Quando si parla di personalità borderline si intende genericamente un carattere insicuro, spesso aggressivo, egocentrico e connesso ad atteggiamenti come l’autolesionismo e la depressione.
Tuttavia il problema è più complesso: non abbiamo a che fare solo con un tipo di indole, perchè affermare che qualcuno “è borderline” non è come dire che è dolce, scontroso o simpatico… E non si tratta neppure di una moda, sebbene ultimamente sia nato nella nostra cultura un improvviso amore per le menti tormentate e oscure.
La personalità borderline, infatti, può essere innanzitutto un disturbo psichico: “[…] è condizione che genera un significativo livello di instabilità emotiva ed è caratterizzata da una immagine distorta di sé, da sensazioni di inutilità e dall’idea di essere fondamentalmente difettati. Il paziente oscilla rapidamente lungo intensi stati di rabbia, furia, dolore, vergogna, panico, terrore ed un feeling cronico di vuoto e solitudine. Si tratta di individui che si differenziano dagli altri sia per l’elevata impulsività, sia per una intollerabile condizione di dolore ed urgenza. Altra caratteristica è la reattività umorale”
Dobbiamo però specificare che non tutti i sintomi del borderline sopra elencati sono la prova di una patologia, in quanto le sfumature di significato di un atteggiamento possono essere infinite e non è detto che chi si comporta in un certo modo debba per forza essere malato.
Comunque, è sconcertante notare che spesso chi possiede una personalità tormentata presenta anche un forte carisma e un carattere interessante: i personaggi borderline sono tra i più indagati, apprezzati e conosciuti.
Scopriamone qualcuno insieme, curiosando nei meandri dei nostri amati telefilm!
1. Oscurità e ferite superficiali: Violet Harmon (American Horror Story)
Come abbiamo accennato poco sopra, non sempre la patologia da personalità borderline è accertata scientificamente; anche perchè in campo psichiatrico la parola scientifico non è definita e chiara come negli altri campi della medicina…
Sta di fatto che il confine tra un carattere magari un po’ melodrammatico e un vero disturbo mentale può essere parecchio sottile, e Violet ne è la prova: da una parte la sua passione per l’oscurità e l’abitudine di provocarsi dei tagli sulle braccia parrebbero essere un sintomo di quel periodo della vita maledetto che si chiama adolescenza, con una richiesta d’attenzioni indirizzata a una madre troppo concentrata su se stessa e a un padre incredibilmente idiota (per essere uno psichiatra si lascia sfuggire davvero molti lati della personalità della figlia)…
D’altro canto però dobbiamo riconoscere che non tutti gli adolescenti cadono nell‘autolesionismo e si fidanzano con giovanotti che hanno palesemente qualche rotella fuori posto, perciò deve esserci una ragione più profonda nel comportamento della ragazzina. Essa è da ricercare di sicuro nella sorta di follia collettiva che caratterizza l’intera famiglia, poichè gli Harmon avevano perso la testa già prima di andare ad abitare nella casa stregata: la moglie rischia di precipitare in una crisi di nervi praticamente sempre, il marito è un infedele cronico incapace di tenersi addosso i pantaloni, e in tutto questo Violet resta comunque la più equilibrata e l’unica provvista di po’ di cervello.
Verso la fine della stagione si rende conto della pazzia di Tate, così lo lascia per sempre e si prepara a una vita eterna insieme alla madre e al padre (dato che ormai sono diventati degli spettri): beh, magari ha fatto bene a separarsi da un fidanzato problematico come lui… Ma buona fortuna con i genitori!