaggio.

Butchie è un non vedente (e così l’attore che lo interpreta) e gestisce un bar nell‘West Side di Baltimora. Questa, almeno è la facciata. L’afroamericano, infatti, è una pedina davvero importante nella banda gestita da Omar Little: il suo banchiere e il suo consigliere personale.
Di lui Omar può fidarsi mettendo la mano sul fuoco: Butchie è come un padre e non lo tradirà mai. Nemmeno sotto tortura, come avviene nella quinta stagione. Butchie, infatti, preferisce farsi uccidere che tradire il suo migliore amico.

4) Olenna Tyrell

Game of Thrones (640×360)

In una serie piena di trame e sottotrame, agguati fisici e politici, dove il tradimento e la congiura sono all’ordine del giorno occorre che qualcuno abbia la capacità di gestire il tutto e indicare la giusta via al proprio casato. O, per lo meno, di non far naufragare il tutto seguendo gli istinti più beceri.
Il ruolo tocca a Olenna Tyrell del casato dei Tyrell. Interpretata da Diana Rigg, mancata nel 202 all’età di 82 anni. Olenna Tyrell è un’amante della politica di corte, dei complotti e degli intrighi. È nota anche per il suo spirito arguto e per il suo sarcasmo che la portano spesso a fare commenti taglienti come lame di stiletti. Per questo viene soprannominata la Regina di Spine, in riferimento al sigillo di casa Tyrell che rappresenta una rosa.

Decisamente una mente brillante, fuori dal comune, in grado di capire come soffia il vento e cercare di girare la rotta per averlo in poppa, Olenna Tyrell è comunque dotata di una lettura del futuro non certo divinatoria ma che le permette di mettere a segno importanti colpi per il casato che rappresenta, come l’ultima delle matriarche dei regni.
Un personaggio che fino all’ultimo ha trasmesso carisma ai telespettatori che l’hanno rimpianta non poco nell’immenso pittoresco insieme che è Game of Thrones.

5) Alfie Solomons

Alfie Solomons
Tom Hardy, Alfie Solomons (640×360)

Il personaggio interpretato da Tom Hardy è presente per sole tredici puntate, più che sufficienti per lasciare il segno. Alfie Solomons è il leader di una banda di ebrei che inizialmente necessita dell’aiuto di Thomas Shelby nella guerra tra il suo clan e quello degli italiani.

Alfie Solomons è un personaggio affascinante, fuori dai canoni classici del solito cattivo. È di religione ebraica e questa caratteristica non la nasconde, anzi. Infatti, nei confronti dei suoi correligionari Alfie Solomons si dimostra molto generoso, facendo grosse donazioni e protettivo.
È un tipo violento, imprevedibile ma anche un freddo calcolatore e non ha paura a intimidire sia verbalmente che fisicamente i suoi avversari. Per i suoi interessi Alfie Solomons è capace di tradire ma al tempo stesso ha una disciplina ferra e un’etica, se possiamo dire così, che lo porta a essere un personaggio davvero interessante e carismatico.

Sons of Anarchy (640×360)

6) August Marks

Sons of Anarchy è una di quelle serie che ha lasciato il segno. Andata in onda tra il 2008 e il 2014 ha ottenuto soltanto un Golden Globe e cinque nomination agli Emmy Awards. Poco per uno show che a distanza di quasi dieci anni dalla sua conclusione resta iconica.
All’interno della serie c’è un personaggio che ha saputo dimostrare un carisma fuori dal comune tanto da ottenere un ampliamento in termini di importanza del suo ruolo. Stiamo parlando di August Marks, interpretato dall’attore afroamericano Billy Brown, già noto per aver interpretato il ruolo del detective Mike Anderson in Dexter.

August Marks è presente in quattordici dei novantadue episodi. Compare inizialmente come braccio destro di Damon Pope. Ma è palese fin da subito quale dei due personaggi abbia più forza e carisma. Di fatti, August prenderà il posto del suo capo e riuscirà a rendere fiorente il mercato delle droghe di Oakland. È professionale, indossa vestiti di marca, ci tiene a non sembrare un bifolco. E, soprattutto, è senza scrupoli perché non ha nessuno a cui badare. Per questo è carismatico e impone la sua forza sia fisicamente, attraverso omicidi, sia semplicemente con il suo nome che incute timore reverenziale.

7) Beverly Hofstadter

The Big Bang Theory (640×360)

È la madre di Leonard, Michael e Hayley ed ex moglie del dottor Hofstadter. E’ una neuroscienziata e una psichiatra pluripremiata e autrice di diversi libri uno dei quali dedicato a Leonard e alle sue problematiche da bambino.
La dottoressa Hofstadter, interpretata dalla brillante Christine Baranski, vincitrice di due Tony Awards e un Emmy, è un personaggio davvero ricco di carisma. La donna, infatti, è capace di incutere timore nel figlio anche attraverso una semplice email o una telefonata. Questa incomprensibile, per la dottoressa Hofstadter, ansia è fonte di spassose gag all’interno di The Big Bang Theory, ma non solo. Il fatto che la donna abbia una mente incredibilmente analitica le permette di comprendere nel giro di pochi minuti le dinamiche nel gruppo di amici di Leonard. Per esempio, su per le scale del condominio dove vivono i protagonisti della sit-com Penny viene psicanalizzata brutalmente e portata a scoppiare in lacrime; diagnostica a Rajesh il mutismo selettivo ed è convinta che lui e Howard abbiano una relazione omosessuale.

Beverly Hofstadter non è certamente una buona madre. O meglio: non lo è per Leonard dal momento che non si premura minimamente di non metterlo a disagio. Disagio che è fonte di grande spasso per Sheldon il quale, invece, nutre una grande passione nei confronti della madre del coinquilino.
Ammettetelo, senza paura: quando la dottoressa Hofstadter compare sullo schermo fate di tutto per non incrociare il suo sguardo, vero?

8) Frank Dunphy

Alfie Solomons
Fred WIllard, Modern Family (640×360)

La prima volta appare su uno schermo del computer della famiglia Dunphy con indosso un improbabile maglione natalizio, per uno scambio di auguri natalizi. Frank Dunphy, distante anni luce dall’altro nonno Jay Pritchett, compare in quattordici episodi di Modern Family, sitcom che ha spopolato per oltre un decennio, vincitrice di oltre cento premi televisivi di cui ventidue Emmy Awards.
A interpretare questo arzillo nonnetto è stato l’attore Fred Willard il quale, proprio per questo ruolo, ha ottenuto due nomination agli Emmy, una sfortunatamente postuma nel 2020.

Frank Dunphy è un personaggio leggero, pieno di vita e di amore verso la sua famiglia. Ha un ottimo rapporto con il figlio Phil con il quale ha sempre scherzato ma non ha mai mancato di educarlo come si conviene. Apparentemente potrebbe sembrare un sempliciotto, soprattutto se paragonato a Jay ma in realtà Frank è il buon esempio fatto a persona. Nascosta sotto la maschera dell’allegrone, infatti, c’è una bontà d’animo incredibile ma anche una capacità di essere sul pezzo che dimostra quanto per lui siano importanti i rapporti famigliare. Come per esempio quando si presenta al concerto della band di Cameron dimostrando a Jay che non occorrono molte parole per dimostrare di possedere un carisma non da poco.

9) Holly Holliday

Gwyneth Paltrow, Glee (640×360)

L’arrivo di un supplente è sempre motivo di un certo lassismo nelle classi, a scuola. Come da copione, anche alla McKinley High School, precisamente al Glee Club, non sono da meno. Puck, per esempio, spalma di grasso il pavimento in modo da far cadere la sostituta di Will. Ma l’ingresso in scena di Holly è qualcosa che stupirà tutti. La bionda professoressa interpretata da Gwyneth Paltrow scivolerà sull’unto con la giusta grinta mettendo subito al loro posto gli adolescenti presuntuosi e guadagnandosi un certo interesse.

Il personaggio di Holly Holliday, una specie di scioglilingua, è presente in cinque puntate soltanto. Un brevissimo arco narrativo sufficiente, però, a lasciare il segno sulla critica, sugli spettatori e, naturalmente, sui suoi studenti.
Holly è un personaggio incredibilmente carismatico. Dopo aver superato la prova del grasso sul pavimento dimostra di conoscere i suoi studenti perché ha visto una loro performance e, cosa ancora più incredibile, si presta ad ascoltare i loro desideri. Questo, ovviamente, la rende praticamente da subito degna di fiducia.
Gwyneth Paltrow, per questa interpretazione, è stata premiata con un Emmy come miglior attrice ospite in una serie comica.

10) Bettina

Alfie Solomons
Bettina, Six Feet Under (640×360)

Per interpretare Bettina è stata scelta Kathy Bates, vincitrice di un Oscar e un Golden Globe per il ruolo di Annie Wilkes in Misery non deve morire. L’attrice americana, che ha diretto cinque episodi di Six Feet Under compare in dieci puntate tra il 2003 e il 2005.
Il suo personaggio è uno di quelli che, sopravvissuto a un disastro come le droghe, riesce a farne tesoro e adoperarsi perché anche gli altri non ci ricaschino. Un personaggio che, a pensarci bene, calza a pennello per Kathy Bates.

Bettina non è propriamente una santa. È, piuttosto, una persona dirompente, che sorride alla vita e agli altri. Probabilmente, è uno di quei personaggi che chiunque vorrebbe come amica nel momento del bisogno anche se è capace di proporti del Vicodin quando non dovresti prenderne. Il suo carisma viene fuori nel momento del bisogno perché è capace di comprendere senza bisogno di troppe parole lo stato d’animo di chi la circonda e consolarla o comunque esserle di sostegno.