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The Four Seasons – La Recensione della dramedy firmata dalla penna di Tina Fey

ATTENZIONE: l’articolo può contenere spoiler su The Four Seasons, la serie tv Netflix di Tina Fey!!

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Se siete appassionati di Tina Fey e della sua comicità da Saturday Night Live e 30 Rock (quella serie che ti manca e non lo sai), The Four Seasons potrebbe sorprendervi. Perché l’autrice, nonché interprete principale, va oltre quel che è nelle sue corde, segnando una piccola svolta nel suo lungo lavoro di autrice comica. Non che lo show di Netflix sia un prodotto estraneo al suo marchio di fabbrica. È solo che The Four Seasons si presenta come un progetto molto più maturo, che abbandona la comicità pura e di pancia del Saturday Night Live e abbraccia una risata più malinconica e dolceamara. La serie tv di Netflix è apparsa sulla piattaforma il 1 maggio con 8 episodi brevi e scorrevoli.

È uno di quei titoli perfetti per il binge-watching da weekend: poco più di quattro ore di visione in cui riflessioni e risate si alternano mantenendo il giusto equilibrio. The Four Seasons, come suggerisce il titolo, è ambientata nelle quattro stagioni: due episodi per la primavera, due per l’estate, due per l’autunno e il finale spalmato sulle vacanze invernali. La serie tv è il riadattamento dell’omonimo film degli anni ’80 portato sul grande schermo da Alan Alda. Tina Fey riadatta quel progetto per lo streaming, facendolo diventare una serie tv alla quale cerca di dare la sua impronta.

Claude, Danny, Kate e Jack ripartono alla fine del loro viaggio autunnale
Credits: Jon Pack/Netflix

Il risultato è un divertente mix di comicità e riflessione, che appassiona per l’alchimia che i personaggi riescono a creare sulla schermo.

Il focus principale di The Four Seasons è la vita matrimoniale. Protagoniste della serie sono tre coppie, amici di vecchia data che si ritrovano periodicamente per trascorrere insieme le vacanze. La serie inizia proprio in occasione dei venticinque anni di matrimonio di Nick (Steve Carell, di cui vi lasciamo le 5 migliori interpretazioni) e Anne (Kerry Kenney-Silver), la quale, per celebrare le sue Nozze d’argento, organizza una cerimonia a sorpresa, ignara delle intenzioni del marito. L’armonia del gruppo viene infatti stravolta dalla decisione di Nick di lasciare Anne. Dopo 25 anni di vita insieme, Nick si è accorto di non essere più felice. È infastidito dalla sua compagna di vita, non ne sopporta più l’indolenza e la pigrizia. Si rende conto, in una maniera fin troppo lucida, di aver bisogno di una scossa e di una svolta da dare alla propria vita.

Così iniziano i guai per tutto il gruppo. La separazione tra Nick e Anne sconvolge le dinamiche tra le coppie. Nick porta in vacanza la nuova fidanzata (Ginny, interpretata da Erika Henningsen), molto più giovane e dinamica della sua ex moglie. Quella che era ormai una tradizione consolidata per il gruppo di amici diventa perciò l’occasione per confrontarsi con i cambiamenti che la vita pone a ciascuno dei personaggi. Ognuno di loro finisce per porsi delle domande sul proprio matrimonio e sui propri stati d’animo. La svolta che Nick ha deciso di dare alla propria vita non ha infatti ripercussioni soltanto sulla sua vita matrimoniale. Sono tutti i personaggi a porsi di riflesso le domande che si è posto Nick, sperando forse di giungere a conclusioni diverse.

Tina Fey in The Four Seasons interpreta Kate, uno dei personaggi più disincantati e pragmatici dello show.

Tina Fey e Will Forte sono marito e moglie nella nuova dramedy Netflix
Credits: Netflix

Non crede nell’anima gemella, ma ha una visione molto più pratica del matrimonio. È sposata con Jack, interpretato da quel Will Forte che aveva recitato al suo fianco già in 30 Rock. Jack è un uomo molto più idealista e romantico, con una visione meno disillusa del matrimonio. I due sembrano avere molta complicità, ma gli eventi circostanti spingono anche una coppia ben assestata come la loro a porsi delle domande. Man mano che passano gli episodi (e le stagioni), Jack e Kate si ritrovano a chiedersi se la loro sia davvero una vita felice. Arrivano così i primi scricchiolii, i primi segnali di insofferenza e le differenze di vedute. Mentre assistono alla rinascita di Nick come uomo nuovo, entrambi vedono vacillare qualcosa all’interno del proprio matrimonio e delle proprie vite.

Le vacanze insieme saranno per entrambi un modo per confrontarsi con se stessi e con i sentimenti che provano l’uno per l’altra. La terza coppia del gruppo è quella composta da Danny (Colman Domingo) e Claude (l’italiano Marco Calvani), due uomini gay con una visione molto fluida del matrimonio e con altrettanti problemi personali. Claude è un italiano apprensivo e iperprotettivo, che qualche volta esagera nelle sue manie di controllo. Danny è invece un uomo di cinquant’anni con qualche problema cardiaco che cerca di negare persino a se stesso, ansioso di conservare spazi e libertà personali. Due caratteri così diversi finiscono spesso per entrare in contrasto e le vacanze del gruppo saranno un’occasione per tirar fuori tutti i risentimenti e le differenze reciproche.

The Four Season ci mette quindi davanti a un gruppo di persone che attraversano momenti di crisi e difficoltà come tutti.

È facile entrare in empatia con i personaggi, un po’ perché parliamo di interpreti capaci di essere credibili ed efficaci e di suscitare la simpatia immediata del pubblico. Un po’ perché gli spettatori, specie quelli più adulti, si riconoscono in situazioni di vita matrimoniale che attraversano un po’ tutti. Ma non bisogna essere per forza sposati per apprezzare appieno The Four Season. La serie spinge a porsi domande in generale sulla propria vita e sull’essere felici. Quante volte abbiamo avuto la lucidità di rispondere con sincerità alla domanda se siamo felici o meno? Quante volte siamo riusciti ad imprimere una svolta alle nostre vite a seconda della risposta?

Nick e Anne assistono allo spettacolo della figlia in The Four Seasons
Credits: Netflix

La serie Netflix entra nel cuore della questione, spiazzando per la lucidità con cui affronta le tematiche. Negli otto episodi di The Four Season, quando le situazioni iniziano a ingarbugliarsi, ci si aspetterebbe un risvolto comico pronto a tirar fuori i personaggi dai guai. E invece succede sempre il contrario. I protagonisti non si nascondono dietro gli equivoci, ma lasciano prevalere l’autenticità dei propri stati d’animo. È soprattutto in questo che il lavoro di Tina Fey appare più maturo che mai. La comicità di The Four Season non si ferma al no-sense e alle gag comiche, ma è molto più riflessiva e profonda. Sono tanti i momenti in cui una stretta al cuore sostituisce la risata sguaiata.

Anche il tipo di narrazione, che ogni due episodi fa un salto temporale di qualche mese, invita a riflettere sul tempo che passa e sui cambiamenti da apportare alle proprie vite.

The Four Season è decisamente una dramedy, nel senso più compiuto del termine. È riflessiva, ha un’andatura spigliata ma lenta, che permette alla storia di concentrarsi sugli aspetti più spinosi delle relazioni. Amore, amicizia, risentimento, lutto e crisi di mezza età vengono sviscerati con sincerità, senza fare ricorso a espedienti eclatanti (almeno prima del finale) o a situazioni comiche forzate. The Four Season è una serie tv piacevole da guardare, che non stona con la linea comica della sua autrice e che non vuole strafare.

Anche la fotografia è un elemento di forza dello show. Con gli scenari che cambiano ogni due episodi, l’ambiente circostante si trasforma radicalmente. Si passa dal giallo dei resort sulla spiaggia ai colori cupi e freddi di una notte di capodanno in montagna. Il cromatismo cambia così come cambiano gli umori dei personaggi, le loro sensazioni e i loro stati d’animo. Il finale poi, inatteso e spiazzante almeno per chi non ha visto il film, è quel colpetto in più che serve a dare uno spessore maggiore alla serie. Che è ampiamente promossa e consigliata, soprattutto se si cerca una visione leggera da scorpacciarsi nel weekend. Ecco le altre uscite di maggio 2025!!